Il Volontariato nel terremoto

Con le 4.000 presenze nei primi tre mesi di apertura, la Casa del Volontariato e dell’Associazionismo è diventata oggi un luogo privilegiato di incontri, scambi e collaborazioni progettuali tra le diverse organizzazioni del territorio e gli stessi cittadini.

Sono già trascorsi cinque mesi, ma l’emozione è ancora viva. I primi risultati confermano che, da questa estate, a L’Aquila soffia un vento nuovo per il mondo del Volontariato e del Terzo Settore. A lungo sognata, e tenacemente voluta da tutti i protagonisti che ne hanno reso possibile la realizzazione, la Casa del Volontariato e dell’Associazionismo è stata presentata il 16 luglio scorso. L’evento ha suscitato l’interesse e l’entusiasmo di centinaia di persone (rappresentanti di associazioni locali, semplici cittadini aquilani, esponenti del Terzo Settore e dei Centri di Servizio per il Volontariato giunti da tutta Italia), intervenute all’inaugurazione della prima infrastruttura sociale realizzata dopo il sisma del 6 aprile 2009. La cerimonia si è svolta sulle note dell’Inno Nazionale suonato dalla Banda di Paganica. Il sisma ha privato molte realtà associative della loro sede originaria. Questo è stato l’elemento di spinta per il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia dell’Aquila e CSVnet, Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato. Le due strutture hanno creduto in un progetto che oggi rappresenta molto di più rispetto ad una “semplice” risposta abitativa.

Con le 4.000 presenze nei primi tre mesi di apertura, la Casa del Volontariato e dell’Associazionismo è diventata oggi un luogo privilegiato di incontri, scambi e collaborazioni progettuali tra le diverse organizzazioni del territorio e gli stessi cittadini. Il complesso sorge in via Saragat, località Campo di Pile, nei pressi dell’uscita autostradale di L’Aquila ovest. È costituito da due costruzioni indipendenti che occupano una superficie totale di oltre 1.400 m2. La prima struttura, la Casa del Volontariato, si articola in cinque spazi funzionali: la sede del Centro di Servizio della provincia dell’Aquila, ambienti attrezzati e sale per riunioni ed attività di formazione per le Organizzazioni di Volontariato e del Terzo Settore, una sala polivalente per conferenze, proiezioni ed iniziative pubbliche, uno spazio per i giovani e le loro attività ed una foresteria con quattordici posti letto, destinata ad ospitare studenti e partecipanti a campi di lavoro e di ricerca nell’ambito di scambi nazionali ed internazionali sui temi del Volontariato. Il secondo complesso, la Casa dell’Associazionismo, si costituisce di ambienti attrezzati destinati ad ospitare dieci diverse realtà impegnate in campo sociale, culturale e della finanza etica: associazione 180 Amici, ARCI, AUSER, AVULSS, Banca Etica, Centro Studi Gioacchino Volpe, L’Impronta, Nuova Acropoli AIB, Percorsi e VAS. Le Associazioni e le organizzazioni presentano varia natura e da oggi condividono uno spazio comune in cui è possibile collaborare ed intrecciare nuove relazioni. In occasione dell’inaugurazione, nel suo messaggio di saluto, Gianni Letta, ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha evidenziato come «…grazie alla Casa del Volontariato ci sarà a L’Aquila un nuovo centro di aggregazione che aiuterà la popolazione a progettare e mettere in atto obiettivi comuni, oltre a rafforzare quel sentimento di “comunità” che da sempre caratterizza gli Abruzzesi». La sfida è stata raccolta dal mondo del Volontariato attraverso un segno concreto, in una città in cui, purtroppo, la comunità del rancore, ben rappresentata da buona parte della politica, blocca nel suo agire la comunità operosa che, con coraggio e fatica, sta reagendo di fronte al forte disagio fisico e psicologico frutto della disgregazione sociale causata dalla calamità. A mio avviso, il terremoto è stato un evento “rivelatore” per la città: ha portato alla luce problemi già esistenti, sebbene in stato di latenza. Molti Aquilani si lamentano ancora per il fatto di non sentirsi pienamente aiutati, manifestando così un egoismo di fondo. Si rischia di concentrarsi esclusivamente sui propri problemi, i quali – oggi – costituiscono solo una piccola parte delle necessità del Paese intero, attraversato da un “terremoto” politico, sociale ed economico di vaste proporzioni.

Ad avviso di chi scrive, la Casa del Volontariato e dell’Associazionismo non rappresenta solo un progetto di costruzione, ma una speranza: “la” speranza di passare dalla “terra promessa” delle riforme future (sempre proclamate e mai attuate) alla “terra permessa” del nostro quotidiano impegno in una comunità operosa, che guarda con ottimismo al futuro scuotendo la polvere di quella comunità del rancore ormai incapace di offrire una speranza alla nostra Italia.

Roberto Museo
Direttore coordinamento nazionale dei centri di servizio per il Volontariato dell’Aquila

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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