Gli studenti protagonisti

Massimiliano Banda

Esprimersi fuori dalle categorie del giusto o sbagliato partecipando attivamente e riflettendo insieme anche sull’ansia da prestazione che accomuna la scuola al campo di gara

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Attività di @uxilia per il progetto “un intervento psicosociale sui fattori di rischio per l’abuso
delle sostanze dopanti nei contesti giovanili”.

Le attività relative al progetto “Un intervento psicosociale sui fattori di rischio per l’abuso delle sostanze dopanti nei contesti giovanili” si sono svolte da metà novembre a metà dicembre presso due scuole superiori di Udine, l’Educandato Statale Collegio Uccellis ed il Liceo Scientifico Statale Nicolò Copernico.

I due concetti chiave dell’attività sono stati la trasmissione di conoscenze e la partecipazione attiva degli studenti. Sappiamo che il modo più efficace per imparare ed acquisire conoscenze è proprio quello di partecipare attivamente. Esprimere quello che si pensa e confrontarlo con le opinioni degli altri favorisce da una parte l’incremento delle proprie abilità di ascolto e riflessione, dall’altra l’essere e il sentirsi maggiormente “dentro” e “protagonisti” della questione, caratteristiche fondamentali, inoltre, per evitare noia e disattenzione.
Durante la fase di programmazione dell’attività da svolgere nelle scuole, abbiamo quindi ritenuto utile creare una lavoro che non fornisse solo conoscenze ed informazioni agli studenti, ma che fosse anche un’attività quanto più interattiva e partecipativa possibile. A questo proposito abbiamo pensato all’utilizzo di materiale multimediale per rendere più interessanti le attività e per mettere in risalto dei concetti chiave e facilitare di volta in volta un dibattito che facesse emergere le opinioni dei singoli partecipanti.
Le tematiche trattate inerenti alla prevenzione sono state un approfondimento su cosa sia il doping, quali siano le sostanze dopanti, le conseguenze delle stesse per la salute e rispetto agli aspetti sportivi e penali. Abbiamo voluto attribuire grande importanza anche all’aspetto psicologico, ad esempio cosa sia la vittoria e cosa significhi vincere, la motivazione intrinseca ed estrinseca, il conformismo, la pressione sociale, l’autorità, la psicologia dello sport in particolare riguardo alla gestione dell’ansia da prestazione ed al mental training come aiuto per incrementare le proprie prestazioni.
Entrando in modo più dettagliato nel merito dell’attività vera e propria presso l’Educandato Statale Collegio Uccellis, ho svolto l’attività in 7 classi prime, delle quali quattro fanno parte del Liceo Classico Europeo, una del Liceo Coreutico ed una del Liceo Pedagogico Sociale.
Presso il Liceo Scientifico Statale Nicolò Copernico ho svolto l’attività in cinque classi, delle quali una prima e quattro seconde. Tra queste cinque classi, due sezioni seguono un indirizzo sportivo.
In ambedue le scuole, per ogni classe gli incontri sono stati di due ore consecutive.
La maggioranza degli studenti che ha partecipato al progetto pratica sport e ciò ha reso più facile e interessante il dibattito sugli argomenti trattati, in quanto ognuno portava la propria esperienza come esempio.
Dai feedback degli interventi, gli studenti hanno apprezzato in particolar modo la modalità interattiva del progetto, che si differenzia di molto dalla classica lezione frontale, sottolineando ed elogiando la possibilità di esprimere le proprie opinioni senza essere giudicati da una voto o da un bollino di “giusto o sbagliato”.
La partecipazione è stata quindi molto buona, tanto che in diverse occasioni le due ore consecutive si sono rilevate insufficienti: argomenti come quelli inerenti agli integratori alimentari (molto utilizzati, direi quasi abusati da molti studenti) o quelli collegati alla psicologia dello sport hanno riscosso molto interesse e curiosità che avrebbero richiesto una maggiore possibilità di espressione e discussione.
Rispetto alla gestione dello stress in situazioni competitive, è stato interessante rilevare come molti studenti vivano le stesse problematiche di ansia e paura di sbagliare che si incontrano prima di una gara anche prima di un compito o di un’interrogazione, inficiandone, a volte, il risultato.
Concludendo, posso affermare che l’attività si è rivelata molto partecipata e stimolante, tanto da creare spesso, di classe in classe, cambiando i protagonisti, differenti riflessioni e nuove prospettive rispetto agli argomenti trattati.

Massimiliano Banda
Psicologo, collaboratore di Auxilia Onlus per il progetto

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