Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano.

“Mi scusi, venerabile maestà? Com’è umano lei! Disponghi di me come meglio vuole!”

In effetti, la prima cosa che mi viene in mente quando si parla di “meritocrazia sul lavoro” è la figura dello sfortunato Ugo Fantozzi. Questo personaggio fu concepito da Paolo Villaggio durante il suo periodo lavorativo come impiegato in una grande azienda di Genova. Lì l’attore prese spunto dagli episodi di servilismo ed arrivismo di…

Un mondo da manicomio

Franco Basaglia sosteneva che “un malato di mente entra nel manicomio come ‘persona’ per diventare una ‘cosa’. Il malato, prima di tutto, è una ‘persona’ e come tale deve essere considerata e curata (…) Noi siamo qui per dimenticare di essere psichiatri e per ricordare di essere persone”. Franco Basaglia ha rivoluzionato il pensiero della…

The concept of the psychiatric science

by Massimiliano Fanni Canelles Franco Basaglia think that “a mentally ill person goes into the mental hospital like a “personal” for finally become a thing. The mentally ill person, before all, is a person and like such have to be consider and cured. (…) We should forget to be psychiatrist and remembering that we are…

Una canzone dedicata al disagio psichico

Simone Cristicchi Qualche anno fa, mi sono reso conto di come la musica potesse divenire un “mezzo” per veicolare cose molto più importanti di una melodia piacevole o di una canzone smielatamene romantica, come ce ne sono troppe in giro. Durante i miei concerti ho cominciato a raccontare in maniera naturale le storie di alcuni…

Un cammino iniziato trent’anni fa

Sono passati trent’anni dalla promulgazione della Legge Basaglia, provvedimento che ha introdotto un sostanziale cambiamento socio-culturale nella cura delle malattie mentali. Molto resta ancora da fare, per garantire risposte adeguate, sia in termine di cura che di integrazione sociale, al malato e ai suoi familiari. Il primo passo? Ripartire dalla dimensione “local”. La salute mentale…

Non ideologizziamo la salute mentale

Carmelo Porcu L’interpretazione troppo ideologica della 180 porta di fatto ad un vero e proprio abbandono dei malati e delle loro famiglie. L’aspetto più drammatico della situazione consiste nello stato di solitudine nel quale sono lasciate le famiglie, che devono gestire realtà che possono essere troppo grandi per le loro forze: si tratta di situazioni…

La follia è una condizione umana.

Livia Turco “In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion…

I luoghi chiusi della mente

Paola Binetti Entrare in manicomio appariva come una condanna definitiva, impossibile guarire, evidente era la mortificazione della propria dignità personale, anche per quanto atteneva alla cura della propria persona, igiene, tono umano. Nell’immaginario collettivo, la legge 180 è legata alla chiusura dei manicomi e alla messa in libertà di tutti i pazienti. Accanto alle teorie…

I manicomi nel novecento

Camicie di forza, collari, manette, guanti senza dita, apparecchi per l’elettroshock. Oggi chiunque giudicherebbe questi oggetti con orrore, come l’espressione di pratiche violente e disumane. Trattamenti assolutamente antiterapeutici, che portano alla follia. Eppure, era così che fino a pochi decenni fa venivano curati i malati di mente in Italia. Se l’opportunità di abolire i mezzi…

Il problema sono le risorse delle regioni

 Nel campo dell’assistenza psichiatrica le differenze tra diverse regioni e, nell’ambito della stessa regione, tra diversi dipartimenti sono talora abissali e oramai non più giustificabili. Sebbene la rete dei servizi sia sufficientemente diffusa, sono ancora insufficienti la qualità delle pratiche, l’accesso ai servizi, la continuità terapeutica Per cominciare credo si debba dare per acquisito che…