Lo sviluppo della Sanità digitale

In un’Europa che sta invecchiando, dove una fascia sempre più ampia della popolazione vive affetta da patologie croniche, le applicazioni di Sanità Elettronica – e di Telemedicina in particolare – possono essere strumenti determinanti a disposizione dei sistemi sanitari nazionali per rispondere ad una domanda di servizi destinata a crescere più rapidamente delle risorse disponibili.

1A partire dagli anni ’90, la digitalizzazione dei processi in Sanità ha posto le basi per la progressiva de-materializzazione della documentazione clinica ed amministrativa che accompagna l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Soluzioni organizzative che sfruttano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT2 ) rendono disponibili – dove servono e nel momento in cui servono – gli innumerevoli elementi informativi e documentali che costellano lo svolgimento delle attività di diagnosi, cura e riabilitazione. I benefici che ne conseguono sono ampi. Gli operatori sanitari trovano nella digitalizzazione dei processi strumenti concreti ed incisivi per migliorare la qualità e la portata dei servizi erogati, in un contesto di risorse limitate rispetto a bisogni crescenti ed irrinunciabili. Per il cittadino, la facoltà di accedere ad un sistema documentale “paperless” aggiunge al beneficio di ricevere una migliore assistenza sanitaria – più sicura, meno affetta, probabilisticamente, da possibili errori medici – il vantaggio di vedere facilitato il proprio compito da “buon padre di famiglia”: raccogliere ed organizzare in un “fascicolo sanitario” lo storico della documentazione medica propria e dei propri cari, generata nel corso del tempo, in modo da disporne e renderla disponibile agli operatori sanitari che di volta in volta si trovano ad assisterlo, affinché possano intervenire assumendo decisioni adeguatamente informate.

La realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (in inglese: Electronic Health Record, EHR) rappresenta un obiettivo tecnologico ed organizzativo che numerosi sistemi sanitari, regionali e nazionali, si stanno ponendo nell’ambito delle proprie strategie di “eHealth”3 . Si tratta di rendere interoperabili i sistemi informativi clinici dei diversi erogatori di prestazioni sanitarie attivi sul territorio di riferimento (ospedali, ambulatori, laboratori, medici di famiglia) in modo tale da realizzare un sistema informativo ‘paziente-centrico’. Per ogni utente dei servizi sanitari di quel territorio, deve essere reso accessibile – in tempo reale e nel rispetto della privacy – lo storico della documentazione sanitaria prodotta presso gli erogatori partecipanti al sistema. Se dal punto di vista tecnologico le soluzioni non mancano, ciò che risulta problematico è l’impatto organizzativo della realizzazione di un sistema EHR su ampia scala (scala regionale innanzitutto, quindi nazionale ed europea), anche a causa dei caratteri di frammentarietà ed eterogeneità dei diversi quadri normativi di riferimento. Più in generale, in un’Europa che sta invecchiando, dove una fascia sempre più ampia della popolazione vive affetta da patologie croniche, le applicazioni di Sanità Elettronica – e di Telemedicina, in particolare – possono divenire strumenti determinanti a disposizione dei sistemi sanitari nazionali per rispondere ad una domanda di servizi destinata a crescere più rapidamente delle risorse disponibili.

La Commissione Europea finanzia da vent’anni azioni di ricerca e sviluppo nel settore delle applicazioni di ICT per la Sanità, avendone da tempo riconosciuto l’alto potenziale. Oggi, l’obiettivo della Commissione è quello di esercitare la leadership nel processo comunitario di sfruttamento su larga scala di tale potenziale. La Commissione Europea riconosce, in particolare, che la Telemedicina può migliorare l’accesso all’assistenza medica specializzata in settori che soffrono di penuria di personale qualificato o in cui è difficile l’accesso ai servizi sanitari. Tra le applicazioni di Telemedicina, il Telemonitoraggio può migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie croniche, riducendo la frequenza e la durata dei ricoveri ospedalieri. Servizi come la Teleradiologia ed il Teleconsulto possono contribuire a ridurre le liste d’attesa e ad ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, rendendo possibili aumenti di produttività. Ad esempio, in Veneto, il servizio di Teleconsulto Neurochirurgico ha consentito una riduzione del 60% degli spostamenti inappropriati dei pazienti con trauma cranico dai dipartimenti di emergenza-urgenza degli ospedali non dotati di neurochirurgia ai sei centri regionali di alta specializzazione che ne sono dotati. Si è risposto all’esigenza dei medici di Pronto Soccorso di poter disporre di una consulenza neurochirurgica tempestiva su pazienti connotati da urgenza, per i quali, prima dell’introduzione del Teleconsulto, veniva previsto, di default, il trasferimento tempestivo presso il centro di alta specializzazione più vicino.

Malgrado il potenziale offerto dalle soluzioni di Telemedicina, e nonostante la maturità tecnica delle diverse applicazioni, il ricorso a tali soluzioni è ancora limitato e lo scenario d’impiego presenta tuttora un alto grado di frammentazione. Sebbene le autorità sanitarie nazionali degli stati membri dell’Unione Europea abbiano affermato il loro impegno per una più vasta adozione dell’ICT in Sanità, la maggior parte delle iniziative in questo settore è costituita da progetti indipendenti di piccola scala, non integrati nel sistema generale dell’ordinaria assistenza sanitaria al cittadino. A partire dal 2004, con la pubblicazione del piano strategico noto come “eHealth Action Plan” (COM 2004 356), la Commissione Europea ha intensificato le proprie azioni di policy-development nel settore dell’eHealth. Tra le iniziative più significative, vi sono la “Raccomandazione sull’interoperabilità transfrontaliera dei sistemi di cartelle cliniche elettroniche” (C 2008 3282)4 e la “Comunicazione sulla Telemedicina a beneficio dei pazienti, dei sistemi sanitari e della società” (COM 2008 689)5. Tre sono le aree d’azione sui cui la Commissione evidenzia la necessità di concentrare gli sforzi: 1 creare fiducia nelle applicazioni di eHealth e nei servizi di Telemedicina per favorirne l’accettazione e l’utilizzo da parte dei professionisti e degli operatori sanitari; 2 apportare chiarezza al quadro giuridico di supporto per l’implementazione dei servizi e per l’erogazione delle prestazione con l’ausilio dell’ICT; 3 risolvere i problemi tecnologici legati alla standardizzazione funzionale delle applicazioni ed all’interoperabilità dei servizi, agevolando lo sviluppo del mercato

Tra le azioni comunitarie correnti di particolare rilevanza, vi sono il supporto ed il coordinamento fornito dalla Commissione Europea a progetti multinazionali per la diffusione su larga scala delle soluzioni di Sanità Elettronica a più alto potenziale. Due le iniziative di maggiore rilievo: i progetti “epSOS”6 e “Renewing Health”7 . Il primo, avviato nel 2008, consegnerà nel 2012 il prototipo di un sistema europeo di Fascicolo Sanitario Elettronico ‘Sintetico’ (“Patient Summary”) che consentirà al cittadino di uno stato membro dell’Unione Europea in viaggio all’interno dell’Unione di rendere disponibile agli operatori sanitari che si trovassero ad assisterlo nel Paese ospitante i propri dati clinici fondamentali, raccolti in una ‘scheda sintetica del paziente’ – il suo Patient Summary, appunto – resa disponibile dal sistema in tempo reale per via telematica. Qualora il soggetto necessitasse di un farmaco con obbligo di prescrizione, gli operatori sanitari del Paese ospitante che lo avessero in cura potrebbero accedere attraverso lo stesso sistema alla prescrizione originaria rilasciata dal medico curante nel Paese d’origine (“ePrescritption”), con il chiaro vantaggio di rendere più efficace, rapido e sicuro l’intervento assistenziale ricevuto dal cittadino nel Paese ospitante. Il secondo progetto – Renewing Health, avviato nel corrente anno 2010 – si focalizza sulla Telemedicina ed intende realizzare un test clinico multicentrico per la valutazione su larga scala – secondo metodiche di Health Technology Assessment (HTA8 ) – dell’efficacia clinica ed economica dell’uso del Telemonitoraggio nell’ambito della gestione di tre grandi classi di malattie croniche: le patologie cardiovascolari, le bronco-pneumopatie croniche ostruttive (BPCO), il diabete.

I più recenti sviluppi della ricerca in ambito eHealth guardano oltre le più innovative applicazioni di Telemedicina o i più sofisticati sistemi di Fascicolo Sanitario. Il prossimo traguardo è l’elaborazione della grande mole di dati – clinici, comportamentali e ambientali, oggi potenzialmente disponibili in formato digitale – al fine di analizzare a scopo predittivo l’evoluzione delle singole patologie. Si tratta di quella branca della ricerca in informatica medica nota come “Medicina Predittiva” o anche “Fisiologia Umana Virtuale” (VPH, “Virtual Physiological Human”9 ), che sta ricevendo ampio supporto da parte della Commissione Europea nell’ambito del Work Programme “ICT” del Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Enormi quantità di dati clinici sono generate oggigiorno dall’industria farmaceutica e dai produttori di dispositivi medici, nel corso dello sviluppo e del collaudo dei propri prodotti, come pure dai professionisti che tengono traccia dei trattamenti somministrati ai propri pazienti e dei relativi esiti. Soltanto una piccola parte di questo immenso patrimonio informativo è adoperata per contribuire allo sviluppo di trattamenti personalizzati sul singolo paziente. Se da un lato l’accessibilità a tali dati è limitata da aspetti regolatori legati alla protezione della privacy del paziente e della proprietà intellettuale delle imprese, dall’altro lato mancano appropriati strumenti di elaborazione. Le moderne tecnologie ICT sono strumenti essenziali per la raccolta dei dati – nel rispetto dei necessari vincoli regolatori – e per la loro elaborazione in tempi ed a costi sostenibili.

L’idea fondamentale alla base della Fisiologia Umana Virtuale è la visione di una sofisticata infrastruttura di modellazione computazionale capace di confrontare le osservazioni cliniche su un paziente, correlandole con il vasto insieme di dati osservazionali relativi ad altri pazienti con sintomi simili e condizioni cliniche note. Elaborando il complesso di queste osservazioni, il modello computazionale simula la reazione probabile del paziente in esame alle possibili opzioni di trattamento. I benefici che ci si aspetta di trarre da tale impostazione riguardano non soltanto il miglioramento della qualità dei trattamenti offerti per patologie conclamate, ma anche lo sviluppo di tecniche predittive capaci di prevedere l’insorgere o il peggiorare di specifiche patologie in soggetti a rischio, identificati, ad esempio, attraverso la storia familiare. Il passo successivo sarà la combinazione e l’integrazione dei più recenti sviluppi in genomica con le nuove conoscenze che si stanno maturando sulle modalità secondo cui l’ambiente in cui viviamo e lo stile di vita che conduciamo impattano sulla nostra salute.

 

1 Le considerazioni qui esposte sono proprie dell’autore e non rappresentano necessariamente la posizione ufficiale della Commissione Europea in merito ai temi trattati.
2 ICT = Information and Communication Technologies
3 eHealth = Sanità Elettronica (o Digitale) – Rappresenta l’insieme delle applicazioni di Information & Communication Technologies allo spettro completo delle funzioni che caratterizzano l’organizzazione socio-sanitaria, da quella clinica e scientifica, a quella organizzativa e amministrativa.
4 Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions on ‘Telemedicine for the Benefit of Patients, Healthcare Systems and Society’. Brussels: Commission of the European Communities, 2008, COM 689. Available at:
http://ec.europa.eu/information_society/activities/health/policy/telemedicine/index_en.htm
5 Progetto Health Optimum, http://www.healthoptimum.info/
6 epSOS: “Smart Open Services for European Patients”, http://www.epsos.eu/about-epsos.html
7 Renewing Health: “Regions of Europe working together for Health”, http://www.renewinghealth.eu/
8 Health Technology Assessment = Area multi-disciplinare finalizzata alla valutazione sistematica dell’impatto clinico, economico, organizzativo e sociale di ogni “health care technology”, ovvero di ogni metodo a disposizione degli operatori sanitari per promuovere la salute, prevenire, diagnosticare e curare malattie, favorire la riabilitazione e supportare l’erogazione delle diverse forme di assistenza sanitaria.
9 http://www.vph-noe.eu/

Roberto Giampieretti
Dirigente ingegnere presso l’Azienda ULSS n. 9 Treviso, Regione Veneto
Esperto Nazionale Distaccato1 presso la Commissione Europea, DG INFSO, ICT for Health

Rispondi