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Innatismo, psicologismo o sociologismo?

La risposta a questa domanda è semplice e definitiva: no, non è vero. Il comportamento umano è sempre il risultato di tre fattori che interagiscono tra di loro in modo non deterministico (ovvero né prevedibile né meccanico) ma secondo dinamiche estremamente complesse e variabili. Il primo fatore in gioco è senz’altro quello biologico. E’ indubbio…

Lo sviluppo psicologico del bambino e del suo pediatra

I medici che si occupano del “corpo” dei loro pazienti hanno un atteggiamento ambiguo nei confronti di colleghi che si occupano della “psiche”. Abitualmente esiste un atteggiamento di sufficienza per chi non affronta problemi che si possano toccare con mano, ma d’altro canto una diagnosi di “disturbo funzionale”, di isteria, può essere comoda per dare…

La testimonianza di Micaela Marangone

Aprire un dialogo tra chi si crede normale e chi è considerato sfortunato Micaela Marangone è nata a Trieste il 22 novembre 1988. Frequenta la seconda Liceo presso il Liceo Classico “J.Stellini” di Udine. Le attività extra-scolastiche sono: studio del pianoforte e nuoto riabilitativo. La malattia di cui è affetta è la Sindrome di Conradi…

Quando l’infanzia resta muta

I diritti dei minori si possono concepire, promuovere, tutelare, solo cambiando punto di vista: non è l’adulto ad attribuirli ma il minorenne ad esprimerli. Diventa allora più corretto parlare di una giustizia “dei” minorenni e non di una giustizia “per” i minorenni Quando ragioniamo di infanzia dobbiamo sempre ricordare di cambiare le lenti per guardare…

Una risposta per tutti i reati. Ma non per tutti

La messa alla prova del minore in vista dell’estinzione del reato: qualche istruzione per l’uso di un istituto innovativo da assumere con cautela Da sinistra : Dr. Massimiliano Fanni Canelles, Sen Giorgio Tonini, On Marcella Lucidi, Dott. Arrigo De Pauli L’istituto della messa alla prova (artt. 28 del D.P.R. 22.9.1988, n. 448, codice di procedura…

Una legge più vicina alla gente?

La riforma Castelli della giurisdizione in materia minorile e, più in generale, in materia di tutela dei minori e della famiglia, prevede l’unificazione delle competenze e della giurisdizione stessa, corsi di formazione per magistrati e una regolamentazione diversa dei rapporti tra autorità giudiziaria e servizi sociali  Il fenomeno della devianza minorile è mutato profondamente negli…

Repressione, una strada a fondo cieco

Alfredo Carlo Moro L’esperienza di questi ultimi anni insegna che, da quando la risposta alla devianza minorile non è stata più solo la segregazione carceraria, le denunce nei confronti dei ragazzi maggiori di 14 anni sono diminuite: contro le 31.879 denunce dell’anno 1991, si è avuto un progressivo e costante decremento che ha portato le…

La giustizia riparativa

È un modello di ispirazione anglosassone che trova nelle attività socialmente utili e, soprattutto, nella mediazione tra vittima ed autore del reato le sue espressioni concrete. Se la ricomposizione della frattura sociale causata dal reato avviane attraverso una partecipazione attiva dell’autore alla vita della comunità, è con la mediazione tra vittima ed autore del reato…

Bene il recupero, ma il minore resta responsabile

La recrudescenza delle azioni criminali non è da sottovalutare, anche se spesso è da riconnettere a mutamenti e tendenze in atto nella società nel suo complesso, dove isolamento, crisi della famiglia e dei valori tradizionali possono ingenerare reazioni violente nei soggetti in formazione Il fenomeno della criminalità minorile negli ultimi anni, nonostante i casi eclatanti…

Se il diritto è “debole” le prime vittime sono la vita, i bambini e la famiglia

Solo il riferimento ai valori ultimi può essere la radice di una comunità che ricerca il bene comune e la giustizia per aprirsi al futuro Come diceva Simone Weil «il radicamento è forse il bisogno più importante e più misconosciuto dell’anima umana. È tra i più difficili da definire. Mediante la sua partecipazione reale, attiva…