La relazione energetica

Roberto Potocniak

La guarigione tramite lo studio di una corretta respirazione corrisponde alla pratica dello yoga e di molti altri esercizi che sono utili nella rimozione dei blocchi di natura, mentale, emozionale, energetica e psichica.

La medicina tibetana è un antico sistema di guarigione che nasce dallo studio e dall’osservazione di migliaia di antichi medici, praticanti di yoga e meditatori.
È’ un sistema prettamente olistico ed integrato, dove per guarigione si intende l’armonizzazione (riportare in condizione di salute e di funzionalità ottimale), il corpo, la mente, le emozioni, il sistema energetico (canali energetici interni: simile al concetto di meridiani nell’agopuntura), e lo spirito vitale degli individui.
Da questo punto di vista, la malattia viene vista partendo dall’idea dell’ignoranza di sè.
La non conoscenza di se stessi e la “non padronanza” delle nostre funzioni, che rimangono ad un livello di funzionamento automatico ed inconscio, sono la causa e la condizione per un cattivo funzionamento dell’essere umano.
Dunque, è – il non conoscere se stessi e la mancanza di controllo – la causa principale del nostro atteggiamento mentale, visione che abbiamo della vita e di conseguenza… comportamento.
Guarire dunque, secondo la medicina tibetana, sottintende tre livelli di pratica:
La guarigione fisica, tramite un’appropriata dieta, in base alla propria costituzione e condizione. Consigli comportamentali ed igienici, sempre secondo la costituzione e condizione. In caso, e solo se fossero necessari: rimedi erboristici e minerali, massaggi, coppettazione, moxibustione, ed applicazione di olio caldo nei punti energetici del corpo.
La guarigione energetica, tramite lo studio di una corretta respirazione, lo studio e la pratica dello yoga e di molti altri esercizi che sono utili nella rimozione dei blocchi di natura, mentale, emozionale, energetica e psichica.
La meditazione, come pratica che si prefigge lo scopo di trasformare le nostre caratteristiche mentali ed emozionali negative, in qualità positive.
La medicina tibetana studia l’essere umano dal punto di vista psicosomatico tenendo come base l’osservazione delle caratteristiche prettamente uniche ed individuali, tramite lo studio della costituzione. Lo stesso disturbo, ad esempio, necessiterà di trattamenti diversi in costituzioni differenti a causa delle caratteristiche individuali. In tutto ci sono sette costituzioni con molte sfumature individuali. Ogni costituzione possiede degli organi forti e degli organi deboli fin già dalla nascita, e questa conoscenza è importante per un diagnosi di tipo previsionale.

In medicina tibetana esistono molte tecniche diagnostiche, ereditate dalla conoscenza profonda dell’uomo e della sua relazione energetica con l’ambiente che lo circonda.
Fra queste possiamo menzionare la lettura del polso che rileva lo stato energetico generale del paziente e il funzionamento (ipo o iper) degli organi interni. L’esame visivo dell’urina che ci da informazioni sugli organi
digestivi e il metabolismo. L’esame dell’occhio e della lingua per vedere la condizione degli organi e dei sistemi: cardiocircolatorio, linfatico e nervoso.
È un sistema molto vasto e complesso che richiede anni di studio e di pratica ed è strettamente associato ad un sistema etico, psicologico e filosofico.

Il medico o terapeuta non cura la malattia, ma si prende cura della persona da tutti i punti di vista, dato che secondo questa antica scienza, corpo, mente ed energia sono in stretta relazione fra loro. Dunque, prendere in considerazione unicamente un solo aspetto, significa fare solo un terzo del lavoro, ma
questo dipende dalla formazione dei praticanti di medicina tibetana, che secondo un antico testo, dovrebbero essere per i loro pazienti: medici, sacerdoti e psicologi.

Gi antichi testi di medicina tibetana (GYUSHI – i quattro tantra) comprendono un vastissimo sistema di diagnosi, prognosi, eziologia, classificazione, e tecniche terapeutiche per moltissimi disturbi e malattie. Questi testi sono ricchi di spiegazioni ed approfondimenti sulle cause remote, cause recenti, e condizioni per lo sviluppo di ogni problema. Il sistema, va alla radice, cura partendo dalla radice, ed ovviamente, tratta anche dal punto di vista della sintomatologia. Ma, la specialità è insita nella ricerca della causa radice.
Oggi come oggi, i medici tibetani, continuano la loro opera di studio e di integrazione della medicina tibetana con gli altri sistemi medici moderni e con le più attuali ricerche scientifiche, perché alla base della filosofia tibetana, risiede il desiderio di aiutare tutti gli esseri e liberarli dalla sofferenza, a prescindere, dalla condizione sociale di appartenenza, credo religioso, scientifico o filosofico.

Roberto Potocniak
Già direttore e docente in medicina e farmacologia del centro medico tibetano di sua Santità il Dalai Lama
a Dharamsala – India, esperto in naturopatia tibetana.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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