“THRESHOLDS”
Padiglione Tedesco
- La Biennale di Venezia è una delle più importanti ed antiche rassegne internazionali d’arte contemporanea. Nata nel 1895, attraversa tutto il 900 ed arriva alla sua 60. edizione con il titolo “ Stranieri ovunque”, titolo che deriva dal gruppo Claire Fontaine, collettivo artistico fondato nel 2004 a Parigi.
Il Padiglione della Germania, ha come commissario l’Ifa, Istituto per le relazioni culturali estere, nato nel 1949 dopo la guerra e sostituendo la Dai, promuove la libertà dell’arte nel mondo. Premiato sette volte con il Leone d’Oro, alla 60.edizione della Biennale, per la Germania sono stati chiamati all’appello “Stranieri ovunque” sei artisti che sono loro stessi immigrati, espatriati, rifugiati, per indagare il concetto di soglia, Thresholds. Trovarsi in mezzo, in uno spazio intermedio sia di spazio che di tempo, uno spazio intermedio che conduce da un luogo all’altro.
I mezzi espressivi di sei artisti Ersan Mondtag, con Monument eines unbekannten Menshcen, monumento alla memoria collettiva. Lavoro, fabbrica, abitazione e spazi pubblici. Preso spunto dalla storia del nonno lavoratore in una fabbrica di amianto e successivamente morto, a causa del lavoro.
Yael Bartana
Con Light to the Nations, l’artista si avvicina ancor più al concetto di soglia con la storia di Isaia, un’astronave e la guarigione collettiva. L’opera si fonda su tradizioni antiche ebraiche e religiose, tra passato e futuro.
Robert Lippok
Installa numerosi subwoofer nel terreno della Certosa, sotto l’erba creando una soglia sonora. Nicole L’Huillier, sviluppa ricezione ed emissione dei suoni dell’isola. Crea un apparato di comunicazione tra naturale e artificiale.
Jan St. Werner, nel monastero della Certosa sviluppa un sistema di altoparlanti che si attiva all’interno del monastero ed all’esterno si diffonde sull’isola.
La curatrice, Çagla Ilk:
Nel nostro lavoro, Thresholds significa risvegliare il desiderio di de-territorializzare l’immaginario politico. Stiamo assistendo alla massima espressione del radicamento al concetto di Stato-nazione e di territorio, che sta dominando la narrativa sulla storia e,di conseguenza, anche sul futuro. Per molte persone nel mondo, vivere sulla soglia tra nazionalità e appartenenza è un esperienza traumatica e violenta.