Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano.

Colpevoli sì, ma anche vittime

Il filmato con cui un gruppo di ragazzi ha registrato l’aggressione ad un compagno artistico è stato proposto e riproposto dai media, diventando strumento di ragionamenti sul bullismo raramente originali ed interessanti I ragazzi che, nella loro classe scolastica, derisero, insultarono, malmenarono un compagno autistico, sospesi per un anno, ora si trovano a far servizi…

Dei delitti e delle pene

Il quattordicenne del 1930 non è neppure lontanamente equiparabile al coetaneo del 2006, che dispone di fonti informative, di strumenti di comunicazione, di mezzi in allora neppure immaginabili. Dodici anni sono un’età più che sufficiente, per chi naviga in internet ed accede ad informazioni complesse, per rendersi conto del disvalore giuridico dei propri atti Mentre…

Prevenire la punizione

Occorre investire sull’educazione, sul sostegno e sulla genitorialità. La famiglia, la scuola, gli oratori, le parrocchie, le associazioni hanno un ruolo cruciale nel contrastare o agevolare i comportamenti dei ragazzi. Ci sono limiti però oltre i quali si deve ipotizzare un intervento giudiziario che possibilmente eviti, anticipandolo, l’intervento penale Le condotte riconducibili al cosiddetto bullismo, come, con…

I risvolti oscuri della natura umana

Secondo Freud “la pulsione aggressiva opera in ogni essere vivente e la sua aspirazione è di portarlo alla rovina, di ricondurre la vita allo stato della materia inanimata. Con tutta serietà le si addice il nome di pulsione di morte, mentre le pulsioni erotiche stanno a rappresentare gli sforzi verso la vita. La pulsione di…

Bulli? Balle!

Assistiamo a tanti blog in Internet sulla violenza scolastica, ma nessuno si interroga su quanto ciascuno di noi è violento nella propria quotidianità e nelle proprie manifestazioni: corsa al potere, ambizione, autoritarismo, violenza, mancanza di compassione e di comprensione, imposizione e chi più ne ha più ne metta! Aveva ragione Menenio Agrippa quando raccontò il…

Responsabilità da condividere

Il bullismo è sostanzialmente un fenomeno sociale che coinvolge il gruppo dei pari e in qualche misura riguarda l’intera comunità di appartenenza dei soggetti coinvolti. Ogni intervento che si prefigga una effettiva riduzione delle prepotenze deve quindi necessariamente coinvolgere l’intero ambiente sociale ed educativo in cui il bullismo si manifesta In questo periodo di grande…

L’importanza di educazione e formazione

Gestire il disagio giovanile nella scuola vuol dire affermare che il senso delle cose è dentro la cultura della scuola, la quale deve guardare al bullismo con occhio attento rientrando nei suoi compiti di formazione integrale delle persone, ma soprattutto ad intrecciare legami e rapporti, sino a pervenire al superamento del bisogno che determina il…

Il filo che lega vittime e persecutori

Nel nostro studio abbiamo trovato ulteriore conferma che i bambini vittima hanno una cattiva immagine di sé nella scala del rapporto con i pari, dimostrando cioè scarsa capacità di farsi degli amici, rifiuto sociale, bassa popolarità. Ma anche gli aggresori hanno lo stesso problema Il fenomeno del bullismo sta interessando in misura sempre maggiore scuole,…

Il fascino del cattivo

I bulli agiscono spesso per elevare il proprio status agli occhi dei compagni e sono influenzati dalle norme sociali del gruppo di appartenenza. Il gruppo stesso, infine, può servire da rinforzo al comportamento prepotente: i compagni, infatti, possono accettare, tacitamente o in modo esplicito, il comportamento del bullo e possono persino ammirare il bullo e…

La forza oscura del branco

Tra i fattori che spiegano perché i soggetti tendenzialmente miti e non aggressivi tendono a partecipare ad azioni violente c’ è la diminuzione del senso di responsabilità individuale. Ci sono meccanismi di disimpegno morale e tecniche di razionalizzazione dell’azione deviante e la diffusione di responsabilità all’interno del gruppo è un meccanismo che rende più facile…