La gioia della riconquista

Mai avrei pensato che, senza l’uso delle gambe, avrei potuto giocare a tennis, sciare, andare in bici; invece sono tutte cose che oggi fanno parte della mia vita. Lo sport è anche un’occasione per conoscere e confrontarsi con altre persone e altre storie. Ho scoperto un mondo “disabile” fatto di autonomia, viaggi e ironia, nel quale si respira un’atmosfera positiva

Quando, improvvisamente, a seguito di un incidente, mi sono ritrovato a non poter più comandare il movimento delle mie gambe, la vita mi è sembrata finita. Questo è il primo pensiero che accomuna quasi tutte le persone che subiscono gravi incidenti invalidanti.

Beh, non è stato per niente così! Ogni cosa ha un suo tempo e, trascorsa la fase di presa di coscienza dell’accaduto (la mia è stata molto lunga), mi sono concentrato su quello che ancora potevo fare. Ho scoperto un mondo sorprendente, ricco di esperienze nuove e di emozioni incredibili. Tante cose che credevo perdute per sempre sono riapparse e la loro riconquista ha avuto ed ha ancora adesso un sapore particolare. Tra le varie riconquiste, un ruolo importante ricopre per me lo Sport. Mai avrei pensato che, senza l’uso delle gambe, avrei potuto giocare a tennis, sciare, andare in bicicletta. Sono, invece, tutte cose che oggi fanno parte della mia vita.

Lo sport è anche un’occasione per conoscere e confrontarsi con tante altre persone e altre storie. Ho scoperto un mondo “disabile” fatto di autonomia, viaggi e ironia, nel quale si respira un’atmosfera positiva. Allora mi sono detto: “Vorrei fare qualcosa per far conoscere di più anche questo aspetto del mondo della disabilità”. Così, nel 2001, ho deciso di organizzare un importante torneo internazionale di tennis in carrozzina, il “Cesenatico Open”. Oggi il “Cesenatico Open” è giunto alla sua ottava edizione ed è inserito nel calendario ufficiale dell’ITF (Federazione internazionale tennis). Ogni anno vede la partecipazione di circa sessanta atleti provenienti da tutto il mondo per vivere insieme una settimana di sport ad alto livello. L’atmosfera che si respira all’interno del circolo è magica sia per gli atleti partecipanti sia per tutte le persone che, a vario titolo, si trovano all’interno dei campi da gioco: dallo staff agli arbitri, dagli sponsor agli spettatori. Le soddisfazioni derivanti dal vedere arrivare a Cesenatico atleti da tutto il mondo, solo perché qualcuno ha creato questa manifestazione dal nulla, sono di gran lunga superiori all’impegno e alla fatica che l’organizzazione di un evento come questo richiede durante tutto l’anno a me e a tutto il magico staff che mi è accanto.

Credo che, nella vita di tutti, disabili e non, sia importante avere interessi, passioni, qualunque esse siano.

Viva lo sport, viva la musica, viva viaggiare e viva l’amore. In una parola, viva la vita!

 Alessandro Capasso
Campione italiano di tennis in carrozzina in doppio,
insieme a Fabian Mazzei

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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