Una società senza esclusi

Nel nostro Paese si guarda ancora con incredulità ad attempate signore e a nonni dai capelli completamente bianchi che navigano in rete, chattano, partecipano a forum e social network.

In Italia cominciano ad invertirsi le regole del gioco. Quelle che, fino a pochi anni fa, stabilivano che la terza età fosse una fascia di popolazione da proteggere in termini solidaristici, un peso per la società. Regole che consideravano l’anziano un anello debole delle dinamiche sociali ed economiche, soggetto improduttivo e, soprattutto, lontano dalla comune necessità di conoscenza e formazione. Recenti indagini a tutto campo sulla terza età in Italia rivelano una realtà ben diversa, con esiti che possono apparire addirittura sorprendenti se, ad esempio, si prende come parametro di riferimento l’utilizzo di Internet. Nel nostro Paese si guarda ancora con incredulità ad attempate signore e a nonni dai capelli completamente bianchi che navigano in rete, chattano, partecipano a forum e social network. Ciononostante, il fenomeno ha raggiunto proporzioni consistenti, soprattutto se confrontato con i livelli di fine anni ’90, quando il panorama nostrano appariva come un deserto informatico, se guardato in relazione all’accesso dei più anziani ad Internet. Dalla ricerca Istat del 2008 “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione: disponibilità nelle famiglie e utilizzo degli individui” risulta che, nel quadriennio 2003-2007, l’utilizzo del PC e di Internet nella fascia d’età 55-64 anni è passato rispettivamente dal 36 al 43,1% e dal 26% al 41,2%. A livello di Web Application è ancora la posta elettronica a fare la parte da leone, ma il 72,8% degli appartenenti a questa fascia d’utenza esprime il desiderio di voler utilizzare il Web in modo più completo.

Un segnale certamente incoraggiante, a patto che si riesca ad eliminare quello che il 76% dei diretti interessati indica ancora come uno dei principali ostacoli: la scarsa capacità d’utilizzo della rete. Attualmente, rivela lo studio “Senior.com: Internet e i silver surfers” realizzato da Nielsen, gli individui di età superiore ai 55 anni che navigano in rete in Italia sono quasi 3 milioni e il loro “peso”, rispetto al resto dell’utenza, continua a crescere di anno in anno (+6% nel 2008). Si tratta di indicatori che, sebbene non consentano di archiviare definitivamente i pericoli di esclusione tecnologica e digital divide, forniscono comunque prospettive incoraggianti sulla possibilità di sgretolare definitivamente il concetto di “debolezza” della terza età, restituendo a chi è più avanti negli anni dignità e riconoscendone il valore. È proprio partendo dalla convinzione che la rete potesse rappresentare un formidabile strumento di emancipazione per i più anziani, che nel giugno del 2000 è nata www.intrage.it, la prima realtà web nazionale dedicata ad un pubblico OverAnta. Il Portale è diventato presto un punto di riferimento per una vastissima comunità di persone che, nonostante l’età avanzata, dimostra di essere curiosa, dinamica, attiva, affamata di informazione e di spazi nei quali esprimersi e raccontarsi, a proprio agio anche con le più moderne tecnologie. Naturalmente, si tratta di un risultato conquistato sul campo dagli utenti e reso più agevole dagli accorgimenti progettuali adottati. A partire dall’analisi dei requisiti, con la definizione delle esigenze utente e delle caratteristiche di qualità, passando per la definizione dei flussi di interazione, della struttura ed alberatura, delle mappe di navigazione e dell’interfaccia grafica, il Portale ha puntato da subito a garantire il massimo livello di usabilità. L’ISO, International Organisation for Standardisation, definisce l’usabilità come l’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione con le quali determinati utenti raggiungono alcuni obiettivi in certi contesti. Il termine indica sostanzialmente un parametro per misurare il grado di facilità e soddisfazione nell’interazione uomo-strumento.

A cavallo tra la fine degli anni ’90 e il 2000, tuttavia, non erano molte le realtà web pronte a creare un “ecosistema” che rispondesse alle necessità degli anziani che muovevano i primi passi in rete e si preoccupasse della loro “soddisfazione”. Non tutti, ad esempio, avevano pensato che un pubblico “più maturo” si sarebbe trovato maggiormente a proprio agio con una grafica caratterizzata da colori tenui e riposanti e da caratteri leggermente più grandi rispetto a quelli impiegati nel web all’epoca. Alla stessa stregua, una mappa di navigazione estremamente lineare, antitetica rispetto a quelle che ricalcavano pedissequamente la logica della carta stampata, avrebbe non soltanto reso evidente in qualsiasi momento l’esatta posizione dell’internauta e il percorso effettuato per raggiungerla, ma limitato al massimo il suo senso di “smarrimento”. Un’informazione vademecum, meno volatile e fine a se stessa, invece, sarebbe stata certamente apprezzata da tutte quelle persone chiamate ad affrontare e risolvere i tanti problemi offerti dalla vita di tutti i giorni, per sé o per i propri cari. Al di là di questi accorgimenti, comunque, e volendo realizzare un progetto di reale integrazione, sarebbe stato necessario ricorrere ad adeguati strumenti formativi per assicurare a queste persone il raggiungimento di un buon livello di dimestichezza con il web. La convinzione che i programmi di alfabetizzazione tecnologica sarebbero stati più efficaci se condotti con strumenti tradizionali (aula) invece che esclusivamente via web, non era largamente diffusa. In questo campo, Intrage ha favorito il ritorno sui banchi di scuola, senza alcun tipo di spesa, di oltre 8 mila anziani. Anche sviluppare aree di comunità che si caratterizzassero non soltanto per la vivacità ed il facile utilizzo, ma per la “sicurezza” offerta da supervisori, animatori e moderatori, avrebbe ridotto il disorientamento degli utenti meno avvezzi, spronandoli a ritrovare il gusto della discussione e del confronto. Dal suo osservatorio, Intrage ha potuto constatare che forum e chat possono davvero favorire lo sviluppo di un fenomeno aggregativo spontaneo e molto intenso: dall’incontro virtuale, gli utenti del Portale sono presto passati ad organizzare iniziative ludico-ricreative per incontrarsi fisicamente, ad ulteriore conferma che la vivacità, la curiosità e lo spirito d’iniziativa, se opportunamente sostenuti, non hanno davvero età.

Paola de Rosa

Direttrice del portale www.intrage.it

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