Piero Rossi Lavorare, ancorché duramente e con scarsissima competitività contrattuale – come è nel labour intensive – è più salutare, sotto il profilo dell’accezione olistica di benessere, che delinquere. Partiamo dal presupposto che l’inclusione sociale – attraverso il lavoro, ma anche qualunque altro strumento di facilitazione ri-adattiva – oggi costituisce il banco di prova più…
La pena rieducativa
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•Irene Bonvicini e Francesca Bocchini L’articolo 19 del nuovo Ordinamento penitenziario concerne la formazione professionale, permettendo al condannato l’acquisizione delle competenze ai fini dello svolgimento di un’occupazione produttiva. In ambito giuridico, risuona ripetutamente il riferimento alla “umanizzazione della pena”, la quale pone al centro le necessità specifiche dei detenuti tentando di delineare un trattamento rieducativo…
Le frontiere dell’inclusione sociale
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•Rossana Carta Attualmente, la maggior parte dei condannati idonei ad accedere alle misure alternative alla detenzione non riesce a trovare un lavoro né ricorrendo al mercato, né sotto forma assistenziale. Premessa La struttura del mercato del lavoro in Sardegna presenta tassi elevati di disoccupazione e, nel contempo, tassi di attività e di occupazione più bassi…
Il piano carceri tra attese e proposte
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•Domenico Alessandro De Rossi La complessità della costruzione di nuovi moderni istituti, unita allo stato attuale del patrimonio penitenziario esistente evidenziano la necessità di organizzare un centro di coordinamento interdisciplinare. “Quello che si deve fare in una proiezione futura – ha recentemente dichiarato il Ministro Paola Severino – è mettere insieme una serie di forme…
Il governo uccide il Terzo Settore
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•L’accusa di Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia: “Monti e i suoi ministri ritengono che per far ripartire l’Italia non serva l’imprenditoria civile”. (vai al sito)
L’uranio per ricchi e per poveri
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•Di Massimiliano Fanni Canelles La storia umana è sempre stata caratterizzata da innumerevoli conflitti, fin dai tempi preistorici. Platone considerava innate aggressività e competizione fra gli uomini, mentre la ricerca del profitto e la sete di potere fine a se stesso hanno sempre costituito un formidabile stimolo per provocare la guerra. Nella società moderna questo…
Disegniamo un nuovo sistema di difesa
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•Gian Piero Scanu Dobbiamo fornire una risposta a tre diverse esigenze: riqualificare la spesa militare, rinnovare alcune linee dell’aeronautica e garantire un futuro al nostro sistema industriale. Negli ultimi anni sono cambiati radicalmente molti dei fattori che orientano ed influenzano il nostro modello di difesa. Il mutamento dello scenario geopolitico e la crisi economica costituiscono…
Il caso dell’uranio killer
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•Rosario Giorgio Costa La Commissione ha rilevato una condizione di forte preoccupazione nella popolazione, ma anche l’attenzione di istituzioni nazionali e locali e delle stesse Forze Armate. L’inchiesta parlamentare in corso sulle cause di malattia e di morte del personale militare impiegato in missioni all’estero o in installazioni e basi in Patria, comunemente ricondotta all’indagine…
Polveri di morte
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•Maria Antonietta Zoroddu Come quasi tutti i metalli “pesanti”, se in eccesso, l’uranio diviene tossico per l’uomo: si accumula nei reni, danneggiandoli, e nelle ossa, grazie alla sua affinità per i fosfati in esse presenti. Ma la pericolosità di questo elemento è dovuta soprattutto alla sua radioattività. Quale segno di speranza, all’uranio era stato attribuito…
I due lati di una “medaglia”
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•Antonietta Gatti, Stefano Montanari La genialità risiede non solo nell’aver trovato un’arma efficace per colpire il nemico, ma nell’averla trovata a buon mercato (quell’uranio è un rifiuto) e, in aggiunta, nel riuscire a sbarazzarsi di qualcosa, facendolo, più o meno, al di fuori di ogni controllo. Senza inoltrarsi nelle mille possibilita` di sottilizzare su chi…