La Terra è una: siamo obbligati a tenerla bene

di Mauro Farina

Fulco Pratessi, fondatore e presidente onorario del WWF, ha ripreso in mano l’associazione da lui fondata nel lontano 1966. I suoi scopi sono rivolti a fermare la cementificazione, smaltire i rifiuti e a rilanciare i parchi.

wwfLa missione del WWF è soprattutto quella di fermare il degrado del pianeta Terra, facendo in modo che gli uomini possano vivere in armonia con la natura che li e ci circonda. Attualmente ci sono progetti riguardanti il cambiamento climatico e la perdita della biodiversità. L’impegno maggiore è comunque rivolto a battersi contro l’aumento della temperatura globale, dato dall’uso dei combustibili fossili: l’effetto maggiore è lo scioglimento dei ghiacci. Per questo motivo il simbolo dell’associazione è l’orso bianco, vittima delle perdita della banchisa polare.
Sempre in Italia vi è una situazione molto preoccupante: insieme con l’aumento dal 20% al 30% delle foreste e le aree protette che sono circa il 10% del territorio nazionale, restano irrisolti i problemi di inquinamento idrico come la discarica di Bussi (vicino a Pescara), di inquinamento atmosferico come l’Ilva di Taranto ed inquinamento del suolo, come per esempio la Terra Dei Fuochi.
“La sensibilità ambientale è cresciuta di poco negli ultimi anni, se si considerano gli sforzi esercitati dal mondo ambientalista. Ma il problema sta a monte: vi sono anni e anni di disinteresse, indifferenza, corruzione e lassismo ai danni dell’ambiente e dei beni culturali (esempi chiari sono Pompei e L’Aquila)” ha affermato lo stesso Fulco Pratesi, aggiungendo che “per me ogni tentativo di minimizzare la gravità dei problemi e le responsabilità dell’uomo nell’averli provocati sia solo che da condannare. Chi tenta di infossare i problemi cercando di tranquillizzare la pubblica opinione sui disastri ambientali incombenti, certamente pagherà rispondendo di tutto ciò di fronte alla generazione future”.

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