Sesso del robot e gravidanze 

Tecniche di fecondazione assistita

2023, La Ragione

Il 16 agosto scorso ha fatto scalpore la notizia della nascita di un bambino avvenuta grazie alla fecondazione artificiale post mortem. La procedura è stata realizzata in un ospedale del Portogallo dove è stato utilizzato il seme crioconservato del padre, deceduto a causa di un cancro. La fecondazione artificiale è però una tecnica già molto utilizzata per aiutare chi ha difficoltà a concepire naturalmente un bambino. Al mondo sono 90 milioni le coppie che la richiedono, 25 milioni soltanto in Europa. Gli ovociti vengono prelevati dalle ovaie della donna e fecondati in laboratorio con lo sperma del donatore. Successivamente gli embrioni generati possono essere impiantati nell’utero della donna. Le tecniche della procreazione medicalmente assistita (Pma) sono diversificate a seconda della complessità. Si possono utilizzare la Fivet (fecondazione senza aiuti ma tramite procedura in vitro con trasferimento degli embrioni nell’utero materno), la lesi (fecondazione tramite iniezione dello spermatozoo all’interno dell’ovulo), la Fer (fecondazione con utilizzo di embrioni crioconservati) e la Fo (fecondazione con impiego di ovociti crioconservati).

In questi anni diverse startup specializzate nella tecnologia miniaturizzata stanno sperimentando alcuni sistemi di automazione per migliorare la performance e ridurre i costi. La startup spagnola Overture Life è la più avanzata in questo senso e ha realizzato un micro-robot che gestisce quasi tutta l’operazione.
L’esperimento è stato pubblicato sulla rivista “Mit Technology Review” ed è stato svolto presso la New Hope Fertility Center di New York: ha permesso di far nascere due bambine perfettamente sane. Il robot è stato capace di prendere lo spermatozoo e di portarlo, nuotando nei fluidi, fino all’ovulo per poi inserirlo all’interno dello stesso dando il via al processo di fecondazione. A pilotarlo è stato un uomo attraverso il controller della Sony PlayStation 5 mentre guardava il processo tramite una microtelecamera. Come rivela la rivista del Massachusetts Institute of Technology, la procedura è stata ripetuta 12 volte e ha dato origine a embrioni sani di cui due sono stati impiantati in utero. Overture Life afferma che questo dispositivo è soltanto il primo passo verso l’automazione completa della Pma. La startup ha infatti depositato un brevetto finalizzato a realizzare un laboratorio per la fecondazione artificiale completamente automatizzato. La struttura conterrebbe minuscoli canali attraverso i quali gli spermatozoi sono costretti a muoversi in maniera ordinata ed essere quindi più facilmente catturati dai microrobot. Il sistema potrebbe anche scegliere in autonomia lo spermatozoo ‘migliore’ da introdurre nell’ovulo.

Per l’applicazione su larga scala bisognerà vedere però come le varie legislazioni degli Stati recepiranno la procedura. In Italia è la legge n. 40 del 2004 che regolamenta la procreazione assistita. Nel corso degli anni ha subito di verse modifiche e il testo attuale rende oggi possibile l’accesso alle tecniche di Pma per le coppie a rischio di malattie genetiche trasmissibili. Permette la diagnosi genetica pre-impianto per impiantare soltanto embrioni sani. È anche possibile il congelamento degli embrioni e ricorrere alla fecondazione eterologa tramite donatore di sperma od ovuli. La fecondazione post mortem avvenuta recentemente in Portogallo e ancor prima in Spagna è invece ancora vietata dall’ordinamento italiano.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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