Meritocrazia ed affidamento dei minori nelle separazioni

Un po’ di cifre per inquadrare il contesto: nel 2006 ci sono state 80.000 separazioni, nelle quali i figli coinvolti sono stati circa 100.000.
Il numero di separazioni in Italia si è arrestato, negli ultimi cinque anni, solo a causa del minor numero di matrimoni: è la conseguenza dell’alta percentuale di fallimenti. Attenzione: questi sono i dati ufficiali, desunti dai ricorsi depositati nei tribunali. La disgregazione di una famiglia di fatto non rientra nel computo. Una separazione alle prime fasi, in cui un genitore si è allontanato e si sta verificando uno scambio di corrispondenza fra due studi legali, non rientra nel computo. Non ci sono elementi certi per affermarlo, ma i numeri reali potrebbero essere doppi rispetto a quelli citati. In tema di meritocrazia, le drammatiche testimonianze riferite da troppi padri parlano di documenti prodotti in ricorso e non letti, disattenzione verso le reali esigenze dei bambini, sentenze fotocopia. Che ci sia affido esclusivo, o congiunto/condiviso con collocazione della prole presso la madre, in Italia pare che un solo genitore sia capace di educare i bambini. L’altro paga, vede spesso violate le sue finestre di visita, è sottoposto agli arbitri dell’ex coniuge. Nessuno è sfiorato dal dubbio che, a volte, il padre possa costituire l’opzione educativa migliore. Anche pediatri o insegnanti, persone quindi ben competenti sul mondo dei bambini, subiscono il medesimo trattamento. Nei nostri tribunali risulta difficile anche chiedere che venga disposta una ctu, la perizia tecnica che valuta la qualità genitoriale. Ciò che preme sottolineare, non è una difesa corporativa dei papà. Anzi. In Italia siamo funestati dalla piaga della violenza in famiglia, agita quasi sempre dall’uomo nei confronti della donna e dall’uomo nei confronti dei bambini. Le istituzioni devono impegnarsi maggiormente nella tutela dei diritti dei minori, in particolare di quelli coinvolti, loro malgrado, nella separazione dei loro genitori. Fra i diritti da garantire, il principale è il diritto alla bigenitorialità. I bambini devono continuare ad avere due genitori anche dopo la separazione. Devono poter maturare un rapporto equilibrato con entrambi. Devono poter trascorrere con entrambi tempi idonei a non far loro mai temere di essere stati abbandonati dal genitore escluso. E la recente legge sull’affido condiviso deve essere vissuta proprio come una sfida: quella di due persone non più coniugi, ma genitori degli stessi figli, che devono collaborare, confrontarsi, vivere l’educazione dei propri figli con rispetto reciproco. E’ questo il senso della 54 che pochi, sembra, abbiano colto. Rispetto per i bambini, il bene più prezioso presente sulla Terra. Ce lo impongono le conseguenze inquietanti subite da un bambino che cresce in modo disomogeneo per la mancanza di un genitore. Abbandono scolastico, scarsa autostima, disordini alimentari, maggiore propensione alle dipendenze. Ce lo impone l’Amore che ogni genitore degno di questo nome prova per i propri figli, i loro amici, il loro mondo.

Tullio Ciancarella

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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