Un mosaico con tanti tasselli

Il progetto educativo di un minorenne entrato nel circuito penale è particolarmente complesso in quanto riguarda un soggetto adolescente in fase evolutiva.  Nelle strutture detentive vengono offerte ai giovani oltre ad occasioni di apprendimento formativo e lavorativo anche opportunità di socializzazione con funzioni pedagogiche per favorire la crescita psicologica dei soggetti

IL TEATRO FATTO DAI RAGAZZI

Allestire uno spettacolo teatrale con i ragazzi ristretti, ha una funzione pedagogica. Significa impegno, costanza, apprendimento, riflessione, progettazione, realizzazione,  relazione, assunzione di un ruolo, riconoscimento dei ruoli altri, gioco. Talvolta gli spettacoli sono realizzati insieme ai coetanei delle scuole “di fuori” in un progetto unico per avviare un percorso di continuità quando finisce la misura penale. Talvolta i costumi di scena sono realizzati dai ragazzi e dalle ragazze dei laboratori di sartoria interni agli Istituti. Alcuni spettacoli sono recitati fuori dall’Istituto in uno spirito di collaborazione con la comunità esterna.

“Il teatro in carcere, guidato da una corretta metodologia artistica, crea indirettamente un contesto pedagogico basato sull’autoresponsabilità e sull’autoanalisi. L’esperienza teatrale ha per la persona una potenzialità educativa e terapeutica notevole in quanto, attraverso le sue componenti di socializzazione e di esperienza corale, instaura un clima collaborativo e interattivo che si muove sul territorio della creatività e della fantasia, uscendo dagli stereotipi televisivi e dai falsi miti del consumismo.

Lo scopo primario dell’attività teatrale è quello di far scoprire ai ragazzi detenuti nuovi codici di relazione. La produzione di uno spettacolo comune, poi, è un ponte tra il mondo del carcere e quello esterno, un contatto comunicativo alternativo.In una società che ha la tendenza a creare confini è necessario, all’interno come all’esterno di essi, pensare di tracciare sentieri che ci conducano alla libertà” Francesco Origo, regista.

Ad aprile 2005 la compagnia Teatro del Pratello – Centro Teatrale Interculturale Adolescenti e Giustizia Minorile hanno messo in scena in vari luoghi di Bologna lo spettacolo di Teatro Civile “Luoghi di scandalo”, realizzato  dagli studenti di sette classi degli istituti Superiori e da alcuni ragazzi dell’istituto Penale per i minorenni di Bologna. La drammaturgia è stata  curata da Paolo Bollini e Paolo Billi. L’niziativa, attuata dall’associazione Bloom – Culture teatri.

A maggio 2005 la compagnia teatrale Puntozero dell’Istituto Penale per i minorenni “Cesare Beccarla” di Milano a messo in scena “Il Piccolo Principe” per la regia di Giuseppe Scutellà.  Lo spettacolo è stato presentato già in diversi teatri cittadini milanesi ed inserito nella rassegna teatrale “Segnali”.

A giugno 2005 il Centro Kerè in collaborazione con  la Scuola media statale “Cavour” hanno messo in scena all’IPM “Bicocca”  di Catania “Il Signore delle Mosche” di Golding e “Mai liberi” tratto da “La fattoria degli animali” di G.Orwell. I giovani si sono dedicati anche alla creazione dei costumi di scena, alle scenografie, alle coreografie Sempre a giugno i ragazzi ristretti che hanno partecipato al laboratorio musicale hanno eseguito alcuni brani “Vento dell’est”, “Storia della fanciulla rapita” e “A pampina di l’alivu” di cui alcuni tratti dalla tradizione popolare siciliana. Il laboratorio è finanziato dalla provincia regionale siciliana e realizzato con il Liceo Musicale “V. Bellini” di Catania .

A giugno 2005 i ragazzi di Casal del Marmo di Roma si sono esibiti in “Segreti sussurrati dappertutto” presso il teatro “Studio Eleonora Duse” guidati da Emanuela Giovannini e Giorgio Spaziani, con la partecipazione attoriale di Flavia Giovannelli, Valerio Di Filippo, Paolino Blandano e degli attori dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.

A settembre 2005 la compagnia teatrale dell’IPM di Airola “I Refrattari”, si è esibita a Benevento durante  la rassegna teatrale “Cittàspettacolo” con la pièce “Parole e anema” del noto commediografo Raffaele Viviani. La Rassegna, di rilievo nazionale, si è svolta sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica

A dicembre 2005 i ragazzi di Casal del Marmo di Roma si sono esibiti in “E lo muto disse…” presso l’Auditorium della Conciliazione per la regia di Emanuela Giovannini e Giorgio Spaziali.

A dicembre 2005 all’Istituto “Fornelli” di Bari si è svolto “ La prova del Teatro: i mestieri e le lingue del Teatro” a cura del Teatro Kismet. L’itinerario del progetto si è articolato in tre concerti, uno spettacolo teatrale e un laboratorio di arte visiva, finalizzato alla produzione di oggetti d’allestimento sul tema della distanza e dell’incontro.

A giugno 2006 la Compagnia Càjka che lavora con i ragazzi dell’IPM di Quartucciu ha messo in scena “Riflessos”, la prima tappa di un percorso teatrale iniziato il 13 febbraio 2006.

Con i progetti “IPM di scena” e “On stage” i giovani ristretti negli Istituti della Sicilia, Lombardia ed Emilia-Romagna frequenteranno corsi di formazione collegati ai mestieri del teatro per acquisire competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro. I laboratori offerti sono molteplici: scenografia, sartoria teatrale, multimedialità e immagine, teatrale, movimento e training fisico, musicale, voce e canto, illuminotecnica, fonica, multimedialità artistica, trucco cine/teatrale.

ATTIVITA’ MUSICALI

Il progetto “Voci e musiche dal Mahgreb alla Calabria” realizzato nel 2005 presso l’Istituto “Silvio Paternostro” di Catanzaro a cura della società Interzona di Cosenza in collaborazione con il gruppo musicale “Konsentia” nell’Istituto Penale per i Minorenni di Catanzaro ha consentito ad alcuni giovani stranieri ristretti di incidere un CD di canzoni in lingua araba “Yaraiha” (in italiano “Il viaggiatore”) e di realizzare un video. Il progetto ha avuto l’obiettivo di valorizzare le potenzialità dei giovani partecipanti rappresentando lo “specchio” delle esperienze negative che li hanno condotti in carcere e descrivere anche la loro condizione di minori migranti clandestini

A settembre 2005 i ragazzi dell’Istituto “Malaspina” di Palermo che avevano partecipato al laboratorio di musicoterapica hanno messo in scena uno spettacolo musicale. Il laboratorio, gestito dalla Cooperativa “Fenice”, scaturisce dal progetto “Contrasto alla droga e patto educativo” per sviluppare nei giovani attitudini positive e nuove competenze.

“Cambiamo musica” è il nome del progetto di attività musicali che si è svolto da aprile a settembre 2006, presso la Comunità Pubblica di a Napoli. L’iniziativa nasce nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto a Napoli tra il Centro per la Giustizia Minorile, il Comune e l’Associazione Volontariato Guanelliano finalizzato alla realizzazione di progetti di sostegno e di inclusione sociale per i minori dell’area penale o a rischio di devianza. Il progetto, curato da volontari che operano nella comunità, prevede lo svolgimento di corsi di chitarra e coro e si caratterizza non solo come opportunità formativa ma come spazio relazionale di espressione e partecipazione.

Da aprile ad agosto 2006 i giovani dell’Istituto “Fornelli” di Bari frequentano il corso “Canti e storie popolari della tradizione rumena” realizzato in collaborazione con il Centro Territoriale Permanente annesso alla Scuola media statale “Massari-Galilei” per l’apprendimento della lingua italiana attraverso la ricerca e la realizzazione di canti e racconti della tradizione popolare rumena.

CORSI DI PITTURA E MURALES

A novembre 2005 i ragazzi della Comunità pubblica “Angiulli” di S.Maria Capua Vetere hanno partecipato alla V rassegna di “Fare Arte – I mestieri e le tecniche”  dal titolo “Scritto senza inchiostro” in collaborazione con l’Associazione Cultura e Tradizioni Sidicine e il Consorzio AGAPE.  Il tema proposto in questa edizione e’ stato la “Aerosol Art” – ossia l’arte di scrivere con gli spray – con l’intento, da un lato, di far conoscere nuove forme di espressione artistica, dall’altro di fornire ai giovani un esempio di come una passione sviluppata e portata avanti negli anni con sacrificio e dedizione possa aprire la strada verso nuovi indirizzi lavorativi.

A dicembre 2005, 13 ragazzi, italiani e stranieri, dell’Istituto Penale per i Minorenni “Paternostro” di Catanzaro hanno realizzato una mostra di pittura “La bellezza?! Cercarla ovunque” a seguito del corso di pittura, progetto  “Indaco” condotto da Maria Progano, che ha saputo trasmettere tecnica e passione ai giovani apprendisti. Serietà e costanza sono le caratteristiche dei partecipanti che dicono “bisogna impegnarsi se si vuole arrivare ad ottimi risultati”.

A maggio 2006 i giovani dell’IPM “Paternostro” di Catanzaro hanno partecipato alla manifestazione pubblica “Arte in Piazza” organizzata dalla Nuova Accademia dei Bronzi di S. Maria di Catanzaro esibendo le opere pittoriche realizzate durante il corso d’arte condotto da Giuseppe Veraldi, in arte Ruvas,  nell’ambito del progetto “Arcobaleno”.

Ad aprile 2006 nei locali del Centro di Prima Accoglienza di Roma è stata avviata la realizzazione di una serie di “murales” da parte dei ragazzi ospiti e di alcuni studenti del Liceo Artistico “Giorgio De Chirico” di Roma guidati da un insegnante del predetto Liceo. L’iniziativa si è rivelata una originale occasione di conoscenza e confronto con coetanei, di stimolo delle risorse creative, nonché di positiva gestione dei sentimenti legati alla situazione contenitiva. Inoltre la qualità apprezzabile dei prodotti  realizzati ha contribuito al miglioramento dell’aspetto estetico dei locali.

ATTIVITA’ VARIE

“Grooming” per i ragazzi della Comunità di Caltanissetta in virtù dell’accordo operativo stipulato con la cooperativa sociale “Geo Agriturismo”. Le attività avviate a maggio 2005 prevedevano la cura del cavallo, la pulizia del cavallo e dell’ambiente, la preparazione  con esercizi di riscaldamento propedeutici alla lezione, il sellarlo, ed il prendere dimestichezza con tutte le bardature. Al termine dell’esperienza, è stata  rilasciata ai ragazzi un’attestazione di frequenza.

A gennaio 2006  giovani dell’Istituto Airola hanno partecipato ad un corso non agonistico di pugilato grazie all’iniziativa del Tribunale per i minorenni di Napoli e della Federazione Pugilato. Questa attività sportiva è stato un modo per far apprendere ai giovani una disciplina che comporta l’assunzione un comportamento rispettoso delle “regole” e dei “limiti” del gioco, l’aumento della capacità di concentrazione, l’apprendimento e l’utilizzo tecniche e di strategie per il superamento dei problemi.

A maggio 2006 l’Istituto “Ferrante Aporti” di Torino ha aperto le porte agli acrobati del Circo. Work shop e spettacoli per far conoscere e sperimentare le tecniche di base di alcune discipline circensi ai ragazzi e alle ragazze detenuti. Interessante anche una sfilata di moda all’Istituto “Casal del Marmo” di Roma a giugno 2006, realizzata dalle ragazze che hanno frequentato con costanza ed impegno il laboratorio di sartoria nato in collaborazione con “l’Antica Sartoria Rom”  di Via Nomentana.

A giugno 2006 è stato inaugurato presso la Comunità pubblica di S.M. Capua Vetere “Sport City” un piccolo villaggio dello sport aperto a bambini, adolescenti e adulti della città Samaritana e del circondario. L’idea di fondo è che attraverso lo sport si possano veicolare nei giovani valori e regole.

Straordinario incontro tra culture nel progetto “Storievasive” in cui 40 adolescenti, italiani e stranieri, ricordano le fiabe della loro infanzia e le raccontano ad oltre 1000 bambini in 20 scuole elementari della Lombardia e della Toscana. “Storievasive” ha coinvolto i giovani residenti nelle Comunità, negli IPM e nelle strutture educative della Lombardia e della Toscana. Il progetto realizzato a cavallo tra il 2005 ed il 2006 è stato promosso dalla Provincia di Milano e dalla Regione Toscana in collaborazione con Articolo 3 Cooperativa Sociale, Associazione Volontariato penitenziario, Carthusia Edizioni e Fondazione Vodafone Italia. L’intero progetto ha sviluppato un kit di fiabe bilingui ed interculturali “Voci del Mondo in Gioco” scritte in italiano e nella lingua di origine della fiaba che sarà distribuito nelle scuole primarie e nei Servizi della Giustizia Minorile di tutto il territorio nazionale. L’8 giugno 2006 si è svolta a Firenze la Conferenza stampa conclusiva del progetto.

Silvia Rubino
Simona Iacoella
Antonella Mammana
Giuseppe Genchi

Rispondi