Immunoterapia

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La scienza medica in questi anni sta facendo passi da gigante soprattutto nell’ambito dell’immunoterapia. Ne abbiamo parlato più volte in queste pagine. Vengono utilizzati anticorpi artificiali (monoclonali) verso bersagli da eliminare: virus, cellule tumorali ecc. Questi particolari anticorpi possono però anche essere impiegati per modificare alcune funzioni cellulari. Il meccanismo in gergo si chiama “inibizione dei checkpoint immunologici” e ha fatto vincere il Nobel per la medicina nel 2018 a James P. Allison e Tasuku Honjo. Grazie a questa tecnologia si può, per esempio, potenziare il sistema immunitario disattivando proteine che ne frenano la forza. Oppure si può attivare una cascata metabolica che induce al suicidio la cellula cancerosa o ancora si riesce a bloccare lo sviluppo dei vasi sanguigni per impedire che il sangue arrivi al cancro.

L’idea adesso è quella di non produrre queste armi in laboratorio (per venderli come farmaci) ma di utilizzare la tecnologia ad mRna sviluppata per debellare l’epidemia del Sars-CoV-2. Grazie ad un mRNA realizzato in laboratorio possiamo far produrre alle nostre cellule anticorpi e proteine per combattere infezioni, cancro ed altre malattie. 

Diverse sono le sperimentazioni in questo senso: si rendono piu visibili le cellule tumorali in modo che il sistema immunitario le individui e le distrugga; oppure, in chi è colpito da infarto, si stimola nel cuore la produzione di nuovi vasi sanguigni. Altri vaccini a mRNA puntano invece a fornire alle cellule le istruzioni per produrre gli enzimi mancanti in pazienti affetti da malattie ereditarie. 

Secondo alcuni scienziati lo sforzo per debellare il covid ha permesso di anticipare di almeno 10/15 anni il raggiungimento di molti risultati terapeutici. Entro il 2030, secondo la ditta farmaceutica Moderna, saranno disponibili dei “vaccini” contro molti tumori, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni e patologie rare. 

Proprio Moderna, in questi giorni, ha ricevuto dall’FDA – ente regolatore del farmaco statunitense – l’autorizzazione alla procedura di revisione accelerata sia per un vaccino mRna contro il virus respiratorio sinciziale, sia per uno contro il melanoma, il più temibile tumore della pelle.

La scienza ricorderà gli anni 20 del secolo scorso per la scoperta degli antibiotici che hanno debellato le infezioni batteriche. Gli anni 20 di questo secolo potrebbero rimanere nella storia per il contributo alla sconfitta del cancro e chissà di quante altre patologie. Molti risultati dell’immunoterapia con anticorpi monoclonali sono già opzioni concrete con risultati strabilianti in tumori del polmone e dell’intestino, vedremo se anche la vaccinazione ad mRNA confermerà le aspettative.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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