Contro le insidie del fashion system

Una delle prime battaglie che ha deciso di intraprendere la nuova amministrazione comunale di Milano è proprio quella contro l’anoressia, una malattia che purtroppo a volte colpisce molte giovani anche a causa del mito della magrezza che la nostra società ci suggerisce 

Milano, 31 gennaio 2007 – La nuova Amministrazione comunale milanese ha istituito nuovamente, dopo tanti anni, l’Assessorato alla Salute che sono stata chiamata a guidare. Partendo dal presupposto che la salute va intesa come benessere psicofisico, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e non soltanto come assenza di malattia, l’Assessorato si pone come obiettivo primario la promozione della cultura della salute e della prevenzione, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione sull’importanza dei corretti stili di vita. Una delle prime battaglie che abbiamo deciso di intraprendere è proprio quella contro l’anoressia, una malattia che purtroppo a volte colpisce molte giovani anche a causa del mito della magrezza che la nostra società ci suggerisce.

Lo scorso settembre abbiamo, quindi, incominciato a programmare una campagna di sensibilizzazione per proporre un modello positivo e sano di bellezza. Per fare questo abbiamo pensato di sfruttare uno degli strumenti di comunicazione certamente più potenti: la moda. Per primi in Italia, abbiamo voluto lanciare un messaggio di salute e di professionalità attraverso la moda, per ricordare a tutti, non solo alle indossatrici, che una donna che fa sport, mangia sano e ha uno stile di vita corretto può essere magra e nello stesso tempo sana. Il 17 ottobre scorso abbiamo quindi istituito, di concerto con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune, con la Camera Nazionale della Moda Italiana, con l’Associazione delle Agenzie di Moda (ASSEM) e medici esperti in materia, il Tavolo “Moda e Salute”, da cui è nato un codice di autoregolamentazione per la moda. Il protocollo, firmato il 18 dicembre scorso a Palazzo Marino, ha sancito di fatto un’alleanza tra il Comune e la Moda a tutela della salute e della bellezza delle giovani.
Stilisti, fotografi, giornalisti, agenti delle modelle e tutti coloro che lavorano nel fashion system sono chiamati a sottoscrivere e a firmare ed applicare il documento, che è stato messo a punto da un comitato scientifico, composto da esperti e medici specialisti in scienza dell’alimentazione, medicina dello sport, medicina estetica, endocrinologia, medicina preventiva, psicologia e sociologia. Non proibizionismi e criminalizzazioni, ma un cambio di mentalità e di cultura che con un’indicazione positiva di vita sana ed equilibrata possa aiutare le migliaia di ragazzine che altrimenti, senza indicazioni e guida, potrebbero inseguire modelli sbagliati.

È importante educare a uno stile di vita corretto che vada dall’alimentazione equilibrata, al movimento fisico, al rifiuto degli eccessi e alla libertà dalle dipendenze. I punti salienti del codice riguardano: l’età delle indossatrici (dai sedici anni in su), l’impegno a promuovere l’inserimento del principio della diversificazione delle taglie nel contesto delle sfilate, e indice di massa corporea (I.M.C.) che, su indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Nazionale della Nutrizione, non dovrebbe essere inferiore a 18,5. Tuttavia, poiché la stessa O.M.S. ha evidenziato come l’indice di massa corporea sia da interpretarsi anche sulla base di fattori geografici ed etnici, si ritiene che non ci si debba limitare alla sola osservanza di un parametro numerico né di codici tabellari e che sia preferibile un modello ad personam. Abbiamo inoltre studiato di introdurre nelle scuole per indossatrici dei corsi di alimentazione, stili di vita, comportamento e attività fisica bilanciata e di organizzare eventi ed iniziative che comunichino messaggi positivi, parlando di bellezza legata al benessere, all’equilibrio psicofisico e a uno stile di vita sano e sportivo. Un primo passo in questa direzione è stato la stesura di un opuscolo, messo a punto con il supporto di un comitato scientifico, che fornirà suggerimenti e consigli pratici per le modelle, ma anche per i giovani e tutti i cittadini.

L’Assessorato alla Salute lo distribuirà ad ampio raggio nel mese di febbraio, durante la quale il Comune di Milano, in collaborazione con ASSEM, proporrà la prima sfilata “a norma” di codice anti-anoressia: nella splendida cornice di corso Sempione sfileranno, infatti, solo indossatrici di età superiore ai sedici anni e con un indice di massa corporea non inferiore a 18,5. Si tratterà di una manifestazione aperta al pubblico per coinvolgere e sensibilizzare quante più persone possibili in questo progetto. Il mio augurio e la mia speranza è che, già dalle prossime sfilate di febbraio, si possano ammirare in passerella solo ragazze professionali, belle e sane e che il modello Milano si diffonda in tutto il mondo.

Carla De Albertis
Assessore alla Salute Comune di Milano

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

Rispondi