Palladio, l’influenza nell’architettura russa

Di grande interesse la mostra sul maestro del tardo Rinascimento tenutasi nelle scorse settimane a Venezia. Manifestazioni artistiche anche a Milano

L'Hermitage ha partecipato alla mostra "Russia Palladiana".

L’Hermitage ha partecipato alla mostra “Russia Palladiana”.

Non c’è solo la prestigiosa mostra di Chagall a nobilitare l’autunno artistico – in Italia – legato alla Russia. Altri due eventi, infatti, hanno avuto ampia cassa di risonanza in queste ultime settimane. Uno è senz’altro quello organizzato a Venezia, e terminato nei giorni scorsi, dal titolo “Russia Palladiana. Dal Barocco al Modernismo”, che si è tenuto al Museo Correr fino al 10 novembre, organizzato dal Centro espositivo-museale di Stato Rosizo e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con Csar e Museo statale di architettura Ščusev, su progetto del Ministero della Cultura russo nell’ambito delle celebrazioni ufficiali dell’Anno del Turismo Italia-Russia 2014.

Palladio, genio del tardo Rinascimento, è riconosciuto in ambito universale come uno degli architetti più influenti mai esistiti. Il suo charme si è propagato naturalmente in Italia, è ovvio, ma anche il più grande Paese del mondo ha subito il suo fascino. Dicono infatti gli storici che addirittura lo sviluppo di un fenomeno culturale tipicamente russo come l’usad’ba, una sorta di aristocratica abitazione di campagna, sia stato più o meno direttamente influento dallo stesso Palladio.
La mostra veneziana ha così permesso ai visitatori di concentrarsi soprattutto su tutto ciò che in Russia viene considerato di origine palladiana, fra opere spesso inedite e sconosciute al grande pubblico.

Capolavori esposti nell'ex residenza degli Zar.

Capolavori esposti nell’ex residenza degli Zar.

All’evento autunnale hanno partecipato enti, associazioni ed istituzioni prestigiose, fra cui bisogna menzionare niente meno che l’Hermitage, il Museo dedicato a Puškin, il Museo di stato russo, quello statale di architettura Ščusev e quello della storia di San Pietroburgo, e poi ancora l’Accademia russa delle Belle Arti, la Biblioteca nazionale russa e tante altre realtà del Paese, che hanno contribuito enormemente all’ottima riuscita della kermesse.
Sempre in quest’ultimo periodo, per restare in tema, a Milano si è tenuta un’interessantissima “Serata Russa”, in onore alla “Missione culturale russa a Milano” dell’ottobre scorso. Il programma prevedeva un concerto dei solisti dell’Accademia dei giovani cantanti del Teatro Mariinskiy, una mostra di costumi di scena, riprodotti dagli esperti maestri costumisti sulla base degli originali utilizzati nei film della casa cinematografica “Mosfilm”, una sfilata di alta moda della Maison Curiel denominata “Omaggio a Pyotr Tchaikovsky” e una mostra di gioielli di case di moda italiane e russe. La serata ha avuto uno scopo benefico in favore dei giovani partecipanti al programma “Accademia itinerante delle arti” in Italia, e vi hanno partecipato personalità di spicco del mondo imprenditoriale, professionale e della moda.
Il legame fra il nostro Paese e l’enorme continente “russo”, insomma, è sempre più intenso, e da Mosca a San Pietroburgo, dal Mar Nero agli Urali, dalla Siberia alle sconfinate lande orientali, la cultura italiana continua ad emanare grande fascino.

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