Paolo Borgna A magistrati ed avvocati deve chiedersi una leale ed onesta riflessione su regole processuali e prassi professionali che non aiutano la difesa dei diritti e, alla lunga, creano discredito sociale a tutta la Giustizia. È finita la “seconda Repubblica”? Se è così, è forse finita anche l’epoca delle leggi ad personam. Può allora…
Categoria: home
Chi sbaglia paga
by
•Aldo Morgigni In un’epoca in cui si parla tanto di “caste”, la magistratura è, a torto, ritenuta una di esse proprio perché all’opinione pubblica viene fatto credere che i giudici siano “immuni da responsabilità”. Questo è falso. Partiamo dal principio posto alla base di tutto: “Chi sbaglia paga, quindi i magistrati devono rispondere dei loro…
Luci ed ombre della giustizia
by
•Paolo Di Marzio In Italia, la giustizia non funziona bene come dovrebbe, ma non è un’ammalata terminale. Diversi interventi sono possibili per migliorare il sistema. In Italia, la durata media dei processi è troppo lunga. Questo è ormai un luogo comune. Ne consegue il pregiudizio delle rivendicazioni di chi ha ragione. Ma quali sono le…
Il Paese dei processi infiniti
by
•Angela Caporale e Marta Parisi La storia dei procedimenti aperti di fronte alla Corte di Strasburgo per violazioni dell’art. 6 è piuttosto lunga, tant’è che, nel 2001, è stata approvata la cosiddetta legge Pinto, che avrebbe dovuto snellire e migliorare la situazione. Con l’obiettivo di accrescere le possibilità di tutela dei diritti dell’uomo e per…
Cittadini privi di voto
by
•Massimiliano Arena Numerosi disegni di riforma della giustizia minorile non riescono ancora a vedere la luce. Resta l’importanza del processo penale minorile, introdotto nel nostro ordinamento nel 1988. Se il sistema Giustizia in Italia è ormai al collasso, la giustizia minorile è giunta al punto in cui deve decidere se rimanere adolescente o divenire adulta.…
La crisi penitenziaria in Italia
by
•Enrico Sbriglia Non c’è, evidentemente, un solo rimedio, ma un progetto di cura si, e le misure vanno assunte assieme, rappresentando diversi galenici di politica socio-criminale. Eppure si può uscire dalla crisi del sistema penitenziario attuale, purché lo si voglia per davvero. In che modo? Con l’intransigenza. No, non spaventatevi, non è mia intenzione invocare…
Ci vorrebbe una stagione di riforme
by
•Patrizio Gonnella Negli ultimi mesi, noi di Antigone ci siamo costituiti due volte in giudizio (ad Asti e Firenze) per violenze brutali perpetrate da esponenti della polizia penitenziaria nei confronti di persone detenute. Le prigioni italiane sono malate e sono fonte di malattia. Nelle carceri italiane sono recluse 22.000 persone in più rispetto ai posti…
L’inclusione lavorativa
by
•Piero Rossi Lavorare, ancorché duramente e con scarsissima competitività contrattuale – come è nel labour intensive – è più salutare, sotto il profilo dell’accezione olistica di benessere, che delinquere. Partiamo dal presupposto che l’inclusione sociale – attraverso il lavoro, ma anche qualunque altro strumento di facilitazione ri-adattiva – oggi costituisce il banco di prova più…
La pena rieducativa
by
•Irene Bonvicini e Francesca Bocchini L’articolo 19 del nuovo Ordinamento penitenziario concerne la formazione professionale, permettendo al condannato l’acquisizione delle competenze ai fini dello svolgimento di un’occupazione produttiva. In ambito giuridico, risuona ripetutamente il riferimento alla “umanizzazione della pena”, la quale pone al centro le necessità specifiche dei detenuti tentando di delineare un trattamento rieducativo…
Le frontiere dell’inclusione sociale
by
•Rossana Carta Attualmente, la maggior parte dei condannati idonei ad accedere alle misure alternative alla detenzione non riesce a trovare un lavoro né ricorrendo al mercato, né sotto forma assistenziale. Premessa La struttura del mercato del lavoro in Sardegna presenta tassi elevati di disoccupazione e, nel contempo, tassi di attività e di occupazione più bassi…