Un aiuto concreto

I padri, potenziali autori di comportamenti violenti, vengono aiutati, accolti nelle loro sofferenze e difficoltà, indirizzati verso modalità comportamentali anti-violente, supportati nelle loro necessità pratiche… Tale intervento si traduce ai fini pratici come una potente azione anti-violenza alle donne, dove nessuno è lasciato solo nella propria disperazione.

Un aforisma attribuito a Marco Aurelio recita: “Le conseguenze della collera sono molto più gravi delle sue cause”. Affermazione che ben può riferirsi alle dinamiche di molte separazioni coniugali, in cui si assiste ad una vera e propria escalation di violenza psicologica e fisica in cui, a farne le spese maggiori, sono quasi sempre i figli. Ed è questo il tipico contesto in cui da oltre 5 anni interviene sul territorio regionale l’associazione Papà Separati Friuli – Venezia Giulia onlus, che, operando nelle due sedi di Trieste e Udine, accoglie e supporta annualmente circa 350 genitori in difficoltà dopo essere stati coinvolti nelle difficili e traumatiche implicazioni di una separazione coniugale conflittuale. Gli utenti trovano al loro servizio in forma assolutamente gratuita uno staff di professionisti composto da avvocati, psicologi ed educatori, nonché un nutrito numero di soci volontari che, avendo già vissuto in prima persona l’esperienza della separazione, rappresentano l’ideale supporto con cui confrontarsi e discutere i propri casi. L’associazione offre i propri servizi a chiunque ne faccia richiesta. Tipicamente, sono genitori non collocatari della prole, quasi sempre papà che non hanno la residenza assieme ai figli, a chiedere aiuto ritrovandosi a vivere vari aspetti di disagio nell’espletamento della loro genitorialità. Ma oltre ai padri, sono molte anche le mamme che chiedono aiuto all’associazione per migliorare il rapporto che i loro figli hanno con i padri, soprattutto in presenza di situazioni di forte conflitto o di padri assenti dopo la separazione. Non va dimenticato che all’associazione ricorre anche una buona percentuale di nonni, che vogliono far chiarezza sui loro diritti, consapevoli delle novità introdotte dalla legge 54/06 sull’affido condiviso. Negli interventi, si collocano in primo piano gli interessi ed i diritti dei minori, a cui deve essere garantita la possibilità di mantenere un livello relazionale di qualità con entrambi i genitori, nelle dimensioni affettive, educative e socializzanti. Consapevole del proprio ruolo e responsabilità quale agenzia di socializzazione nei confronti dei propri utenti e della società in cui opera, l’associazione promuove una nuova cultura e mentalità, in cui la bigenitorialità, secondo quanto disposto dalla sopra menzionata legge sull’affido condiviso, possa trovare forme concrete di realizzazione. Nel perseguire tali obiettivi, vengono promulgati stili di relazione non violenti (in senso fisico e psicologico), privi di connotazioni pregiudizievoli (ad esempio maschiliste), con l’obiettivo di ridurre il livello di conflitto e promuovere, altresì, atteggiamenti di collaborazione nella coppia genitoriale (ad esempio il pagamento degli alimenti alla ex-moglie). L’ effetto auspicato è quello di lenire la sofferenza ed il disagio di tutti i componenti della famiglia in crisi. Facendo leva sui bisogni dei figli che necessitano di un clima sereno e protettivo per poter crescere bene, in cui la conservazione positiva delle figure genitoriali è fondamentale, vengono insegnate ai padri le corrette modalità relazionali da adottare con l’ex-moglie o l’ex-partner, responsabilizzandoli sulle conseguenze delle loro iniziative errate. Contrastando l’ancora diffusa mentalità maschilista, si spiega cosa sia la piaga della violenza domestica e le implicazioni di questa, si mette in guardia dagli atteggiamenti maschilisti di minacce o violenza fisica, incluse modalità di controllo oggi annoverate con il termine di stalking (per un’esauriente definizione del termine stalking si veda http://it.wikipedia.org/wiki/Stalking). Viene fatto capire il punto di vista delle madri ed il necessario rispetto per queste – fondamentale in tale compito la presenza nell’associazione di diverse madri separate – e spiegato come interagire costruttivamente. I padri, potenziali autori di comportamenti violenti, vengono aiutati, accolti nelle loro sofferenze e difficoltà, indirizzati verso modalità comportamentali anti-violente, supportati nelle loro necessità pratiche… Tale intervento si traduce ai fini pratici come una potente azione anti-violenza alle donne, dove nessuno è lasciato solo nella propria disperazione. Veri e propri percorsi di formazione culturale sono organizzati dall’associazione, in quanto una cultura della separazione viene considerata substrato fondamentale per poter affrontare e superare al meglio la separazione coniugale. Così, da dramma o tragedia, risulta, infine, un problema che assieme è possibile risolvere e superare.

Chiunque desiderasse ricevere informazioni sull’associazione papà separati FVG onlus, può contattare il numero telefonico 0039 040 9896736 oppure inviare una mail di richiesta a aps_trieste@yahoo.it.

Paolo Falconer
Psicologo, Presidente Associazione Papà Separati Friuli Venezia Giulia Onlus

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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