Dalla musica alla storia. Per capire una terra

Frederik Suli

“La Gusla (in serbo-croato) o Lahuta (in albanese) è uno strumento del IX secolo, una specie di Lira Bizantina. Si usa come accompagnamento musicale ai canti epici”

guslaQualcuno sa cos’è la Gusla? E la Lahuta? La Gusla (in serbo-croato) o Lahuta (in albanese) è uno strumento del IX secolo, una specie di Lira Bizantina. Si usa come accompagnamento musicale ai canti epici in Albania, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Montenegro, Kosovo e Serbia.
“Per conoscere i Balcani bisogna partire da questo strumento.” È questa l’idea che mi sono fatto dopo aver partecipato al seminario “Sguardo sui Balcani: nuove prospettive di studio” organizzato dall’Università della Calabria nel 2009.
Oggi siamo nel 2014. Per comprendere i Balcani bisogna considerarli come una singola Regione e non un insieme di Nazioni, visti i tanti aspetti in comune, quali cibo, musica, tradizioni, lingua, intesa nel senso di costruzione grammaticale (quanto alle parole, invece, Albanese e Greco sono molto diversi dalle lingue slave).
Con questa chiave interpretativa si può comprendere anche la questione Kosovo, la micro regione interna ai Balcani.
Chi ha abitato per primo questo territorio, i Serbi o gli Albanesi? È nata prima la Gusla o la Lahuta?
Il professor Jože Pirjevec, nel suo saggio “Le guerre Jugoslave 1991-1999”, si esprime così: “Quando si parla di ex Jugoslavia, si intende che vi convivevano sei gruppi nazionali: Serbi, Croati, Sloveni, Macedoni, Montenegrini e Musulmani bosniaci, oltre ad una miriade di gruppi etnici minori quali Albanesi, Ungheresi, Italiani, Bulgari, Rumeni, Slovacchi, Cechi, Ucraini, Rom, Turchi. Si usavano tre lingue ufficiali e due alfabeti – cirillico e latino – e si praticavano le religioni cattolica, ortodossa e musulmana. Politicamente si trattava di uno Stato federale, diviso in sei Repubbliche e due province autonome, retto da un regime socialista.”
Una di queste due regioni autonome è il Kosovo.
Non è mia intenzione impartire una lezione di storia. Per questa ci sono gli storici e in questi Paesi essa viene scritta dai politici. Io non sono né uno scienziato, né uno storico, né un politico. Sono un Albanese che, dopo aver sentito il suono della Lahuta/Gusla, racconta un po’ di Balcani.
Secondo gli Albanesi, il Kosovo è sempre stato abitato da loro. Si ritengono, infatti, discendenti dei regni illirici. Gli Illiri erano una tribù balcanica che parlava una lingua simile al moderno Albanese. Gli accademici di Prishtina e Tirana la insegnano nelle scuole di lingua albanese.
Per i Serbi, invece, assume un valore simbolico: durante la guerra con i Turchi, il 28 giugno 1389 la Piana dei Merli, situata in territorio kosovaro (“fushe Kosove” in Albanese, “kosovopolje” in Serbo) divenne un luogo sacro per la loro religione e per la loro cultura. In quella battaglia, il principe serbo Lazar, che guidava la coalizione cristiano-balcanica, morì. Divenne l’eroe nazionale. Come Cristo, aveva dato la vita per il suo popolo, quello serbo, e per difendere il Cristianesimo in tutta l’Europa. Associato a Kosovo compare spesso il termine “Metohija”. Significa “terra di proprietà monastica”.
Qui sorgono, infatti, i monasteri più importanti della Chiesa serbo-ortodossa.
La battaglia della Piana dei Merli del 1389 viene tramandata di generazione in generazione, fino ai nostri giorni, con i canti epici, accompagnati con la Lahuta/Gusla. In quella battaglia i prìncipi dei Balcani si unirono contro gli Ottomani.
Questi estesero a tutti i Paesi dei Balcani parte della propria cultura, senza però cancellare le peculiarità locali.
I Balcani si riunirono nuovamente nel 1912 per combattere ancora contro l’ormai decadente Impero Ottomano. E di nuovo nel corso della Seconda guerra mondiale contro il nazifascismo, originando, così, la futura Jugoslavia del Maresciallo Tito. La sua morte, la fine del comunismo, la nascita dei nazionalismi, l’ignoranza dei popoli condussero alle guerre degli anni ’90.
E poi Miloševic (e non solo lui), i genocidi, i bombardamenti della NATO, la nascita del nuovo Stato del Kosovo che caccia i Kosovari di etnia serba…
Oggi la Lahuta/Gusla accompagna le celebrazioni dei nuovi eroi nazionali, successivi alla disgregazione dell’ex Jugoslavia.
Chissà se un giorno la Lahuta/Gusla darà musica a dei Balcani senza confini, integrati nell’Unione Europea…

Frederik Suli
Presidente @uxilia Emilia Romagna

Rispondi