
Il dibattito su Chat Control/CSAR sta spaccando il tavolo in due metà nette. Da una parte l’idea, legittima e doverosa, di togliere ossigeno a chi scambia o produce materiale pedopornografico e a chi adesca minori; dall’altra l’effetto collaterale di trasformare i nostri device in punti d’ispezione preventiva, con un impatto reale sulla libertà di scrittura e sulla privacy. Due letture…