Gli ospedali sono pieni di soggetti incapaci di badare a loro stessi. Difendere la loro vita non rappresenta una scelta etica, non rappresenta una scelta di fede, rappresenta invece una ben precisa scelta politica e di questo si tratta ed è quest’idea che va affermata. Episodi recenti di pazienti in gravi condizioni di infermità psicofisiche…
L’esperienza del morire
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•Per assistere efficacemente un morente, si deve essere primariamente preparati a confrontarsi con il significato del proprio morire e della propria morte; solo se si è elaborato personalmente questo significato, si può sperare di essere di aiuto e di supporto a quelli che si trovano nella “valle della morte”. Parlare dell’assistenza al malato terminale significa,…
Quale soluzione rispetta la persona?
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•Il dibattito bioetico che aspira a ridare dignità al morente, s’è arrestato sul lacerante problema dell’eutanasia, ma il vivere e il morire è buono o cattivo, e forse bello o brutto, nella misura in cui gli si riesce a dare senso. Oggi si parla di eutanasia anche nel nostro Paese. Ne parlano tutti. C’è chi…
Gli orrori della psichiatria
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•“Il razzismo che divide gli uomini in degni e indegni, sani e insani, produttivi e improduttivi, è apparso ben prima del nazismo. La Vernichtung (annientamento) non è solo un pezzo dello stile nazista di governare, ma della storia della psichiatria.” Agostino Pirella Foucault ne “Gli anormali” (1975) si chiede: “Come mai la psichiatria ha funzionato…
Liberi di decidere
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•Ogni democrazia deve garantire l’autonomia dell’individuo. Abolita la schiavitù e la sudditanza in una società di liberi, questa stessa libertà non può essere limitata né da un potere, né da un arbitrarietà sociale. Se c’è qualcosa peggiore del morire è il pensiero di non dover morire mai. Sono le parole che fa pronunciare Simone De…
Il punto della situazione
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•Eutanasia, una parola tabù per la politica italiana. In Italia il potere teocratico sta invadendo la sfera di quello temporale e, poiché non tutti i cittadini italiani sono cattolici, urge una Legge sul “testamento biologico”. “Io amo la vita. Il mio sogno è l’eutanasia”, Piergiorgio Welby inviò questo messaggio al Presidente della Repubblica il 22…
Prigionieri del proprio corpo
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•Il film non fa altro che raccontare una storia il cui protagonista opera una scelta, e si vede costretto, vista la mancanza di una legge adeguata, a compiere un gesto eclatante pur di avere la possibilità di essere ascoltato. Ho sentito spesso parlare di eutanasia. Il più delle volte, come la maggior parte delle persone, non…
Amarcord: eutanasia di un amore
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•Parliamo di un film del 1978, diretto da Enrico Maria Salerno ed interpretato da Tony Musante e Ornella Muti. Il genere è drammatico e racconta la conclusione di una lunga storia d’amore fra un professore ed una sua ex allieva. Motivo della crisi, la decisione di lui di rinunciare ad avere un bambino, da lei,…
Vita. Siamo sicuri di poterla definire tale?
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•Quando non c’è lucidità, forse il testamento biologico potrebbe arrivarci in soccorso, ed alleviare le nostre coscienze, nel dare, anche in quella fase di “assenza”, voce alla volontà del paziente e restituzione di “dignità” alla morte. Sì, perché anche la morte può pretendere dignità, nel rispetto della vita stessa di cui ne rappresenta l’ultimo tratto.…
L’accanimento terapeutico
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•L’accanimento terapeutico – definito anche come “cure eccessive” – che possiamo definire come una relazione terapeutica medico-paziente quasi oltre il limite della morte – può essere letto come il risultato di una medicina scientifica (e in questo caso “scientifico” sottointende anche assenza di umanità) che vede primariamente la patologia, poi la persona del malato come…