La Croce Rossa Italiana in Palestina

Da anni, ormai, la Croce Rossa Italiana è presente in Palestina con un importante programma psicosociale.
Il progetto, che avuto inizio nel 2005 in partenariato con la Mezza Luna Rossa Palestinese (Palestine Red Crescent Society), è basato su tre Centri di assistenza psicosociale in favore dei bambini vittime del conflitto, ad Hebron e Qalqilyah (nella West Bank) ed uno a Khan Younis nella Striscia di Gaza. Ogni Centro segue annualmente circa 9.000 piccoli pazienti, per un totale di oltre 18.000 bambini.

Inoltre, la CRI nei prossimi mesi aprirà un quarto Centro di sostegno psicosociale a Gaza City per coprire le necessità della popolazione della parte centrale e settentrionale della Striscia di Gaza. Anche il nuovo Centro psicosociale di Gaza City avrà la capacità di curare circa 9.000 piccoli pazienti all’anno.
Per la Croce Rossa Italiana i Centri di assistenza psicosociale rivestono un ruolo fondamentale perché i bambini sono, nella situazione di tragicità che investe l’intera area, i più vulnerabili sul piano della salute emotiva.

Incontinenza, difficoltà di concentrazione, insonnia, dolori fisici, sentimenti di colpa e perdita di capacità recentemente acquisite sono solo alcuni dei danni che i bambini subiscono. Danni che hanno delle cause ben precise quali: morte di un genitore o un parente stretto, la separazione da uno o entrambi i genitori, ferite, incluse quelle che lascinao deformità e handicap, il coinvolgimento in atti di violenza, coprifuoco e arresti domiciliari, la povertà e le severe privazioni in cui si vive e, non ultimi, i bombardamenti e/o le demolizioni delle abitazioni. Problemi e cause che necessitano di assistenza psicologica.

Dal 2008, la CRI fa parte di un Consorzio di Società di Croce Rossa europee (CR Danese, CR Islandese, CR Francese) per l’implementazione di un progetto psicosociale basato sulla scuola (School Based Psycho Social Project) chiamato CABAC (Children Affected By Armed Conflicts). Questo progetto è una componente importante del più vasto programma psicosociale sostenuto dalla CRI ed è finanziato in gran parte dall’Unione Europea. Il valore complessivo di questo progetto è di 1.200.000 Euro dei quali circa 900.000 Euro sono assicurati dall’UE e 300.000 Euro dal Consorzio delle 4 Società di Croce Rossa. Il progetto è implementato in 130 scuole nella West Bank: Hebron, Gerusalemme Est, Qalkilyia, Tubas, Tulkarem, Jaba ed è rivolto specialmente ai bambini tra i 10 e i 12 anni, agli insegnanti e ai genitori. Il periodo di implementazione è agosto 2008 – luglio 2009.

“Croce Rossa Italiana, nel nostro Paese e all’estero, ha tra le sue priorità la tutela della gioventù, proprio perché saranno i giovani a costruire la società del futuro. E lavorare per e con i giovani, in molti casi, significa lavorare per la pace. Nei territori palestinesi tuteliamo i più piccoli nei nostri centri psicosociali dato che i bambini sono da considerare i più vulnerabili perché la situazione di tensione e guerra permanente ha un impatto particolarmente grave sulla loro salute emotiva”, ha commentato il Commissario straordinario di Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.

Esiste, inoltre, un esempio di unione, fratellanza e superamento delle divisioni che parte dai giovani di Croce Rossa. Non più tardi di alcuni mesi fa, a Paestum, è stata organizzata una gara tra vari team internazionali sul primo soccorso, una sorta di competizione per valutare la bravura delle singole squadre e la loro capacità di reazione in una serie di simulazioni di crisi. Grazie a Croce Rossa Italiana, la Mezza Luna Rossa palestinese e la consorella israeliana Magen David Adom concorrono in un’unica squadra. Un piccolo miracolo, simbolo del lavoro straordinario del Movimento internazionale.

Francesco Rocca
Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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