Koka Ramishvili, nato a Tbilisi in Georgia nel 1956 è artista free lance dal 1985. Tra il
1991 e 1992, durante la guerra civile in Georgia, ha lavorato anche come fotografo documentarista. Negli anni ’90 su invito dell’artista Wolfgang Flatz si trasferisce a Monaco di Baviera e espone in diverse location della Germania. Diviene membro del gruppo artistico Sector Visual Investigation e dal 1997 ale 1999 lavora alla pubblicazione del magazine Signal. Attualmente Koka vive a Ginevra in Svizzera e partecipa a molte reti tra la parte orientale e quella occidentale dell’Europa.
Koka Ramshvili è uno dei 4 artisti che hanno il compito di rappresentare l’VIII capitolo del percorso annuale organizzato dall’associazione culturale .neo dal titolo “La Fine del Nuovo” ed ospitata negli storici locali di Palazzo Lantieri a Gorizia. L’ottava esposizione di questo interessante percorso all’interno del panorama d’arte contemporanea è dedicato al tema “Appunti per un’emergenza / Notes for an emergency” e curata dal prof. Paolo Toffoletti.
La Fine del Nuovo che nasce al 20ennale del dell’associazione .neo vede il coinvolgimento di circa 80 artisti per l’ammontare di 400 opere di arte contemporanea. L’esposizione itinerante e realizzata a capitoli, come fosse un libro da leggere e sfogliare, si svilupperà in diverse location del Friuli Venezia Giulia, passando per Zagabria in Croazia ritornando in Italia negli spazi espositivi di Lerici in Liguria. La chiave di volta del progetto artistico è network, rete ma anche il nuovo, un nuovo che muore, e che Toffoletti stesso descrive.
– La fine del nuovo è la messa a morte dell’oggettualizzazione-reificazione di una utopia, esplicabile con un esempio: “colpire uno per educare cento” per essere attitudine, iniziazione, strategia e tattica non reitificabile, che si concretizza e può essere messa in atto con modalità inaspettate e prive di contesto o gradi di attesa. –

Ectoplasm Phénomène of materialization with Condoleezza Rice; 2013; K. Ramishvili – fonte www.officiellartfair.com
Assieme a Koka Ramshvili, a Gorizia esporranno Gianluca Cotechini, Bruno Muzzolini e Paolo Parisi.
Le opere che Koka condivide con il pubblico isontino e gli altri fruitori che giungeranno nel capoluogo della provincia della città divisa dallo storico confine con l’ex Jugoslavia sono opere fotografiche. La serie fotografica “Ektoplazm Phenomena”, si interroga sul visibile e l’invisibile. Non una serie che riguarda magia e occultismo, ma che indaga e osserva ciò che è occulto per ragioni politiche. Nel suo interrogarsi sulla natura delle immagini, sulla loro storia e la loro circolazione nella società dell’informazione, Koka Ramishvili, usa semplicemente la stessa tecnica di produzione di immagini di coloro che hanno manipolato l’opinione pubblica mondiale in materia politica.
L’esposizione sarà visitabile a Gorizia fino al 15 novembre 2016 presso Palazzo Lantieri situato nella splendida cornice di piazza Sant’Antonio.
Michel Mucci
Collaboratore di Social News