Effetti digitali

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Datareportal ha pubblicato il resoconto 2022 sull’utilizzo di internet. In dieci anni il numero di persone in rete è più che raddoppiato arrivando oggi a 5 miliardi. 

La rete ha indubbi vantaggi ma anche molti rischi: ciberbullismo, fake news, privacy, gambling, grooming, sexting. Termini forse poco comprensibili che corrispondono ad abusi, adescamenti, manipolazioni e come vedremo dipendenza. 

Svariati studi scientifici mostrano infatti la correlazione tra l’utilizzo continuativo dello smartphone e riduzione della memoria, insonnia, depressione ed ansia.

Il disturbo cognitivo maggiormente studiato è l’Internet Addiction Disorder (IAD) che ha molte analogie alla dipendenza da gioco d’azzardo.

Anche l’ADHD – disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività – sembra associato ad un uso eccessivo del digitale: Chan et al. (2006) / Han et al. (2009).

Inoltre internet e depressione giovanile sono un’accoppiata devastante. Secondo una stima dell’OMS migliaia di ragazzi tra i 15 ed i 29 anni utilizzano il web come palcoscenico per togliersi la vita (Mason, 2010).

Per tutti questi motivi l’OMS ha dettato le regole nell’infanzia: bambini da zero a due anni non devono utilizzare lo smartphone, dai 2 a 4 anni il tempo massimo è di un 1 ora al giorno mentre è di 2 ore dai 6 ai 10 anni.

Utilizzando queste indicazioni sembra che i vantaggi superino gli svantaggi. L’Università del Vermont ad ottobre 2022 ha pubblicato su Jama Network Open una ricerca che evidenzia come giocare 2 ore al giorno ai videogiochi genera prestazioni neurocognitive superiori alla media: migliora la memoria e produce tempi di reazione migliori. 

A tutto questo universo digitale si è aggiunto il “metaverso” un insieme di spazi virtuali attraversati da avatar. I nuovi strumenti per accedervi sono i visori per la realtà aumentata (AR) e di realtà virtuale (VR) che costruiscono un ambiente digitale che sostituisce parzialmente o completamente il mondo reale. 

Escludendo vertigini e disorientamento iniziali i risultati degli studi su questi strumenti sono incoraggianti. Il nuovo sistema permette un maggiore senso di presenza rispetto agli schermi standard che invece portano ad una dissociazione continua fra reale e virtuale. Grazie a questo si ottiene un maggiore flusso di emozioni positive rispetto a quelle negative. Ma non solo, la VR aiuterebbe anche a superare l’ansia sociale ed altre fobie. (Centro medico Santagostino, IRCCS, Sapienza).

Interessante è lo studio, pubblicato a dicembre 2022 sulla rivista Scientific Reports dai ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia in collaborazione sempre con l’Università Sapienza e la Fondazione Santa Lucia IRCCS. Assumere le sembianze di un personaggio onnipotente nella VR aumenta l’autostima e rende più forti anche nel mondo reale, migliorando la percezione delle proprie abilità fisiche e delle proprie capacità di superare le difficoltà.

A tirare le somme è il sociologo

Barry Wellman: il web è da considerare come opportunità, uno spazio sociale smaterializzato ma non per questo meno coinvolgente delle tradizionali forme di relazione. Aggiungiamo: un “luogo” da conoscere bene per evitare i rischi e sfruttarne i vantaggi.

Massimiliano Fanni Canelles

Viceprimario al reparto di Accettazione ed Emergenza dell'Ospedale ¨Franz Tappeiner¨di Merano nella Südtiroler Sanitätsbetrieb – Azienda sanitaria dell'Alto Adige – da giugno 2019. Attualmente in prima linea nella gestione clinica e nell'organizzazione per l'emergenza Coronavirus. In particolare responsabile del reparto di infettivi e semi – intensiva del Pronto Soccorso dell'ospedale di Merano. 

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