Dobbiamo investire sui giovani

Non è con il carcere che risolviamo i problemi dei giovani italiani. Piuttosto bisogna ipotizzare e realizzare modelli educativi e di socializzazione che responsabilizzino gli adolescenti

“L’adolescenza è un’età delicata della vita, spesso difficile da attraversare, in cui i giovani hanno bisogno di guide sicure e modelli solidi. La fotografia che emerge in queste settimane, a partire da un numero sempre maggiore di episodi di violenza e bullismo in tutta Europa, non fa che rafforzare l’urgenza di un piano di azione congiunto da parte delle Istituzioni, che possa elaborare delle risposte utili.

La proposta formulata in questi giorni dal Ministro Mastella e oggi rilanciata dal Presidente Prodi va in questa direzione, delineando un percorso aperto verso la realizzazione di un sistema di interventi, garanzie e tutele nei confronti degli adolescenti. Il nuovo Ministero per le Politiche Giovanili sta facendo la sua parte nella ricerca di una risposta non demagogica ma efficace predisponendo, anche grazie ai fondi che sono stati destinati dalla Finanziaria al Fondo Politiche Giovanili, un vero e proprio piano di azione per giovani italiani; tra questi, naturalmente, gli adolescenti. Non possiamo illuderci che vi possano essere scorciatoie facili al problema della fragilità nei processi di formazione delle identità e dei comportamenti, non vi è dubbio che occorre condannare e anche sanzionare atteggiamenti violenti ed aggressivi.

Tutta Europa è alle prese con la costruzione di una strategia anti-violenza e, tuttavia, non credo che la “linea penale” alla Sarkozy, che chiede di abbassare l’età di imputabilità, sia quella giusta. Non è con il carcere che risolviamo i problemi dei giovani italiani. Piuttosto bisogna ipotizzare e realizzare modelli educativi e di socializzazione che responsabilizzino gli adolescenti e realizzare un capillare lavoro su modelli positivi oltre che un investimento concreto sulle buone pratiche; in tal senso anche i valori dello sport possono essere un forte antidoto alla violenza e alla slealtà.

Il Ministero per le Politiche Giovanili e per le Attività sportive è nato per questo: elaborare una strategia congiunta per investire sui giovani italiani e per affrontare coralmente, con il Ministero della Giustizia, della Pubblica Istruzione, della Salute, della Famiglia, delle Pari Opportunità e delle Politiche Sociali i nuovi problemi dei giovani e degli adolescenti. Un simile progetto, peraltro, non può essere solo del Governo, ma deve coinvolgere le famiglie, le reti sociali, l’associazionismo laico e religioso e, certamente, anche il sistema della comunicazione e dei media. Da questo punto di vista giudico estremamente positivo il fatto che sia arrivata dalla comunità di Internet, attraverso l’espulsione dalla Rete, la più severa condanna morale ai gesti di bullismo degli ultimi giorni nonché la risposta meno demagogica ma senz’altro più efficace”.

Giovanna Melandri
Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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