Il timore della crisi

Se la nostra regione è ben collocata nel nord est, ritenuto la locomotiva d’Italia, è stato senza dubbio perché la tenacia, la volontà, ma soprattutto la voglia di crescere e svilupparsi non è mai venuta meno.

La crisi dei mercati finanziari colpisce in modo negativo l’economia a livello mondiale. Colpisce in particolar modo la popolazione che non era preparata e non sa capire come una crisi così grave possa essere piombata addosso all’improvviso. E forse questo è uno degli aspetti di non poco conto che rendono maggiormente negativa la realtà che ci troviamo a dover affrontare. C’è paura, c’è timore che il futuro non lasci prospettive. Ora, la cosa più importante da fare ritengo sia quella di acquisire maggior fiducia ed agire perché questa fiducia possa avere credito. Per cui, pur nella consapevolezza che ci aspettano tempi duri, sarà importante ed è importante credere che, comunque, ancora una volta, riusciremo a risalire la china. Parlando del Friuli Venezia Giulia, ritengo che il senso di responsabilità e l’abitudine della nostra gente a faticare e rimboccarsi le maniche, riescano ancora una volta a farci affrontare con responsabilità, ma altrettanta fiducia, la situazione.

Credo che il terremoto del 1976 ci abbia insegnato molte cose; in primo luogo che l’azione diretta dell’individuo che opera e sa collaborare per il bene comune, sia ancora una volta la strada migliore da percorrere. Da allora, il Friuli Venezia Giulia è cambiato molto, si è industrializzato, ha saputo far nascere le eccellenze e ha valorizzato quelle peculiarità territoriali che molto spesso vengono trascurate, ma che per noi, in Friuli Venezia Giulia, hanno fatto la differenza in senso positivo. Se la nostra regione è riuscita a ben collocarsi nel nord est, ritenuto la locomotiva d’Italia, è stato senza dubbio perché la tenacia, la volontà, ma soprattutto la voglia di crescere e svilupparsi non è mai venuta meno. Se c’è stato un buon risultato è perché, fin da subito, la politica ha saputo dialogare con i cittadini e, ancor di più, ha saputo interpretare i loro bisogni, le loro esigenze. E tradurli in senso pratico con leggi, strumenti e una politica difensiva.

Oggi ci troviamo di fronte ad un terremoto economico. Mi auguro che, ancora una volta, sapremo tutti collaborare per tutelare e mantenere quanto di buono è stato fin qui realizzato. La regione Friuli Venezia Giulia, nella passata legislatura, ha saputo avere particolare attenzione per il sociale, proponendosi con una solidarietà attenta e mirata verso i ceti più deboli, ma non trascurando gli incentivi allo sviluppo, poiché sappiamo che solo una forte economia consente di progredire socialmente e culturalmente. Solo una buona economia permette di guardare al futuro con più speranza. Oggi la politica ha l’impegno e il dovere di non far morire questa speranza e pertanto deve attivarsi in tutte quelle direzioni che in qualche modo possono rendere meno gravoso il difficile momento che stiamo attraversando. Attivarsi soprattutto perché i cittadini non si facciano guidare dal panico che rischia di portarci verso l’immobilismo, deleterio in questo momento.

Bisogna dire che l’imprenditoria del Friuli Venezia Giulia, oltre ad essere particolarmente attiva, ha saputo essere anche lungimirante, attivandosi subito a competere con i mercati internazionali. Forse proprio questo consente oggi di avere maggiori difese verso la gravità della situazione economica mondiale che stiamo vivendo. Mi sento di dover riconoscere il coraggio, la forza, la volontà e lo spirito di sacrificio necessari per uscire da questo difficile momento. Qualità insite nella nostra gente e, se ben guidate e sostenute dalle forze politiche della nostra regione, ancora una volta idonee a superare questo difficile momento. È necessario pertanto che la regione Friuli Venezia Giulia si muova, con leggi innovative, con la diminuzione del carico fiscale e stanziando nuovi finanziamenti per le infrastrutture, per assicurare il lavoro ed incrementare lo sviluppo. Così facendo, si aiuteranno gli imprenditori ad investire per invertire la rotta e rilanciare il ciclo economico. Pur con le dovute cautele e nella consapevolezza che ci aspettano tempi difficili, sono fiducioso che sapremo ritrovare la strada della ripresa.

Gianfranco Moretton
Capogruppo del PD in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia

 

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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