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Autismo: del perché e del come (fare)

L’operatività e le normative sono ancora piuttosto lontane dal rispondere adeguatamente ai bisogni dell’utenza. Sentiamo, tuttavia, che non si possono più aspettare interventi congrui, giusti, eticamente inoppugnabili, scientificamente inattaccabili, e che incidano veramente sulla qualità di vita dei pazienti con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie Aldo Diavoletto Il Disturbo dello Spettro Autistico rappresenta un vero “caso” clinico, sociale…

Quali sono i sintomi?

La quinta edizione del DSM5 modifica nettamente il concetto nosografico di Autismo, accorpando alcune declinazioni sintomatologiche. Nella precedente versione, queste avevano una chiara e delineata descrizione rappresentata da ulteriori disturbi presenti nella sfera dei deficit pervasivi dello sviluppo. Domenico Bove, Diego Aceto Il Disturbo dello Spettro Autistico (incluso tra i disturbi del neurosviluppo) rappresenta una novità all’interno del DSM-5 volta a riflettere…

L’Early Start Denver Model: un intervento precoce per l’autismo

Sviluppato per i bambini fino ai cinque anni, l’ESDM è un intervento basato su un approccio legato agli interessi ed alle inclinazioni di ogni bambino-paziente. Lo coinvolge in attività e relazioni sociali con l’obiettivo di colmare i deficit dell’autismo Luciana Guerriero L’Early Start Denver Model (ESDM) è un intervento comportamentale naturalistico evolutivo evidence-based rivolto a bambini (12- 60 mesi) con Disturbo dello…

L’autismo nell’adolescenza e nell’età adulta

La complessità del fenomeno dei Disturbi dello Spettro Autistico, con tutte le sue ricadute sul sistema familiare e sociale, richiede un impegno concreto, costante e coordinato. Questo deve partire dalla programmazione sanitaria ed arrivare fino alla ricerca ed alla clinica in senso stretto Aldo Diavoletto, Donatella Palma I Disturbi dello Spettro Autistico sono un gruppo di disturbi ad esordio precoce…

Il trattamento psico-motorio

Il gioco e l’interazione non rappresentano il fine, ma il mezzo per agire sui cardini centrali del disturbo autistico, sul deficit di attenzione congiunta e sull’accesso al simbolico Antonietta Franco, Aldo Diavoletto   La diagnosi di disturbo dello spettro autistico, che si auspica il più possibile tempestiva, implica una presa in carico precoce, avallata dalle linee guida nazionali e…

Gli interventi possibili

Gli studi della psicologia comportamentale, il metodo TEACCH e il metodo ABA rappresentano gli strumenti più utilizzati ed efficaci per affrontare le problematiche familiari legate all’autismo. Si tratta di interventi che non possono essere approssimativi o affrontati con superficialità. Donatella Palma, Domenico Bove Il supporto alle famiglie non può essere approssimato, ma deve rientrare in protocolli ben strutturati e attuato…

La famiglia del paziente autistico

Le peculiarità del disturbo autistico mettono a dura prova la capacità di adattamento e la resilienza dell’intero nucleo. Aldo Diavoletto, Donatella Palma Una disamina della condizione della famiglia di un soggetto autistico è estremamente articolata e deve tenere presente tre aspetti: quello sociale, quello economico e quello attinente alla salute personale ed affettivo-emotiva delle persone. Esistono innumerevoli studi sulle…

Accanto al figlio autistico

Il parent training nasce come programma d’intervento a favore dei genitori. Tecnicamente viene descritto come un “programma che vanta la specifica finalità di rivolgersi ai genitori con figli in situazioni problematiche ed è incentrato su un percorso relazionale con un trainer”. Cristina Piras Il riconoscimento dell’autismo come disturbo è relativamente recente. Pur descritto per la prima volta nel 1943 dal dottor…

La storia – Il mio autismo

Alessia Scialino Io non sono un bambino autistico Io posso iscrivermi in qualsiasi scuola, nessuno mi dirà mai che non c’è lo spazio per una classe individuale. Io posso restare in classe senza che l’insegnante cerchi di stimolare continuamente la mia attenzione con esercizi che si focalizzano sui miei punti di forza. Io posso giocare con gli…

Figli di detenuti: una Carta per i loro diritti

Nelle relazioni genitore-figlio c’è sempre un margine di errore, che fa sentire i primi impreparati ad indirizzare i figli nella crescita e questi ultimi giudicati o in imbarazzo di fronte ad eventi fuori dal loro controllo, come la carcerazione di uno dei loro punti di riferimento. Per porre fine a ciò è nata la Carta…