Il traffico dei bambini

Nel settentrione d’Italia, l’80% del traffico di esseri umani proviene dall’Est Europa e consiste in ragazzine minorenni da avviare alla prostituzione. Il restante venti è formato da minori che arrivano dall’Africa occidentale e centrale, ad attenderli pedofili e trafficanti d’organi. Esiste anche un listino: 50mila euro per un neonato maschio in buona salute, mentre un fegato da trapiantare ne vale 30mila. Il giro d’affari annuo è stimato in un miliardo e duecento milioni di euro

Il sindaco di Cesana Torinese, Roberto Serra, ad un recente vertice sulla criminalità organizzata, ha lanciato un grido d’allarme. “Arrivano dalla Francia con cadenza settimanale, al massimo ogni dieci giorni, a gruppi di dieci, quindici. Sono ragazzini che possono avere al massimo dodici anni, non accompagnati. Scendono alla stazione di Cesana e si disperdono. Qualcuno riusciamo a recuperarlo, ma la più parte si dilegua”. è alta l’attenzione del comando provinciale della guardia di finanza, il traffico di esseri umani, nella fattispecie di minori, è una delle nuove attività delle mafie, nostrane e transnazionali. La Procura ha raccolto tutte le informazioni arrivate agli uffici della direzione centrale della polizia criminale, ricostruendo un quadro preciso del fenomeno relativo agli abusi sessuali sui minori, quadro allarmante, perché soprattutto nelle regioni del nord, Lombardia e Piemonte in testa, il fenomeno è in costante aumento.

Il reato è rubricato come “delitto contro la persona e contro l’umanità” e consiste nel reclutamento e nel trasferimento dei bambini da uno Stato all’altro. Il traffico avviene per opera di organizzazioni criminali internazionali, che agiscono in accordo con il crimine organizzato esistente nelle destinazioni finali. Vittime di questo mercato i bambini, abusati sessualmente, sfruttati sul lavoro, considerati merce e ridotti in schiavitù. Nel settentrione d’Italia, l’80% del traffico di esseri umani proviene dall’est Europa, consiste in ragazzine minorenni da avviare alla prostituzione, il restante venti è formato da minori che arrivano dall’Africa occidentale e centrale, ad attenderli pedofili e trafficanti d’organi. Esiste anche un listino, come in ogni mercato che si rispetti, 50mila euro per un neonato maschio in buona salute, mentre un fegato da trapiantare ne vale 30mila; il giro d’affari annuo è stimato in un miliardo e duecento milioni di euro. La direzione nazionale antimafia ha accertato che i bambini venduti alla nascita non vengono dichiarati, e Piero Grasso ha recentemente rivelato che i minori scomparsi nel nulla negli ultimi mesi sono almeno quattrocento.

Il traffico si alimenta di diversi fattori, lucro per i trafficanti, miseria ed ignoranza delle famiglie, corruzione delle istituzioni dei paesi d’origine. Le autorità locali corrotte giustificano tratta ed abusi sessuali, accusando i bambini di essere consenzienti, di offrirsi per guadagnare soldi. In Procura spiegano che il traffico di minori sfugge all’azione penale perché, in molti stati d’origine, non è previsto come delitto. Il fattore decisivo è la crescita della domanda di sesso da parte dei “consumatori”. Personaggi insospettabili della società chiedono di fruire delle prestazioni sessuali di maschietti e femminucce sempre più giovani. Gli inquirenti affermano che “oramai non si parla neppure più di pedofilia, ma di infantofilia”. è soprattutto internet a preoccupare la polizia postale e l’ufficio minori della Questura. In rete i bambini vengono stuprati, torturati, uccisi. Solo nel 2006 i siti pedopornografici, sia individuali che collettivi, hanno avuto un incremento del 300%. Un sito pedopornografico ritenuto “buono”, produce un fatturato di 90.000 euro al giorno. I funzionari della Mobile di Torino spiegano che “una foto varia tra i 10 ed i 100 euro, i pedofili chiedono materiale sempre più raccapricciante: aumento della violenza ed abbassamento dell’età delle vittime. Non è più raro trovare neonati”. La questura fornisce un altro dato, su 500 pedofili accertati, circa il 70% si trova in stato di libertà, ed ha la possibilità di continuare a rimanere in contatto con bambini. Oggi i ragazzi cominciano a navigare in rete intorno ai sette anni, senza controllo da parte degli adulti, ed il 70% degli agganci avviene attraverso internet, con le chat. Altro fenomeno in preoccupante aumento, a Torino, è il fiorire di sette pseudoreligiose, o di tipo satanico, che rivolgono le loro attenzioni ai giovani, come vittime dei propri rituali. Nei loro deliri, i pedofili azzardano una giustificazione. “Chi ama una bambina non è un pervertito, ma è un uomo che tiene una bambina tra le braccia e la fa sentire felice e speciale”, dicono.

Riccardo Castagneri
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Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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