Salute mentale in Serbia: “Anch’io ho diritto”

Parte mercoledì 10 ottobre la campagna anti-stigma lanciata da Caritas Italiana

Gli ospedali psichiatrici non sono la risposta. O perlomeno non l’unica. Caritas Italiana, 12 Caritas diocesane italiane e la Caritas Serbia e Montenegro dal 2000 conducono in Serbia un programma nazionale di salute mentale, nel quale hanno coinvolto sin dall’inizio le istituzioni locali. Dapprima gli interventi in quattro grandi istituti, dove erano confinati, in alcuni casi da decenni, oltre mille pazienti: miglioramento delle strutture, ma anche dei metodi di assistenza e della formazione degli operatori sanitari. In seguito, l’apertura sperimentale di servizi territoriali, e soprattutto una intensa azione di collaborazione con le istituzioni (per “riscrivere” norme e prassi dell’assistenza psichiatrica nel paese) e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Con un duplice, chiarissimo obiettivo: promuovere una cultura della deistituzionalizzazione e di contrasto dello stigma che colpisce i malati; promuovere i diritti dei pazienti e delle famiglie, favorendo la partecipazione di base e rafforzando i soggetti, a cominciare dalle associazioni di familiari,  che intendono attivarsi per far valere i propri diritti.

Questo assiduo lavoro ha raggiunto un suo primo obiettivo con la recente pubblicazione, da parte del ministero della Salute serbo, della prima “Strategia nazionale per la salute mentale”. Il documento apre lo scenario a un nuovo approccio nella cura dei malati all’interno della società e favorisce la diffusione di un modello organizzativo che favorisca il rafforzamento delle funzioni, sinora non adeguatamente valorizzate, di prevenzione e riabilitazione.

Ma il perdurare del forte stigma verso i malati mentali spinge Caritas Italiana a proseguire nel lavoro di sensibilizzazione della società civile, perché avanzi l’opera di deistituzionalizzazione e integrazione dei malati all’interno delle comunità. Ecco perché oggi, mercoledì 10 ottobre, Giornata mondiale della salute mentale, viene promossa una nuova campagna,  che vede coinvolti non solo Caritas Italiana, Caritas Serbia e l’ong toscana Ucodep, ma anche la Commissione nazionale sulla salute mentale, alcuni ospedali psichiatrici locali e la sede serba dell’Oms. “Anch’io ho diritto”: lo slogan che ispira l’evento di lancio, in programma nella mattinata del 10 ottobre a Belgrado, guiderà le azioni di sensibilizzazione della campagna, che prevede l’attivazione di gruppi di auto e mutuo aiuto, la proposta di percorsi di rafforzamento delle neonate associazioni di familiari di pazienti e la conduzione di azioni di advocacy sui temi fondamentali dei diritti dell’uomo.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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