Guida allo studio di Galileo Galilei.

 

Fonte: google.it

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Galileo Galilei nasce nel 1564, a Pisa, da una famiglia di origine fiorentina. Il padre sia commerciante sia musicista, noto per la sua appartenenza alla Camerata dei Bardi, ha dato importanti contributi al melodramma italiano. Il figlio ha quindi avuto una formazione musicale tale da essere stata manifestata da vari testi musicali. Questo padre, molto autoritario, aveva cercato di indirizzare il proprio ragazzo agli studi della medicina, ma Galileo non ha concluso questo percorso per dedicarsi agli studi della matematica e della fisica, avvantaggiato dall’amicizia di uno dei più importanti matematici, Ostilio Ricci. Da studente, affascinato dai movimenti del lampadario del duomo di Pisa, formula la legge dell’isocronismo delle oscillazioni pendolari (1583) stabilendo che si hanno oscillazioni di uguale durata, per tempi di medesima lunghezza. I suoi interessi vertono, anche, sulla letteratura, infatti, abbiamo opere di carattere letterario, in particolare su Dante e Ariosto. I suoi orizzonti erano allargati alle realtà straniere. In particolare, nel 1609 apprende, che in Olanda, era stato inventato un ‘occhiale’ capace di facilitare la vista di oggetti lontani, come se fossero vicini. Affascinato da questo comprende, per primo, che il cannocchiale può essere utilizzato come strumento scientifico. Lo applica all’astronomia, ed elabora nuove visioni, che lo confermano come grande esponente dell’Evo moderno e importante esponente di teorie con radice nell’Umanesimo e Rinascimento italiano. L’innovazione consiste nel porre in discussione e testare attraverso la scienza i presupposti aristotelici, intrepretandone, poi i risultati, con l’ausilio della matematica. Riesce a definire i misteri della natura attraverso dati misurabili e quantificabili. Questo lo porta ad essere in contrasto con la dottrina della Chiesa cattolica, legata alla concezione aristotelica e tolemaica della natura, in particolare, con i centri di cultura dei frati domenicani e francescani, ambienti non solo dedicati alla preghiera, ma in cui vi erano forti centri culturali dedicati, soprattutto, alla teologia vista in funzione della filosofia, per porre risposte alle domande esistenziali che tormentavano l’umanità: chi sono? Da dove vengo? dove vado? Galileo, in questa diatriba, sottolinea la posizione della Chiesa nel dover operare, per salvare le anime e sottolinea come questo sia ben diverso dall’occuparsi di questioni scientifiche, per la corretta conoscenza e per il progresso umano. Se Aristotele e Tolomeo sostenevano che il mondo era diviso in due zone: una prima in cui vivevano i cieli e i corpi celesti e una seconda in cui dimorano i quattro elementi, acqua, terra, aria, fuoco, collocati secondo il loro peso specifico, che posto sulla terra ne crea il suo peso unitario e per questa pesantezza la terra si trova immobile al centro dell’universo. Galileo, invece, afferma la nuova visione delle leggi fisiche, secondo cui viene regolato il movimento degli astri e dei corpi celesti, basando il tutto su modelli matematici. Gli interessi di Galilei, come già detto, investono anche la letteratura, con opere scritte in volgare e indirizzate ad un pubblico sia di intellettuali, sia di lavoratori e gente del popolo (volgo). Lo scopo di questi scritti è quello di diffondere la nuova cultura che rivoluziona la visione dell’universo. Tra le opere vi sono sia dialoghi, in cui le tesi sono poste in discussione, sia epistole in cui il destinatario è stimolato a riflettere sulla tematica proposta. Queste opere erano soggette al controllo ecclesiastico che censurava i testi da stampare. Tra questi scritti cito il Dialogo sopra i due massimi sistemi, in cui prendono parte tre personaggi: il nobile Filippo Salviati, un amico dell’autore, figura in cui l’autore stesso si identifica e manifesta le sue idee; il nobile Giovan Francesco Sagredo, tipico uomo aristocratico privo di pregiudizi e aperto alle novità; Simplicio un sostenitore di Tolomeo, omonimo di un commentatore di Aristotele del VI secolo d.C. La struttura dialogica del testo viene suddivisa nell’arco di quattro giornate. Nell’ultima vi sono errori scientifici, tra cui la teoria del flusso delle maree. Altra opera da citare, per l’importanza nella fondazione del concetto moderno di scienza è il Saggiatore.

di Tiziana Mazzaglia

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