Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano.

Finanziamo l’istruzione

È fondamentale parlare di accesso ad un’istruzione di qualità, un’istruzione che garantisca determinati standard anche in situazioni belliche e post-belliche. La guerra rappresenta una tragica realtà per decine di paesi nel mondo e per milioni di persone che vivono una quotidianità di violenza, povertà, insicurezza e sopraffazione. I conflitti, nelle loro diverse fasi, colpiscono soprattutto…

Gli occhi della guerra

Le orbite rossastre di un bimbo soldato che ha già visto troppo, lo sguardo terrorizzato di un prigioniero che si aspetta il plotone di esecuzione, l’ultimo rigagnolo di vita nelle pupille di un ferito. Sono gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage in prima linea. Ma gli occhi della guerra siamo anche noi, giornalisti,…

Diritti da salvaguardare

Uno degli aspetti più terribili delle guerre odierne è il fenomeno diventato ormai tristemente noto con il nome di “bambini-soldato”. Questo termine non deve essere però inteso come riguardante soltanto i ragazzi che partecipano come combattenti, ma si estende a tutti i minori reclutati o utilizzati da forze o gruppi armati a qualsiasi titolo, come…

La Croce Rossa Italiana in Palestina

Da anni, ormai, la Croce Rossa Italiana è presente in Palestina con un importante programma psicosociale. Il progetto, che avuto inizio nel 2005 in partenariato con la Mezza Luna Rossa Palestinese (Palestine Red Crescent Society), è basato su tre Centri di assistenza psicosociale in favore dei bambini vittime del conflitto, ad Hebron e Qalqilyah (nella…

Il lato oscuro delle guerre

I media occidentali dovrebbero avere meno esitazioni a divulgare gli aspetti più cruenti della guerra. I mezzi di comunicazione dovrebbero servire per difendere la cosa più preziosa che abbiamo, i nostri bambini. Nella società globalizzata, i media sono in grado di farci conoscere in pochi secondi ciò che accade dall’altra parte del pianeta. Questa facilità…

Un’inutile violenza

Moni Ovadia Che tu sia carcerato o carceriere, la posizione è comunque orribile! Vedo un futuro pessimo, caratterizzato dalla crescita dell’odio e del disprezzo. La situazione israelo-palestinese è semplicemente disastrosa. Dirò di più: peggio di così non potrebbe andare. Di fronte all’atteggiamento di Israele, prevedo per i palestinesi uno stato di assoluta depressione: oggi sono…

Gradacac, un’esperienza all’inferno

Non si possono capire le cose che ci circondano se non le viviamo condividendo le esperienze con le persone più deboli. C’era una volta la Jugoslavia, per troppi di noi una una curiosa terra senza storia che cessava di esistere a pochi chilometri dalla costa. Anni fa (decenni, secoli, per le nostre intorpidite coscienze), in…

Non bombe, ma solo caramelle

Ogni volta che andiamo in Serbia, a Kragujevac, ci sembra in qualche modo di tornare a casa. Tanti sono i legami che intercorrono ormai con le persone ed i luoghi che frequentiamo dalla fine del 1999. Sono stati proprio l’aggressione della Nato alla Serbia (allora ancora Jugoslavia), i bombardamenti che vedevamo in televisione, gli aerei…

La speranza riposta nelle mani dei bambini

Papa Giovanni Paolo II affermava che “i bambini che hanno visto la guerra sono l’unica speranza di pace”: ciò può valere anche per la Bosnia-Erzegovina, perché proprio tra i bambini di questa società che non hanno vissuto il conflitto possono crescere i semi della convivenza e della riappacificazione. I lunghi e gelidi inverni di inizio…

Appunti di viaggio: Libano

Libano 31 maggio 2007 CITTA’ di TAYR HARFA Lezioni di “Mine Risk Education” Oggi sono stato a Tayr Harfa, presso una scuola elementare, a fare una lezione di “Mine Risk Education” e per donare 10 armadi in metallo per la direzione (per la conservazione dei registri, libri, materiale di scuola, ecc.) e 2 in legno…