Qualche migliaio di baci

“Bacio davanti all’hotel De Ville” – Robert Doisneau 1950

Il gesto di baciare può donare sensazione di un affetto tenero, un saluto molto freddo o un momento intenso di un rapporto amoroso, oppure un gesto di gioia o di rispetto, ma pure di tradimento (Il bacio di Giuda). Ci si bacia in tutte le culture, ed il più praticato è il bacio sessuale: ci può essere un bacio senza sesso, ma mai un rapporto sessuale intenso senza bacio.
Vi sono poi vari tipi di bacio nelle varie culture sparse per il mondo: nei paesi arabi (e generalmente islamici) per esempio, i maschi si baciano sulla guancia quando si incontrano, mentre le donne non possono essere baciate in pubblico. In Giappone invece il bacio è considerato in vari modi: nel rapporto di coppia è solo una prima tappa da attuare però in privato, e non è mai usato come un saluto; i bambini vengono baciati dalla madre quando sono ancora piccoli mentre quando crescono ciò può essere un gesto sconveniente.

Su questo tema del bacio sono stati fatti vari studi, da vari ricercatori:
-dal punto di vista psicologico l’uomo ama il bacio in quanto lo riporta a uno stato “infantile”, a quando infatti era piccolo e veniva baciato con affetto dalla madre;
-per gli antropologi invece il bacio non viene ricondotto da ognuno alla propria infanzia, ma bensì è un gesto che sopravvive già dalla preistoria;
-per gli evoluzionisti il bacio nasce con lo scopo riproduttivo, in cui una coppia si bacia perché entrambi si amano.
Secondo gli studi dell’antropologo britannico Desmond Morris, invece, i baci romantici non sempre sono casti e sono gli ultimi, prima delle carezze sulla nuca, tra i gesti che portano all’erotismo.
Vi sono ancora oggi dei rituali, che noi popoli industrializzati ormai abbiamo abbandonato da moltissimi anni, in cui una madre, per svezzare il figlio, mastica il cibo spingendoglielo poi nella bocca, per far si che si nutrisse: è un’usanza ancora attuale nelle popolazioni venezuelane ed equatoriali i cui, oltre al cibo, la madre mescola il suo amore per i figli.

di Mauro Farina

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