L’impegno del Governo

E’ da poco operativo il Piano Nazionale Alcol e Salute, nato con l’obiettivo di coordinare tutte le attività di prevenzione e presa in carico dei problemi correlati all’abuso dell’alcol tra la popolazione. Il Piano si prefigge di ridurre i consumi e prevenire i danni da alcol correlati, soprattutto per giovani, donne e anziani. A tale scopo sono stati stanziati, a livello nazionale, 4,5 milioni di euro per tre anni

Recenti statistiche ci mostrano un pericoloso incremento dell’abitudine al bere per ubriacarsi, anche nel nostro paese e soprattutto tra i giovani. Basti pensare che, se nel 1999 la percentuale dei giovani italiani che si ubriacavano almeno tre volte in un mese era del 3%, nel 2003 (ultimo anno di osservazione disponibile) risultava del 7%, quindi più che raddoppiata, anche se sempre inferiore a quella di molti Paesi europei. Esiste una forte correlazione tra abuso di alcol e salute. L’abuso di alcol resta infatti uno dei principali fattori di rischio di malattia e morte. Ma, soprattutto tra i giovani, quando l’abuso di alcol è associato alla guida diventa una vera e propria emergenza nazionale. L’elevata e crescente mortalità giovanile per incidente stradale si stima correlata ad abuso di alcol per più del 40% dei casi e rappresenta la causa di oltre il 46% del totale dei morti di età compresa tra 15 e 24 anni. è una realtà che richiede dunque la programmazione di adeguati interventi per prevenire questi danni e per promuovere comportamenti e stili di vita coerenti con il mantenimento di un buono stato di salute. Sul piano normativo è da poco operativo il Piano Nazionale Alcol e Salute nato con l’obiettivo di coordinare tutte le attività di prevenzione e presa in carico dei problemi correlati all’abuso dell’alcol tra la popolazione. Il Piano si prefigge di ridurre i consumi e prevenire i danni alcolcorrelati, soprattutto per giovani, donne e anziani. A tale scopo abbiamo stanziato 4.5 milioni di euro per tre anni. Le azioni strategiche previste dal piano sono realizzate in collaborazione con le Regioni e con il coinvolgimento di strutture e soggetti del SSN, del mondo della scuola e dello sport, del sindacato, delle Forze dell’Ordine e delle imprese del settore.

Sul piano della prevenzione, che in questo settore è estremamente significativa, abbiamo promosso il programma interministeriale “Guadagnare Salute. Rendere facili le scelte salutari” che tra i suoi obiettivi ha la lotta all’abuso dell’alcol, con particolare riferimento alle giovani generazioni. Un’area specifica del programma è dedicata alle strategie per ridurre l’abuso di alcol e le conseguenze sulla salute, ma anche le conseguenze drammatiche legate alla guida in condizioni di ebbrezza. Per ridurre l’abuso e il numero di incidenti stradali alcol-correlati è stata chiesta un’ assunzione di responsabilità ed un impegno specifico ai produttori di bevande alcoliche. Auspichiamo anche di ottenere presto una revisione del codice di autoregolamentazione per la pubblicità e delle proposte per l’inserimento nella etichettatura delle bevande di almeno una avvertenza semplice, a tutela in particolare di alcune categorie a rischio quali donne in gravidanza, persone alla guida, assuntori di particolari farmaci e giovani. Nello stesso tempo abbiamo deciso di incrementare le attività di controllo anche promuovendo azioni di autotest responsabili. Importante poi la norma inserita di recente che vieta il consumo di alcolici nei locali dopo le due del mattino. Come significativi sono gli inasprimenti delle sanzioni per i guidatori che superano il tasso alcolemico consentito di “0,5 grammi litro” (pari a circa 2 bicchieri e mezzo di vino). Certo i divieti da soli non bastano, ma sono assolutamente utili per scongiurare in ogni caso l’abuso soprattutto tra i giovani. Per questo penso sia giusto innalzare a 18 anni il divieto di vendita oggi previsto per la sola somministrazione in luoghi pubblici e per i soli minori di anni 16.

La UE ci segnala inoltre l’opportunità di portare a “zero” il limite di tasso alcolico consentito per i neo patentati (il limite attuale per tutti è di “0,5 grammi per litro”), consigliando in ogni caso di procedere ad una progressiva riduzione per tutti perché non esistono limiti di basso consumo da considerarsi più sicuri in quanto l’abilità alla guida risulta compromessa anche a livelli di consumo molto bassi. Insieme alla prevenzione altri interventi fondamentali sono l’informazione e la comunicazione ai cittadini. In questo ambito si è recentemente inserita la campagna del Ministero della Salute contro l’abuso di alcol, che abbiamo avviato già da questa estate periodo in cui diventa ancora più stretto il legame abuso di alcol-incidente stradale, con esiti, purtroppo, spesso fatali.
In questa nostra battaglia abbiamo voluto coinvolgere e farci aiutare da chi, per i giovani, rappresenta un vero e forte richiamo e un esempio di vita attiva ma sana, alcuni tra i protagonisti più significativi del mondo del calcio italiano.
La tutela della salute e soprattutto il futuro delle nostre generazioni non deve essere delegato soltanto ai divieti e alle proibizioni delle istituzioni ma spetta ad ognuno di noi il compito di trasmettere ai nostri giovani il valore fondamentale dell’importanza della vita e della sua difesa come bene primario.

Livia Turco
Ministro della salute

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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