Quale futuro per la FIAT di Cassino?

Di Alessia Petrilli

Per lo stabilimento FIAT di Cassino non c’è ancora un piano, nessuna certezza, nessuna comunicazione ufficiale. Se non si indicano nuovi modelli, tempi e siti dove produrli, la situazione non potrà che peggiorare.
Ne parliamo con Guerino Ventre, Rsu Fiom, Fiat Cassino.

Qual é la situazione attuale degli operai FIAT di Cassino?
Attualmente lavoriamo 3 giorni alla settimana. Negli ultimi mesi, inoltre, sono stati disposti periodi di cigs (cassa integrazione straordinaria) durati anche due settimane e durante il periodo natalizio lo stabilimento è rimasto chiuso dal 21 dicembre al 7 gennaio.

Cosa si prospetta per il 2013?
In mancanza di nuovi modelli, al momento non previsti, il 2013 sarà un anno drammatico per tutti i lavoratori FIAT e per tutte le realtà che vivono delle commesse FIAT. Sarà un anno difficile anche per il territorio del Cassinate.

Perché la FIOM non può più dialogare con l’azienda?
La FIOM non ha sottoscritto l’accordo di Pomigliano del 2010 che prevedeva la nascita di Fabbrica Italia. Non avendo aderito, è stata cacciata da tutti gli stabilimenti FIAT. Per questo motivo, nonostante rappresenti il primo Sindacato in Italia per numero di iscritti nel settore metalmeccanico, si ritrova nella impossibilità di tutelare i diritti dei propri iscritti.

È cambiato qualcosa nel dialogo con l’azienda da quando FIAT è uscita da Confindustria?
Per quanto riguarda la FIOM, è cambiato tutto. Non essendo attualmente riconosciuti dall’azienda, con la stessa non abbiamo alcun dialogo.

Cosa chiedono gli operai FIAT al Governo e alla politica?
Quando l’attuale Presidente del Consiglio Monti si insediò a Palazzo Chigi, nella sua relazione programmatica parlò, fra gli altri temi, di crescita ed equità. I lavoratori italiani non hanno goduto né di crescita, né di equità. Al nuovo Governo, e alle forze politiche che lo sosterranno, chiediamo sicuramente di abbassare la pressione fiscale, di reperire fondi per la crescita e di fare in modo che a pagare non siano sempre gli stessi. Ovviamente, esistono tante altre materie da affrontare, a cominciare dalla legge sulla rappresentanza, la riforma del sistema pensionistico ed una legge autorevole sui lavori usuranti.

Com’è cambiata la vita delle famiglie degli operai FIAT che passano più tempo in cassa integrazione che in fabbrica?
Per capire com’è cambiata la nostra vita, bisognerebbe provare a vivere questa situazione di continua incertezza. È sicuramente frustante non sapere cosa ti riserva, non il futuro, ma il domani stesso. Viviamo nell’attesa continua che qualcuno ci fornisca elementi per sperare che questo stabilimento abbia un futuro e che assicuri lavoro a noi e alle generazioni future.

Alessia Petrilli
Pubbliche Relazioni e Ufficio Stampa SocialNews

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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