Dalle stelle alla strada

Chi guida non dovrebbe dimenticare nemmeno il rispetto per la natura: consiglierei a tutti di camminare di più, usare la bici e lottare per una riduzione dell’inquinamento atmosferico.Se tutti rispettassero i limiti di velocità ed evitassero grosse accelerate, che emettono più anidride carbonica di quella che si produce guidando regolarmente, si farebbe già un bel passo avanti

Ho deciso di impegnarmi in favore della sicurezza stradale perché il fenomeno della mortalità sulle strade sta assumendo dimensioni preoccupanti. Spesso la causa è il comportamento irresponsabile degli automobilisti: ci sono persone che si mettono al volante sotto l’effetto di alcool o di droga o, più semplicemente, non rispettano il codice stradale. Ma anche non fermarsi agli stop, fare sorpassi azzardati, non rispettare i limiti di velocità è da veri incoscienti! C’è poi chi non resiste alla tentazione di rispondere al cellulare o di leggere un messaggino appena giunto, e non riesce ad attendere un po’ di minuti per inviare la risposta. Le ricerche hanno dimostrato che quando si è impegnati col cellulare si valutano peggio le distanze, si reagisce meno prontamente a cambiamenti di velocità del veicolo che precede, si tende ad utilizzare meno lo specchietto retrovisore, i tempi di percezione e di reazione in genere si allungano. Comportarsi con scorrettezza quando si guida può causare incidenti anche molto gravi. In tanti, però, dimenticano che guidare non è mai una cosa semplice e per questo richiede attenzione, prudenza e buon senso. Richiede, soprattutto, consapevolezza e responsabilità. Bisognerebbe quindi trovare gli strumenti più adatti per inculcare negli automobilisti questo senso di responsabilità. Che si potrebbe sicuramente ottenere se si ritirassero le patenti, anche per sempre, a chi guida drogato o completamente ubriaco. E poi si dovrebbe far rispettare il codice ritirando la patente per lunghi periodi, anche per mesi, a chi compie le infrazioni più gravi, e punendo con multe salate i responsabili delle infrazioni minori.

Bisognerebbe anche puntare molto su campagne educative all’interno delle scuole incominciando dalle elementari, e non solo con lezioni teoriche ma anche con esercitazioni pratiche. Sarebbe bello simulare delle vie, con gli incroci ed i segnali, dove i bambini potrebbero iniziare ad imparare il codice della strada. Non dimentichiamo, poi, che spesso sono proprio i bambini quelli che ricordano ai genitori il rispetto delle regole! Chi guida non dovrebbe dimenticare nemmeno il rispetto per la natura: consiglierei a tutti di camminare di più, usare la bici e lottare per una riduzione dell’inquinamento atmosferico e luminoso. Se tutti rispettassero i limiti di velocità ed evitassero grosse accelerate, che emettono più anidride carbonica di quella che si produce guidando regolarmente, si farebbe già un bel passo avanti. Oltre all’inquinamento atmosferico c’è anche l’inquinamento luminoso, quello dei fari che impediscono di vedere il cielo e lo spettacolo della natura. Ridurlo, mandando la luce dove serve ed evitando di sprecarla, comporterebbe un considerevole risparmio energetico e notevoli benefici economici. Ben vengano, invece, le strade razionalmente illuminate, che riducono il pericolo stradale! Concludo con un tema legato a quello della sicurezza stradale e che mi sta molto a cuore: l’abbandono degli animali. Quelli che lasciano i loro cani o i loro gatti per la strada, magari perché se ne vanno in vacanza, per me sono solo dei delinquenti: li punirei con la galera, perché gli animali che ci portiamo in casa non sono dei giocattoli ma sono degli esseri viventi che entrano a far parte della famiglia ed hanno bisogno di affetto. Ed abbandonarli è un comportamento vergognoso.

Margherita Hack
Astrofisica. Garante scientifico del CICAP.
Direttore della rivista Le Stelle. Già direttore del dipartimento
di astronomia dell’Università di Trieste.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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