Dedalo tributario

di Placido Mazzaglia

Da quel lontano 16 Ottobre 1971 sulla cui Gazzetta Ufficiali n. 263 [i] il così detto T.U.I.R. “testo unico sulle imposte sui redditi” – venuto alla luce dopo 12 anni, il legislatore italiano ha continuamente messo mano all’ impianto normativo con modifiche ed integrazioni facendo diventare le norme contenute in un ginepraio materia per solo esperti.

Ed ecco che  siamo arrivati – per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita alla LEGGE 11 marzo 2014, n. 23.[ii]

Ora, infatti, con l’approvazione della delega fiscale al governo, cambia radicalmente il principio per il calcolo delle rendite catastali: dai vani, l’unità di misura per la misurazione del valore immobiliare, diventa il metro quadrato. Ovviamente, per concludere il computo, verranno specificate nei prossimi decreti legislativi nuove modalità di calcolo e moltiplicazione, similmente a come avvenuto, nei mesi scorsi con l’IMU. La speranza, di operatori, proprietari di casa, professionisti tecnici e pubblici incaricati è quella di rendere il conteggio molto più semplice, rispetto alle moltissime criticità riscontrate di recente.

Riguardo il catasto, si tratta di una riforma epocale, che mancava da circa ottanta anni e che terrà impegnati uffici territoriali e agenzie almeno per un quinquennio nella ridefinizione dei valori catastali. Resta da capire quanto le novità nel calcolo delle rendite, inciderà sul portafogli dei contribuenti, ora che le tasse sugli immobili sono state riscritte per l’ennesima volta.

Sul fronte più strettamente fiscale, poi, numerose e tutte rilevanti le modifiche introdotte dalla nuova legge delega, a cominciare dalla lotta all’evasione, che viene implementata con la nuova spinta verso i pagamenti elettronici, più le limitazioni sull’utilizzo del contante e al ricorso alla fatturazione elettronica, finanche all’utilizzo dell’anagrafe tributaria da mettere a confronto con le informazioni disponibili su scala nazionale.

Sugli sconti fiscali, poi, la legge appena approvata interviene al fine di rivedere centinaia di voci diverse sia inerenti i nuclei familiari – e a questo senso rimandiamo alla riforma ISEE.

In ottica economica, alle imprese viene destinato il piano che prevede per le PMI l’adesione volontaria a programmi specifici di tutoraggio per il taglio degli adempimenti fiscali, mentre vengono introdotte nuove modalità di accedere a pagamento a rate per i debiti con il fisco.

Poi, nel provvedimento è inclusa un’ulteriore agevolazione per l’ecobonus ristrutturazioni, recentemente prolungato dalla legge di stabilità: in caso di lavori di riqualificazione energetica, vengono introdotti nuove agevolazioni fiscali. Ancora, da ultimo, la legge delega stabilisce il divieto di pubblicità sui mass media di giochi che prevedano vincite in denaro, con l’obiettivo di ridurre la dilagante “azzardopatia”.

La delega fiscale è ufficialmente in vigore. Il provvedimento, che dovrebbe ridisegnare il fisco da qui in avanti, ha effetto completo a partire dal 27 marzo u. s. , così come stabilito dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Arriva, dunque, al termine del suo cammino un testo che è entrato in Parlamento tre anni or sono, subendo pesanti modifiche con il passaggio dei vari governi che si sono succeduti e, ora, infine, viene varato in maniera ufficiale.

In realtà, trattandosi di una legge delega, il suo percorso è appena all’inizio: è anche per questo che è stato fissato un timing serrato per l’attuazione completa di tutte le sue disposizioni, che riguardano svariati settori della fiscalità nazionale e delle politiche tributarie. Obiettivo: rendere il tutto funzionante e operativo entro l’agosto 2016, cioè a 30 mesi esatti dall’approvazione avvenuta nello scorso febbraio.

Una su tutte, naturalmente, la riforma del catasto che, nella sua modifica più rilevante, vedrà modificare i criteri di calcolo della rendita catastale, con l’unità di misura in via di sostituzione, dai vani singoli ai metri quadrati. Obiettivo è quello di avere una più capillare mappatura degli edifici, principalmente di quelli sfuggiti al catasto, e insieme, garantire una fiscalità più equa. Obiettivi che, naturalmente, dipendono dai decreti legislativi che saranno adottati dal governo, il quale si è dato fino a cinque anni per il completamento della nuova legge inerente il censimento delle abitazioni.

Quindi, tra le altre misure contenute nella delega fiscale, si trovano i nuovi strumenti di lotta all’evasione e di semplificazione fiscale, a partire dalla fatturazione elettronica e dal 730 precompilato.

Novità in arrivo anche per i redditi d’impresa, che saranno tassati tramite un’aliquota progressiva collegata all’IRES, mentre sono in arrivo nuove misure per contrastare la diffusione dei giochi d’azzardo e per inasprire i divieti sulla pubblicità nei luoghi pubblici.

Il cammino del governo, ora, è quello di presentare nel prossimo mese di aprile una prima relazione al Parlamento sull’avvio dell’attuazione della delega fiscale, mentre il primo decreto attuativo con importanti elementi di novità pronti a generare i propri effetti è atteso entro la pausa estiva.

Nell’intento della semplificazione o liberalizzazione “spinta” delle attività produttive, si fa per dire,  va segnalato come il legislatore italiano mette mano dappertutto inserendo nelle righe di altri provvedimenti le norme agevolative e/o modificative  che riguardano le imprese, per ultimo, da una nota ufficiale “tra mobilità obbligatoria ecc.”, l’intenzione di eliminare l’obbligo di iscrizione delle società di capitali e di persone alle camere di commercio e di conseguenza anche il versamento del contributo annuale camerale. Verrebbe meno anche l’obbligo di versare i diritti di segreteria che oggi si pagano quando cambia la ragione sociale o si aggiorna l’atto costitutivo.  Certamente ciò comporterà un ammanco nelle entrate delle CCIAA ma in conseguenza ci sarà l’agevolazione di aprire le attività subito senza attendere i tempi tecnici e non eseguire piccoli versamenti  per contributi annuali e diritti di segretaria.

Come ben sostiene il Prof. Alessandro Giovannini, Presidente dell’associazione italiana dei professori di diritto tributario, in «Il Sole 24 ore» del 04/05/2014, “Sulla inadeguatezza del sistema tributario italiano: “Il sistema fiscale non è da ritoccare, ma da riprendere”.

Prof. Placido Mazzaglia

Professore, Commercialista, Revisore contabile, Consulente tecnico del giudice, Pavia.

plmazza@tin.it


[i] Gazzetta Ufficiali n. 263  – parte prima- venne pubblicata la legge 9 0ttobre 1971, n. 825, recante “delega legislativa al Governo della Repubblica per la riforma tributaria” in vigore dal 1° gennaio 1974, ed al successivo D.P.R. 22 dicembre  1986, n. 917 G. U. 31 dicembre 1998, n. 302, supp. ord.

[ii] Entrata in vigore del provvedimento: 27/03/2014. Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. (14G00030) GU Serie Generale n. 59 del 12-3-2014.

Rispondi