Un team contro il disagio dei minori

Manca oggi una reale tutela dei bambini, soggetti deboli la cui protezione si deve configurare come assoluto rispetto dei loro diritti. Il singolo bambino non è in grado, da solo, di reagire per la difesa della sua posizione. La salute, la famiglia, l’ambiente, l’educazione (fondamentali per la crescita e lo sviluppo) sono diritti che vengono spesso disattesi in situazioni di disagio familiare o di abbandono effettivo o di “abbandono” in un istituto o nei carceri minorili.

Un forum sul disagio dei bambini per dare voce e forza a chi non ce l’ha. Anche a quei bimbi e a quegli adolescenti che combattono con il male oscuro di una patologia mentale in embrione o che devono confrontarsi tutti i giorni in famiglia con una mamma, un papà, un fratello con disturbi comportamentali o vere e proprie malattie della psiche. «Finora nessuna associazione, nè in regione nè nel vicino Veneto, si occupa di questi minori. Noi abbiamo deciso di farlo, costruendo un percorso di assistenza psicologica dedicato a loro e iniziando a raccogliere i dati che ancora mancano», spiega l’avvocato Lucia Saporito della onlus Idealmente. I dati, seppure a spanne, li ha dati il forum regionale sulla salute mentale di Tolmezzo, durante il quale si è parlato di almeno «un 10 per cento di adolescenti, che presenta condizioni di disagio che determina difficoltà di adattamento e nelle relazioni interpersonali». E, a dare il segnale di un male diffuso non sono solo i corpi devastati dall’anoressia e dalla bulimia, ma anche le piccole grandi angherie dei bulli. Per questo, Idealmente (che si prepara a varare anche due cicli di incontri dedicati a chi soffre di attacchi di panico e a chi ha bisogno di elaborare un lutto – per info tel 3337534271) è entrata nel pool coordinato dall’associazione @uxilia di Trieste, che darà vita ad un team sui minori. Come spiega il medico di Cividale Massimiliano Fanni Canelles, «l’importanza di costituire un forum o un team sui minori nasce dall’esigenza di parlare ed operare nel campo dei diritti ponendoci noi nell’ottica dei bambini senza pretendere che siano solo spettatori di una tutela che è nomen iuris, ma che si perde tra le aspettative dei bambini. Conoscere qual’è la situzione sui minori nel territorio, quali le maggiori forme di disagio, le fasce di età, il contesto genitoriale, è fondamentale per fornire le soluzioni di cui i bambini hanno bisogno». Perché i più piccoli non sono in grado, da soli, di difendere i loro diritti. «In rappresentanza dei minori devono intervenire le associazioni – prosegue Fanni Canelles – Il Forum sul disagio familiare e sul disagio dei bambini che stiamo facendo nascere rappresenta un’occasione importante di discussione costruttiva sul processo di riforma e consente di accogliere proposte e riflessioni di tutti gli opratori del settore o di chi è coinvolto emotivamente e realmente nel problema in funzione di un’effettiva tutela a tutti i livelli dei bambini».

Camilla De Mori
Giornalista del gazzettino

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