Mobilitazione immediata

Dopo pochi istanti dal sisma, la Sala Operativa della Direzione Regionale VVF Abruzzo, unitamente alla Sala Operativa della Direzione Regionale VVF Molise, ha attivato tutte le sezioni operative presenti negli ambiti regionali di competenza.

Quando il 6 aprile la terra ha tremato, si è levato un allarme il cui suono è stato più forte e allo stesso tempo più cupo di quello che ordinariamente richiama l’intervento di soccorso dei Vigili del Fuoco. Il terribile evento sismico in Abruzzo si è manifestato sin dal momento dell’allerta come un’emergenza di straordinarie proporzioni, che ha preteso una risposta corale, forte, tempestiva, altamente professionale.
In una situazione di grande criticità, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha fatto in pieno la sua parte, quale componente fondamentale del sistema di protezione civile. Il coinvolgimento delle proprie articolazioni territoriali – Comandi Provinciali e Direzioni Regionali – è stato totale: da quel tragico momento, tutte le strutture sono sempre state attive 24 ore su 24, e pronte per la gestione di qualsiasi tipologia di emergenza, attraverso un sistema di risposta che si fonda sul coordinamento e comando centrale di tutte le risorse disponibili.

Fin dai minuti successivi al verificarsi dei crolli, il Comando Provinciale de L’Aquila si è mobilitato per prestare i primi soccorsi alla popolazione, richiedendo, mediante la Direzione Regionale VVF Abruzzo ed il Centro Operativo nazionale dei Vigili del Fuoco presso il Ministero dell’Interno, l’attivazione delle specifiche procedure di emergenza che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco adotta per fronteggiare le calamità. Di lì, la macchina organizzativa si è messa in movimento e continua ad operare a ritmo serratissimo. È stata assicurata la mobilitazione di tutto il personale operativo necessario e l’impiego delle Colonne Mobili Regionali dei Vigili del Fuoco, costitute da sezioni funzionali al comando, alla gestione ed alla logistica dell’attività operativa nel territorio colpito. Nel giro di pochi istanti, le Sale Operative delle Direzioni Regionali VVF dell’Abruzzo e del Molise hanno allertato e indirizzato tutte le sezioni operative presenti negli ambiti regionali di competenza.

D’altra parte, l’evento si è da subito manifestato in tutta la sua gravità, così che il Centro Operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha disposto l’immediato invio di personale e mezzi da tutte le Regioni. Per questo sono state direzionate verso le zone colpite due Colonne Mobili Regionali complete e, al contempo, si stabiliva l’allertamento di ogni struttura territoriale del Corpo Nazionale con il richiamo del personale libero dal servizio ed il raddoppio dei contingenti disponibili. Il dispositivo di soccorso assicurato dai Vigili del fuoco vedeva alle ore 07.00 del 6 aprile, impegnati in operazioni di soccorso, 300 unità e 100 mezzi. Entro il termine dello stesso giorno il contingente operativo constava di oltre 2.000 uomini e 830 mezzi, che, nei giorni successivi, raggiungeva le 2.700 unità ed oltre 1.200 mezzi, gestiti attraverso la costituzione, in provincia de L’Aquila, di 7 campi base. Complessivamente, alla data del 23 aprile, sono stati più di 47.000 gli interventi effettuati e, tra questi, figurano innanzitutto i salvataggi, con 100 persone estratte ancora in vita dalle macerie delle case crollate; la ricerca di persone, anche con l’ausilio di unità cinofile, la rimozione di parti pericolanti di edifici; la messa in sicurezza delle strutture e la realizzazione di opere provvisionali di sostegno (puntellamenti).

Dopo una prima fase in cui l’attività dei Vigili del fuoco è stata principalmente rivolta al soccorso tecnico urgente e al salvataggio delle persone coinvolte, il Corpo nazionale ha iniziato ad operare incessantemente per l’assistenza alla popolazione prodigandosi per il recupero di beni ed effetti personali (oltre 8.000 gli interventi al 23 aprile) anche predisponendo apposite Unità di Comando Locali opportunamente dislocate sul territorio per ricevere le richieste dei cittadini. Inoltre allorquando si è palesata l’esigenza di provvedere con sollecitudine e professionalità ad effettuare le verifiche di stabilità degli edifici e le valutazioni dei danni, il Corpo, che rappresenta a livello nazionale la struttura con il maggior numero di tecnici, ha prontamente offerto il proprio qualificato contributo mettendo a disposizione, già da domenica 13 aprile, una task-force di 100 ingegneri dedicati a tale attività che hanno eseguito finora, operando generalmente in squadre miste, oltre 6600 verifiche.

E ancora nel settore del recupero e della messa in sicurezza del prezioso patrimonio storico ed artistico dei territori colpiti, i Vigili del fuoco, forti anche dell’esperienza acquisita in occasione del terremoto umbro-marchigiano, stanno operando incessantemente in stretto raccordo con la soprintendenza impiegando architetti, ingegneri e personale altamente specializzato anche per interventi in quota.
Il notevolissimo impegno messo in campo ha trovato apprezzamento ad ogni livello, e sta producendo risultati ragguardevoli grazie anche alla elevata sinergia che si è registrata tra i Vigili del fuoco e le altre strutture operative di protezione civile intervenute. Ciascuna componente ha saputo garantire una partecipazione saggia, non risparmiandosi nell’assolvimento dei propri compiti ma favorendo l’adempimento di tutte le complementari funzioni che si sono palesate indispensabili. Tutti hanno lavorato con un solo obiettivo: portare aiuto in una situazione drammatica di proporzioni vastissime. Certo, tanto è stato fatto finora, ma il lavoro è ancora lungo e l’impegno dei Vigili del fuoco proseguirà in tutte le diverse fasi dell’emergenza.

Attraverso la presenza costante, la popolazione potrà comprendere che seguiteremo a lavorare per la collettività; a vigilare per la loro sicurezza; ad offrire il nostro contributo per alleviare, per quanto possibile, i disagi; ad ascoltare le esigenze di tutti tentando di risolvere, fin dove possibile, i problemi grandi e piccoli di ogni giorno. È per questo che saremo presenti a L’Aquila, come nei piccoli centri, ancora per molte settimane con i nostri uomini, i nostri mezzi, le nostre attrezzature, perché siamo convinti che la nostra presenza sia in qualche misura anche testimonianza della vicinanza delle istituzioni, dello Stato. E quando la gente ha paura, questa vicinanza significa conforto, protezione, partecipazione.

Antonio Gambardella
Capo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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