Altri poveri: i separati

La crisi finanziaria non risparmia nessuno, nemmeno chi di guai ne ha già fin troppi. È il caso delle persone separate, le quali ai già difficili pensieri di un rapporto sentimentale che finisce, di figli negati o comunque frequentati in misura minore, di un fallimento delle aspettative, devono anche preoccuparsi di un autentico raddoppio delle spese.Non può essere altrimenti. Un coniuge esce di casa e deve provvedere a trovarsi una nuova dimora, accendere nuove utenze, affrontare nuove spese fisse. L’altro in casa ci resta, ma deve far fronte con le sole sue forze all’amministrazione ordinaria e straordinaria, prima ripartita su due stipendi (diamo per scontato che nell’Italia di oggi si sopravviva solo se entrambi lavorano).Le cose poi si complicano con il perverso meccanismo delle separazioni: procedimenti lunghi ed onerosi, giudici non sempre preparati a gestire le nuove esigenze dei bambini odierni, legali che fomentano la conflittualità. In una separazione, le violente pressioni psicologiche a cui si è sottoposti portano alla luce la parte peggiore di una persona.

Ed ecco mamme collocatarie della prole che pretendono l’impossibile dai padri dei loro figli e uomini privi di scrupoli che si inventano ogni raggiro per non pagare un equo mantenimento.Le esigenze sono ovviamente contrapposte: nella situazione standard, il padre deve frazionare lo stipendio fra assegno di mantenimento, nuova dimora e mera sussistenza personale. La madre onora le spese di casa e dei figli con un’entrata complessiva ben inferiore al regime di convivenza.Che fare, dunque?La semplicità della risposta ha dell’incredibile: sedersi a tavolino, trattarsi con rispetto e correttezza, valutare prioritariamente le esigenze dei figli, conosciute approfonditamente solo dai genitori stessi. Se una soluzione non si trova, di sicuro ne esce qualcosa di buono e che le assomiglia da vicino.Non vi sarà mai un’autentica separazione se i genitori hanno realmente a cuore la crescita equilibrata dei propri figli.

Lo scorrere stesso della vita porterà sempre gli ex coniugi a relazionarsi fra di loro con continuità, sia pure in modo differente rispetto al passato.I bambini soffrono drammaticamente il clima di reciproca squalifica dei genitori o un contesto ipocrita che provi a celare le evidenti difficoltà familiari.Ma si può essere ottimi genitori e vedersi gratificati dalla serenità dei bambini anche da separati, laddove ci si confronti, si dialoghi, si collabori inchinandosi di fronte ad un obiettivo ben superiore a cento euro in più o in meno ogni mese.

 

Tullio Ciancarella

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

Rispondi