Celera Genomics e dintorni

di Antonio Irlando
Dal progetto genoma alla cellula artificiale

Nel 2000, grazie ad una nuova tecnica “shot gun sequencing”, la Celera Genomics riesce a sequenziare il genoma. Nel 2010 realizza la prima cellula interamente costruita in laboratorio e programmata per una funzione precisa. Il 20 Maggio 2010 segna una svolta epocale nel progresso scientifico: la rivista Science pubblica il lavoro “Creation of a bacterial cell controlled by a chemically synthesized genoma” da parte dei ricercatori del J.Craig Venter Institute di Rockville, California. Il biologo Craig Venter e la sua equipe, con questa acquisizione, sono ormai ad un passo dal traguardo: una forma vivente interamente costruita in laboratorio e programmata per una funzione precisa. Tra le possibili applicazioni, la sintesi dei batteri salva-ambiente, da utilizzare come fabbriche viventi di biocarburanti, per liberare acque e terreni da sostanze inquinanti o per produrre vaccini. Lo stesso Venter afferma pubblicamente “…la cellula sintetica cambierà la definizione di ciò che si intende per vita. È la prima specie auto-replicante sul pianeta Terra, il cui padre è un computer”. Per comprendere da dove arrivino tante novità, facciamo un passo indietro. Nel 1984, il biologo Craig Venter, del National Institute of Health, elabora una tecnica per identificare rapidamente tutti gli m-RNA presenti in una cellula. Nel 1990, lo stesso Venter partecipa al Progetto Genoma Umano, voluto da Renato Dulbecco, il cui obiettivo principale era quello di determinare la sequenza delle coppie di basi azotate che formano il DNA e mappare il genoma umano. Dal 1992 al 1998 Venter fonda il TIGR, un istituto indipendente, nel quale utilizza liberamente i risultati della ricerca genetica, anche a fini commerciali. Riesce poi a sequenziare il genoma del primo organismo vivente, il batterio Haemophilus influentiae, ed ancora, tramite un accordo con la più importante azienda produttrice di macchine sequenziatrici, la Perkins-Elmer, fonda la Celera Genomics, diretta concorrente del Progetto Genoma Umano. Utilizza una nuova tecnica, la cosiddetta “shot gun sequencing”, mediante la quale la Celera Genomics riesce a sequenziare, nel 2000, il genoma umano, in contemporanea con il Progetto Genoma, ma con tempi e costi notevolmente ridotti. Tutti i brevetti della Celera G. sono stati poi offerti commercialmente alle più importanti case farmaceutiche del settore. Nel 2002 si consuma il divorzio fra Venter e la Celera G. Nel 2006, dalla fusione di TIGR, TCAG, Craig Venter Science Foundation, Joint technology Center ed IBEA, nasce il Craig Venter Institute, forte di un gruppo di 400 ricercatori. Ed eccoci al 2010. Nel lavoro pubblicato su Science, si riporta il processo di sintesi ed assemblaggio del Micoplasma micoide JCVI-syn 1.0, il cui DNA origina dalla sequenza di informazioni genomiche digitalizzate attraverso un computer e successivamente trapiantate nella cellula ricevente di Mycoplasma capricolum. Viene così creata una nuova cellula, capace di replicarsi, sotto il controllo del cromosoma sintetico. Il Presidente americano Barack Obama ha chiesto alla Commissione per lo studio della Bioetica di valutare i benefici, ma anche i problemi morali connessi a tale scoperta. Nel frattempo, l’Osservatore Romano commenta “…un ottimo motore, ma non è la vita”. Adesso si tratta di unire al coraggio la cautela. Il Cardinale Bagnasco, Presidente della CEI, chiosa “…si vede l’intelligenza dell’uomo, ma l’intelligenza non è mai senza responsabilità”. È proprio quello che si augurano tutti.

Antonio Irlando
Dirigente medico Ass n°4

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