Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano.

Il lavoro nobilita l’uomo

Concetta Padula Lo sciopero, ricordato all’articolo 40, gode dello status di diritto costituzionale. I lavoratori possono così far sentire la propria voce, il proprio malcontento, l’esigenza di tutelare i propri diritti. Il primo articolo della Costituzione italiana cita la parola “lavoro”, intendendo con ciò che la nostra forma di governo è una Repubblica democratica basata…

La flessibilità “in uscita”

Riccardo Del Punta L’art. 18 porta i segni visibili dei faticosi compromessi politico-sindacali che ne hanno accompagnato l’approvazione e che hanno immesso nel testo una serie di complicazioni e criticità tecniche, discendenti tutte dalla complessità del nuovo regime sanzionatorio. Se non, necessariamente, quello più importante, la riforma della flessibilità “in uscita”, e in specie del…

L’importanza dei giovani

Tito Boeri, Pietro Garibaldi La riforma del mercato del lavoro è la grande incompiuta del governo Monti. Sulla carta è una legge molto ambiziosa, ma diverse misure sono destinate a dimostrarsi inefficaci e ad aumentare il grado di incertezza. Il tavolo sulla produttività è un’occasione persa per un nuovo patto sociale. La riforma del mercato…

Vanderbourg

Pina Lalli Dal mio piccolo, modesto punto di osservazione guardo talora impotente l’impoverimento progressivo delle risorse che socialmente investiamo nella formazione e quindi nel rinnovamento della nostra comunità. “L’indigenza umilia, la grandezza ubriaca. Lontano dalle stalle e dalle corti, alla saggezza piace la vita” Il mio lavoro di docente universitaria mi garantisce il privilegio di…

Educazioni nella complessità

Cesare Fregola L’ordine non è più Re. Un regresso dell’ordine può comportare un progresso della scienza (…) Certezza ed incertezza non sono soltanto due estremi di un continuum, ma due stati della complessità (…) ma possono esserci grumi temporanei di organizzazione ed interazioni (…) che muovono la ricerca e la conoscenza fra ordine, disordine, organizzazione…

Formazione, organizzazione e competitività

Paolo Pascucci, Alberto Andreani La riflessione sulla formazione conduce, naturalmente, ad affrontare il tema successivo dei comportamenti: a ben poco serve formare i propri dirigenti, preposti e lavoratori se poi si tollerano, o addirittura si stabiliscono, comportamenti non coerenti con tali insegnamenti. In una fase di crisi economica profonda come l’attuale, potrebbe sembrare utopistico parlare…

L’osservatorio di una crisi

Angela Caporale Gli effetti della crisi economica mondiale iniziata nel 2008 non accennano ad attenuare la loro portata e anzi il tasso di disoccupazione, l’utilizzo della Cassa Integrazione e il numero di lavoratori coinvolti continua ad aumentare. È la Cisl, in questo caso, a divulgare i dati raccolti per il 2012dal suo osservatorio confrontandoli con…

Premio Vita ‘Make a Change’

Emilio Cuomo La capacità di essere competitivi sul mercato è la condizione primaria per la sopravvivenza di tutte le aziende e, quindi, anche di quelle cosiddette “sociali”: non ha senso sopravvivere grazie ad agevolazioni di qualunque tipo perché, in questo modo, si sottrae ricchezza alla comunità. In un periodo indubbiamente recessivo per il mondo occidentale,…

Stress da (non) lavoro

Vincenzo Caporaso Perché molti di quelli che un lavoro ce l’hanno sono insoddisfatti? Il bisogno proprio di ognuno di noi di essere confermato: è questo l’elemento centrale. In fondo, ognuno di noi chiede che il proprio lavoro sia riconosciuto da qualcuno. Identità personale ed identità professionale. Tutti noi abbiamo sperimentato, o stiamo sperimentando, che i…

Un’esperienza di lavoro

Francesca Fabi Mi sembra di aver trascorso questi cinque anni di insegnamento di fronte ad uno specchio, a dimensione intera, tenuto dalle manine impietosamente deliziose di alunni ed alunne che mi rimandano un’immagine di me stessa più sfaccettata del previsto. Quanto racconto non è ciò che ho insegnato, ma quello che ho imparato, ad oggi,…