In Francia il diritto all’aborto è riconosciuto dalla costituzione

Il 4 marzo 2024 la Francia diventa il primo Stato al mondo a riconoscere il diritto all’aborto all’interno della Costituzione. Le due camere (l’Assemblea Nazionale e il Senato) riunite in Congresso a Versailles hanno approvato la riforma con 780 voti favorevoli e 72 contrari.  La maggioranza necessaria per approvare la modifica della Costituzione è dei tre quinti del Parlamento, che con 852 voti totali su 925 è stata quindi raggiunta.

Ad aprire il dibattito finale per l’approvazione della modifica costituzionale è stata Yaël Braun – Pivet, Presidente dell’Assemblea Nazionale, che ha sottolineato l’unicità del momento: “Per la prima volta nella storia francese, il Congresso del Parlamento è presieduto da una donna”. La Presidente afferma che il posto delle donne in Francia è cambiato, perché la Francia stessa è cambiata. Nonostante però il progresso, che ha portato a una rappresentanza femminile maggiore anche in Parlamento, dice Braun – Pivet che “c’è ancora molto da fare sul terreno dell’eguaglianza”.  

Nel suo discorso di apertura, Yaël Braun – Pivet omaggia anche Simone Veil, che nel 1975 era riuscita a far approvare in un Parlamento prevalentemente maschile, l’interruzione di gravidanza fino alla fine della quattordicesima settimana.

Il Primo Ministro Gabriel Attal ha detto al Congresso che questo sta “lanciando un messaggio a tutte le donne. Il vostro corpo appartiene a voi e nessuno può decidere per voi”. In un discorso di mercoledì scorso lo stesso ha detto: “Quando i diritti delle donne sono attaccati in tutto il mondo, la Francia si fa portatrice di questi diritti e si pone come Stato avanguardia del progresso”.

La modifica della Costituzione votata dalle due camere del Parlamento riguarda l’articolo 34 della Costituzione francese del 1958. Il Governo di Macron ha proposto di inserire il diritto attraverso la seguente formula, che sarà inserita in Costituzione: “La legge determina le condizioni nelle quali si esercita la libertà delle donne di ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza, che è loro garantita”.  

Il Presidente Macron, in un tweet successivo al voto scrive “Orgoglio francese, messaggio universale”.

Dopo la votazione, migliaia di francesi si sono riuniti a Trocadéro, area monumentale di Parigi, per festeggiare l’esito della votazione. La Tour Eiffel è stata illuminata per celebrare l’evento e su di questa è apparsa una scritta “Mio corpo, mia scelta” (Mon corps, mon choix).

La prima cerimonia di suggellamento della nuova libertà garantita nella Costituzione sarà aperta al pubblico, per la prima volta nella storia, e si terrà l’8 marzo, nella giornata internazionale dei diritti della donna.

Con le parole di Yaël Braun – Pivet si auspica un cambiamento non solo per la Francia, che da oggi può essere considerata l’apripista per quanto concerne l’aborto: “La Francia non è contro corrente, è all’avanguardia, è al suo posto. Questa è la sua missione. Alle donne francesi diciamo che non torneremo mai indietro. Alle donne del mondo diciamo che le sosterremo e che andremo sempre avanti al loro fianco”.  

Federica Attanasio

Federica Attanasio è laureata triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Università di Bologna e sta frequentando attualmente il primo anno di laurea magistrale in Comunicazione Giornalistica, Pubblica e d’Impresa (curriculum Comunicazione Pubblica e Sociale). Da sempre vive in provincia di Bologna e frequenta la città. La vicinanza alla vita e cultura della comunità tipica del capoluogo emiliano – romagnolo, legata molto ai temi sociali, ha infuso in lei un forte interesse per i diritti umani, la geopolitica e le questioni sociali. 

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