Il buon senso

Il grosso limite degli studi aperti è il mancato rapporto fra il medico, il piccolo paziente e la famiglia. Le terapie prive di effetti collaterali non provocano nessun cambiamento psichico negativo, il prezzo è estremamente basso, possono essere associate ad altri tipi di terapia

In un tema così controverso come la terapia della sindrome da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD) si potrebbe cercare uno spazio per le medicine complementari o medicine non convenzionali (Mnc). Tali terapie pur essendo ancora viste con grande sospetto se non ostilità da gran parte del mondo accademico sono seguite da più del 25 % dei cittadini, in genere di livello culturale alto o medio alto. In questo articolo non andrò a valutare i fondamenti e la validazione scientifica di queste metodiche, peraltro molto eterogenee fra loro, ma semplicemente considerare se può essere ragionevole, dico ragionevole non dico necessario, un loro utilizzo in questo tipo di disturbo. La rivista Homeopathy 2007, ha pubblicato uno studio della Swiss Association of Homeopathic Phisicians sul trattamento della ADHD con rimedi omeopatici. Lo studio prevedeva una fase iniziale con disegno aperto a cui seguiva una fase di studio randomizzato e controllato verso placebo (RCT) sui pazienti che avevano risposto positivamente nella fase iniziale. I risultati sono stati molto interessanti pur con il grosso limite metodologico della mancanza di una regolare randomizzazione iniziale. Per questo motivo citerò unicamente la fase di studio aperto in cui hanno risposto positivamente entro 5 mesi ben l’84% dei bambini. Ragionando in termini di medicina basata sulle prove di efficacia (EBM) , questo studio è sicuramente discutibile ma se consideriamo che la terapia offerta ai bambini è, verosimilmente, priva di effetti collaterali, non provoca nessun cambiamento psichico negativo, il prezzo è estremamente basso, può essere associato ad altri tipi di terapia, perché non considerarla una possibile opzione. Il grosso limite degli studi aperti è dato dal fatto che molti fattori possono concorrere a falsare i risultati, non ultimo il particolare tipo di rapporto che si instaura fra il medico, il piccolo paziente e la famiglia. Se anche fosse così il peccato sarebbe veniale, per tranquillizzare il mondo accademico non andremo a dire che il rimedio omeopatico è sicuramente efficace ma che il “sistema omeopatia” sembra proprio essere attivo. E la “Medicina fondata sul buon senso” dovrebbe anche poter proporre questo “Sistema omeopatia” alle volte forse prima di farmaci maggiormente validati dal punto di vista dell’EBM” ma sicuramente più problematici dal punto di vista degli effetti collaterali.

Fabio Burigana
MMG, gastroenterologo, presidente dell’Associazione Belenos

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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