Molecola dei sogni

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Nel marzo scorso si è diffusa la notizia della commercializzazione di un nuovo farmaco miracoloso per la perdita di peso. Diverse celebrità lo hanno definito la “molecola dei sogni”. Persino il miliardario Elon Musk ha ammesso di utilizzarlo e ne ha esaltato l’efficacia.

La semaglutide, questo è il nome della molecola, è un nuovo ritrovato per la cura del diabete, in particolare per il tipo 2, quello dell’anziano. La semaglutide mima gli effetti ipoglicemizzanti del glucagon-like peptide-1 (GLP-1), un ormone prodotto dall’intestino. Il GLP1 stimola il pancreas a produrre insulina che a sua volta riduce il glucosio nel sangue e inibisce la secrezione pancreatica di glucagone e quindi di conseguenza la produzione epatica di zuccheri.

In sintesi questo nuovo farmaco riduce la quantità di glucosio in circolo ma come ulteriore effetto riduce anche il senso di fame. Gli effetti anoressizzanti avvengono tramite azione diretta della molecola sul sistema nervoso centrale, in particolare nelle aree cerebrali implicate nella sazietà e nella regolazione dell’assunzione di cibo. 

Per questi motivi nel 2021 la Food and Drug Administration (Fda) ha approvato la semaglutide anche contro l’obesità. Anche l’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ne ha riconosciuto l’efficacia in questo senso ma ha demandato alle agenzie nazionali la decisione sulle approvazioni all’utilizzo.

L’Agenzia italiana del farmaco lo ha però autorizzato solo per trattare il diabete e ne ha segnalato la carenza per tutto il 2023. Questo a causa dell’utilizzo indiscriminato off-label, cioè per scopi diversi da quelli autorizzati, in questo caso per dimagrire.

Negli studi clinici la semaglutide ha infatti dimostrato di portare ad una perdita di peso di circa il 15% ma come ogni farmaco non è scevra di effetti collaterali. Si somministra tramite iniezione sottocutanea. Può causare nausea, vomito, diarrea con conseguente disidratazione. Sono stati segnalati casi di pancreatite acuta e c’è il sospetto che stimoli il cancro al pancreas e alla tiroide, su questo gli studi sono però contrastanti.

Indipendentemente da tutto questo gli analoghi del GLP-1 saranno una minieria d’oro per chi ne avrà i brevetti. Un mese di trattamento costa tra i 900 e i 1.300 dollari e considerando l’ampio bacino di “clienti” le potenzialità di guadagno sono notevoli.

Entro il 2035, secondo la World Obesity Federation, saranno infatti 4 miliardi le persone in sovrappeso. A causa di questo altre malattie del “benessere” aumenteranno di incidenza: diabete, malattie cardiovascolari, l’ictus cerebrale e vari tipi di cancro. Il costo sanitario di tutto questo sarà elevatissimo: raggiungerà a breve il 3% del PIL mondiale, circa 4 trilioni di dollari. Di conseguenza la vendita di farmaci per contrastare l’obesità sarà il business del futuro.

L’Economist stima che il mercato dei medicinali per il dimagrimento raggiungerà nel 2031 i 150 miliardi dollari e gli analisti prevedono che entro questa data metà degli americani obesi sarà in cura con gli analoghi GLP1. Tutto questo probabilmente a discapito di una vita più sana che comprenda una giusta attività fisica e una dieta bilanciata. Presidi troppo impegnativi per la società occidentale.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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