Quattro semplici motivi per un buon carcere

Perché un carcere? E, soprattutto, perché un buon carcere? A volte, in periodi difficili, servono le domande semplici. La necessità di un buon carcere deriva da quattro motivi. Il primo motivo è banale, autoevidente. Ma non per questo meno importante. Il carcere serve per difendere la società da chi l’ha ferita e potrebbe ferirla nuovamente. Davanti a una persona che ha commesso un omicidio, un furto o un altro reato grave, esiste l’interesse legittimo, anzi il diritto, della società di proteggersi, affinché quella persona non perseveri nella sua condotta pericolosa. Basta un carcere? No, serve un buon carcere, capace di rendere impossibile l’azione criminale del reo anche quanto questi si trova in detenzione. Il secondo motivo è che il carcere è un deterrente. Se sbagli, caro cittadino, corri il rischio di vedere ridotta la tua libertà. In un mondo in cui si rispettano poco le regole, non ci si può solo affidare a suggerimenti, prediche e raccomandazioni per assicurarsi una convivenza civile. È necessaria la presenza di una pena certa per chi agisce conto le leggi, che possa almeno indurre a una qualche riflessione chi ha in testa cattivi propositi. Ci sono Paesi che portano avanti questo ragionamento: più dura è la pena, più forte è l’effetto deterrente. Si deve, quindi, ricorrere alla pena di morte per i reati più gravi. Questa equazione affrettata non considera che chi commette un reato presuppone di farla franca e porta, quale “effetto collaterale”, un altro reato inaccettabile. Annulla, di fatto, gli altri due motivi per i quali serve un buon carcere: il ruolo pedagogico ed il recupero del reo. Chi sbaglia deve capire di avere sbagliato e deve capire che per ogni errore c’è un prezzo da pagare. Rendersi conto che, per il principio di causa ed effetto, alcune azioni possono fare la nostra fortuna ed altre possono condurre ad eventi a noi sgraditi è il primo passo fondamentale per evitare di ripetere le seconde, diventando persone responsabili. E migliori. Il quarto motivo per cui serve un buon carcere, come anticipato, è per favorire il recupero del reo. Per chi ha sbagliato, e ha pagato, arriva il giorno di tornare in società: l’esperienza del carcere deve preparare questo momento. Una persona che ritorna nella propria comunità con la volontà e gli strumenti per accettarne le regole costituisce un esempio di vittoria di tutti e ha maturato il requisito essenziale per affrontare l’impegnativa sfida della seconda possibilità.

Luca Casadei, giornalista

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