Nella testa e nel cuore – Il Capitano Mariani colpisce ancora

“Il capitano Mariani è diventato uno di famiglia non solo per me, ma per tanti lettori che lo seguono in tutta Italia, aspettando notizie sulle sue nuove indagini. È entrato nell’immaginario collettivo di tanti, e non solo nella loro testa, ma, soprattutto, nel cuore”.

Non senza nascondere una legittima soddisfazione, Giovanni Taranto, che sta “scortando” il suo Capitano nel tour promozionale in giro per lo Stivale, ha usato queste parole per definire il protagonista del suo terzo romanzo “Mala Fede”, uscito in tutte le librerie lo scorso 29 settembre per i tipi di Avagliano.

Giulio Mariani, infatti, si sta ritagliando uno spazio di sempre maggiore visibilità nel parterre dei commissari, ispettori, procuratori e altri tutori della legge che i lettori e i telespettatori hanno imparato a conoscere e apprezzare negli ultimi anni.

Con la particolarità di essere un “romano de Roma” trapiantato nella realtà partenopea (del Vesuviano in specie) degli anni Novanta. Una realtà difficile, controversa, violenta – non molto diversa da quella che ci raccontano l’attualità e la cronaca dei nostri tempi – ma anche ricca di umanità, passione, onestà e gioco di squadra. Valori e modi di sentire che, se condivisi, rappresentano una forza dirompente per contrastare chi ostacola la ricerca della verità e della giustizia.

Stavolta, Mariani, dopo aver indagato su un cold case (“La fiamma spezzata” è stato l’apripista di quella che è diventata, ormai, una “serialità letteraria” al passo con le indagini del Capitano) e sul crimine organizzato del Vesuviano (nel secondo volume “Requiem sull’ottava nota”), ha a che fare con un caso reso più ingarbugliato dalla misteriosa scomparsa di un’immagine sacra oggetto di grande venerazione popolare, e che vede in Pompei il fulcro dell’attività investigativa.

Il coinvolgimento della camorra e la necessità, per Mariani, di dover dividere la scena con investigatori incaricati dal Vaticano di risalire alle oscure e inquietanti responsabilità di chi esalta il Male, cedendo al richiamo dell’occultismo e del satanismo, aprono la strada a un percorso di indagine a dir poco accidentato, dove, spesso, niente e nessuno sono come sembrano. E dove anche il Beato Bartolo Longo farà la sua parte per aiutare il Capitano a sbrogliare la matassa.

E, per un caso che assume i contorni di un intrigo internazionale con il suo eclatante seguito mediatico, mille altri continuano a riempire le pagine di cronaca locale nell’indifferenza generale rispetto a modalità di crimine già fin troppo note. Ma Mariani non demorde, non deroga al proprio dovere di uomo e di tutore della legge, specie quando si tratta di intervenire a tutela dell’infanzia violata e umiliata.

Mariani non sarebbe il personaggio che è se le sue qualità umane e professionali non fossero valorizzate, anche in questa intricata indagine, dai colleghi del Nucleo Operativo, ognuno con la sua precisa e riconoscibile caratterizzazione; dalla Pm Di Fiore, con cui il Capitano condivide una tacita e speciale sintonia; e dal nerista Alfano, prezioso ed empatico, in costante e telepatico scambio di informazioni e intuizioni con Giulio.

Che è anche marito e padre, oltre che militare dell’Arma, un “conflitto di interessi” non sempre facile da superare.

Le descrizioni e le divagazioni, spesso esilaranti, che, anche in questo libro, non mancano, completano un quadro che è un piacere scoprire in tutti i suoi particolari ‒ anche lo scrittore Carlo Lucarelli ne è rimasto conquistato e ha voluto dire la sua in proposito in quarta di copertina ‒ e contribuiscono a rafforzare nel lettore la convinzione che il Capitano Mariani, arrivato alla sua terza indagine, non sfigurerebbe in una trasposizione cinematografica delle sue vicende.

Taranto, dal canto suo, non nega l’esistenza di più di un interesse in tal senso, ma, con un pizzico di sana scaramanzia, sostiene che “Giulio ha ancora tanta strada da fare prima di approdare ad altri metodi di divulgazione”.

Viviana Rossi

Nata a Roma, si è dedicata per diversi anni al lavoro di editor e di correttrice di bozze. Si occupa principalmente di arte, cultura e letteratura, traendo anche ispirazione dai luoghi che ama visitare e scoprire. 

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