Nazisti in piazza Maidan

Franco Fracassi

Tra studenti e lavoratori, i gruppi di estrema destra sembrano essere i più organizzati per prendere a spallate il Governo ucraino. Nei simboli si richiamano direttamente alle SS naziste e sono pronti a mettere da parte chiunque non si dimostri d’accordo con i loro metodi e idee nazionaliste

5Una Nazione pulita come quando c’era Hitler. Il ragazzo parla con grande candore e ingenuità. Lui è uno dei puri di piazza Maidan che hanno rovesciato a suon di violenza il Governo ucraino. Finalmente i media occidentali si accorgono che la rivoluzione anti Yanukovich ha un suo lato oscuro. Come spesso accade, tocca alla Bbc fare il primo passo. La tv britannica trasmette un servizio di oltre sei minuti, a firma di Gabriel Gatehouse, dal titolo «Pericolo neo-nazi in Ucraina». Ho deciso di proporvelo. E per coloro che non comprendono l’inglese, di pubblicare la traduzione dei dialoghi.
Gatehouse. «La battaglia è finita. Adesso la piazza è divenuta il simbolo dell’indipendenza, e questa rivoluzione si sta spostando verso un nuovo credo. Tra i fiori in memoria delle vittime, i fascisti sono la cosa più appariscente. Uomini armati attraversano la piazza, come se fosse loro.
Il simbolo nero sulla fascia rossa è un simbolo nazista che usavano alcune divisioni Ss durante la Seconda guerra mondiale.
Coloro che hanno abbattuto il Governo erano normali Ucraini: studenti, dottori, operai e padri di famiglia. Ma i più organizzati e i più efficienti sono stati i membri dei partiti di estrema destra. Sono loro che si sono confrontati con la polizia».
Le immagini mostrano un uomo con la mazza ferrata, altri con bastoni e spranghe, altri, ancora, portano un grosso sacco pieno di armi. Una donna che cerca di fermarli con le mani alzate in segno pacifico di resa viene spinta via.
Gatehouse: «I militanti del gruppo Right Sector (Settore di destra) si riconoscevano perché marciavano in continuazione incolonnati, attraversando in lungo e in largo piazza Maidan».
Militanti nazisti si fanno fotografare con la pistola in pugno.
Ragazzo con la pistola: «I temi nazionalsocialisti sono molto popolari tra di noi. Come l’idea di una Nazione. Non tutti tra noi abbracciano questi ideali. Ma molti sì».
Gatehouse: «E lei?».
«Io sì».
«Per favore, ci spieghi».
«Mi piace l’idea di una Nazione. Voglio che ci sia una Nazione, un popolo, un Paese».
«Che cosa vuol dire?».
«Una Nazione pulita. Non come quando c’era Hitler, ma a suo modo un po’ così. Quelli a cui piace la Russia se ne vadano in Russia. L’Ucraina dev’essere solo per gli Ucraini».
Gatehouse: «La polizia è sparita dalle strade di Kiev. La legge e l’ordine sono state affidate a gruppi di autodifesa, gruppi di estremisti. Uno di questi gruppi di estrema destra, il C14, si è installato nell’ex sede del Partito comunista ucraino».
Yevhen Karas, leader di C14: «La nostra missione è quella di rompere le catene che legano l’Ucraina ai poteri passati».
Gatehouse: «Stiamo parlando della Russia?».
«Sì. Non solo la Russia, anche l’Unione Sovietica».
«Lei è nazista?».
«No. Non credo di esserlo. Sono un nazionalista ucraino».
«Che cosa vuol dire?».
«Ci opponiamo a quei gruppi etnici che controllano l’economia e la politica».
«Quali gruppi etnici?».
«Russi, ebrei, polacchi. Alcuni gruppi non ucraini controllano una grossa fetta dell’economia e della politica. Ovviamente, in una situazione del genere, tra queste persone e gli Ucraini si sono sviluppate tensioni e conflitti».
Mentre Karas parla, le immagini mostrano un cappello militare da ufficiale ucraino a cui è stata incisa nella parte superiore una svastica.
Karas spiega che il suo gruppo ha duecento militanti, quattordici dei quali sono affiliati al Partito della libertà (Svoboda), che adesso controlla quattro Ministeri nel nuovo Governo, compreso il Ministero della Difesa.
Gatehouse: «Due Ministri non hanno paura a farsi fotografare con simboli che ricordano le Ss naziste: “HH”, che vuol dire “Heil Hitler”; “88”, che sta per le ottave lettere dell’alfabeto, ovvero “HH”».
Yuri Levchenko, membro di Svoboda: «Nazismo e comunismo sono due facce della stessa medaglia. Sono due poteri autoritari che hanno distrutto la Nazione ucraina uccidendo milioni di Ucraini».
Gatehouse: «È chiaro che ci sono gruppi radicali di destra convinti che questa sia la loro vittoria. La domanda è: quanto potere avranno queste persone nella nuova Ucraina?».
Gatehouse: «Alcuni attivisti di sinistra hanno occupato a loro volta alcuni palazzi del potere, ma è la destra che ha preso il potere».
Maksim Buktevich, attivista di sinistra: «Quando sono iniziati gli scontri in piazza, sono arrivate tante persone, la maggior parte giovani, ma non solo. Se prima erano marginali, adesso sono diventati il cuore della protesta. La cosa peggiore è che adesso hanno ottenuto la legittimazione popolare nel prendere le decisioni».
Gatehouse: «La retorica anti russa per la crisi in Crimea gonfia ancora le vele dei nazionalisti. Non si è ancora capito quanto siano numerosi i neonazisti. Ma sulla loro influenza nessuno ha più dubbi».

Tratto da popoff.globalist.it

Franco Fracassi
Giornalista e fotoreporter

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