Diritto canonico. Nuovo libro di Mons. Antonio Interguglielmi

di Tiziana Mazzaglia   @TMazzaglia

“I decreti singolari nell’esercizio della potestà amministrativa della Chiesa”, di Mons. Antonio Interguglielmi, caninista e cappellano Rai.

Copertina libro.

Copertina libro.

I misteri del diritto canonico e il suo esercizio sono stati illustrati in un nuovo libro di Monsignor Antonio Interguglielmi, dal titolo “I decreti singolari nell’esercizio della potestà amministrativa della Chiesa, edito da Libreria Editrice Vaticana. Un testo elaborato e complesso, rivolto alle curie e a chi governa nella Chiesa, con un’appendice corredata di tavole pratiche, al fine della compilazione di atti. Don Antonio, intervistato, risponde per i lettori di SocialNews: come è nata l’idea di redigere questo volume? A quale pubblico è destinato e perché? Qual è stato il linguaggio scelto, per esprimere concetti complessi e come si strutturano i capitoli?

«Questo libro, di carattere giuridico-pratico, è dedicato all’approfondimento dell’esercizio del governo nella Chiesa. Le tematiche trattate sono molteplici: dai decreti di nomina dei Parroci, alla dottrina sugli atti amministrativi, non trascurando neppure l’attività penale esercitata in forma amministrativa. Quest’ultimo è un tema di grande attualità non solo per gli studiosi di diritto canonico, ma anche per l’intera comunità ecclesiale: infatti la materia coinvolge l’aspetto della tutela dei diritti fondamentali dei fedeli di fronte all’uso del potere di governo, esercitato quasi sempre con lo strumento amministrativo da parte dell’autorità (decreti, bolle, rescritti, etc.). Chi sono coloro che esercitano questo potere di governo (amministrativo)? Oltre al Papa, sono i singoli Vescovi, i Superiori, relativamente ai religiosi dei loro Istituti e, in forma limitata, anche i Parroci e i sacerdoti. Nella prima parte si pongono le fondamenta, anche per chi non si occupa di diritto canonico a livello accademico, per il successivo approfondimento: si illustra l’evoluzione del diritto canonico, avendo come riferimento le basi di natura pastorale, tra cui sono ovviamente privilegiati i documenti del Concilio Vaticano II. Per questo viene trattato anche l’aspetto del diritto amministrativo civile; in particolare si compie una disamina dello sviluppo del diritto amministrativo a seguito dell’affermazione degli Stati democratici e l’introduzione dell’ordinamento giuridico degli Stati moderni e contemporanei: questo perché il diritto amministrativo canonico deve molto del suo progresso all’influenza che i principi e i valori degli ordinamenti civili contemporanei hanno esercitato sulla legislazione della Chiesa. Tutto questo tenendo comunque sempre presente che il criterio ispiratore delle norme giuridiche canoniche rimane diverso da quelle statali: infatti, anche per le norme che riguardano l’attività amministrativa della Chiesa, il fine ultimo è sempre il conseguimento del bene delle anime. La seconda parte della ricerca è dedicata alla funzione di governo: è un tema molto interessante perché con l’attività di tipo amministrativo le norme che si applicano incidono sulla realtà delle persone, i fedeli. E’ stato di conseguenza approfondito l’aspetto della tutela dei fedeli dinanzi agli atti di governo, garantita dal Codice di diritto canonico del 1983 e dalle norme successive. Può infatti capitare che un atto della potestà ecclesiastica possa essere ingiustamente lesivo dei diritti del destinatario. Come fare allora per far valere le proprie ragioni? E’ un tema di attualità quindi non solo a livello canonico: come spiegato nel libro, il codice di diritto canonico del 1983 si è limitato a regolare soltanto una parte del contenzioso amministrativo, lasciando tuttavia ancora irrisolta la questione di una efficace tutela dei diritti dei fedeli. La parte finale dello studio è pratica: sono riportati gli schemi e i fac-simile dei più importanti atti amministrativi, in particolare quelli emessi nell’esercizio dell’attività del Vescovo, per il governo della Chiesa a lui affidata: la nomina dei Parroci o la loro rimozione,  la riduzione ad uso profano di un edificio di culto, e tanti altri. Tutti gli schemi sono accompagnati da un commento esplicativo. Anche qui si è posta una particolare attenzione alle novità che la prassi ha gradualmente introdotto nelle norme del nuovo codice del 1983. Questo studio si rivela così molto utile, oltre che per gli studiosi di diritto canonico, anche per coloro che lavorano come collaboratori dei Vescovi nelle Curie diocesane, per i collaboratori dei Superiori degli Istituti religiosi, nonché per i singoli laici, soprattutto quelli impegnati nelle attività ecclesiali o nella direzione di associazioni o fondazioni».

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